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Laburnum anagyroides Medik. s.l.


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Laburnum anagyroides Medik.s.l.

 

Sinonimi

Cytisus laburnum L.

Laburnum vulgare Presl

 

Tassonomia

 

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Fabales

Famiglia: Fabaceae

 

Nomi italiano

Maggiociondolo comune, avorniello, laburno.

 

Etimologia

Nome che deriva dal latino alburnum= legno bianco,anagyris=da altra pianta leguminosa+suff.oides.

 

Descrizione

Il Maggiociondolo è una pianta decidua, può raggiungere i 7 mt, chioma irregolare con rami ascendenti, dai quali pendono grappoli di fiori giallo/oro, ed è una macchia di colore molto gradevole per l'occhio di chi si avventura nei boschi in primavera; viene anche coltivata nei giardini per la sua bellezza e il suo profumo. La corteccia è liscia e verdastra, rivestita di piccole lenticelle grigiastre. I rami giovani sono decisamente tomentosi.

 

Foglie

Le foglie portate su di un lungo picciolo,sono alterne e trifogliate, di colore verde e lisce, mentre la pagina inferiore è grigiastra feltrata.

 

Fiori

I fiori sono riuniti a grappolo,di colore giallo/oro e con un petalo superiore più grande, macchiato di marrone/rossastro, che lo distingue dal L.alpinum.

 

Frutti

I frutti sono baccelli brunastri della lunghezza di 3-4 centimetri, contenenti semi neri, velenosi.

 

Periodo di fioritura

Fiorisce tra aprile-giugno.

 

Territorio di crescita

In tutta Italia ad esclusione delle isole, di solito fino a 800 mt, ma si può spingere oltre, lasciando il posto al Maggiociondolo alpino.

 

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Habitat

Essendo un arbusto colonizzatore cresce nei boschi giovani e radi, negli arbusteti, spesso associato alle principali essenze arboree, tra cui querce, castagni e misti in genere, non si tratta comunque di una pianta diffusa e comune.

 

Somiglianze e varietà

Laburnum alpinum, che si differenzia per non avere le macchie sul petalo superiore e infiorescenze più piccole, e le foglie senza la pelosità nella pagina inferiore.

 

Specie protetta

Non risultano segnalazioni di norme a carattere generale, regionale o locale che proteggono questa pianta.

 

Costituenti chimici

Tra i costituenti chimici ci sono numerosi e pericolosi alcaloidi tra cui, laburnina, angirina e citisina.

 

Uso Alimentare

Non commestibile in quanto pianta tossica in tutte le sue parti, può causare se ingerito: nervosismo, irritazioni allo stomaco e intestinali con nausea, vomito e diarrea; polso irregolare, convulsioni, coma; può essere fatale.

 

Uso Cosmetologico

Non si conoscono pratiche di cure di bellezza ottenute utilizzando parti di questa essenza.

 

Uso Farmacologico

Le varie Università Europee stanno discutendo e studiando i derivati della Citisina, che parrebbe utile nella terapia antifumo, ricerca già avviata nell'Europa dell'Est, ma non presa in considerazione dalla medicina inglese; anche se esiste già un farmaco, la Vareniclina, che altro non è che un prodotto sintetizzata della Citisina. Non è poi così strano che non se ne sapesse niente, o quasi, nell'Europa occidentale perchè non era abitudine dei ricercatori di quei paesi pubblicare sulle riviste internazionali e in lingua inglese. Sono in corso anche studi sugli effetti collaterali che la sostanza potrebbe provocare. Comunque è tutto allo studio dei ricercatori.

 

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

La pianta anche se tossica tuttavia è usata a basse dosi in omeopatia per la cura della depressione.

Durante la prima guerra mondiale le foglie vennero usate come succedaneo del tabacco.

 

Note

Si dice che bastone su cui volavano le streghe fosse fatto col legno del Maggiociondolo,e che per evitare che fossero scoperte lo camuffavano con mazzi di saggina, da qui che le streghe volano sulla scopa. Anche il fusto dal suo invitante sapore dolciastro simile alla liquirizia può essere tossico.Solo le capre ne sono ghiotte ed in Liguria si dice che il sapore gustoso del latte caprino sia dovuto a tale cibo prediletto, mentre i cavalli lo ricusano, infatti per loro è tossico e per istinto ne stanno lontani. Essendo tossici, i semi, già 2 possono provocare gravi danni ad un bambino. Il suo legno è molto pregiato, estramamente consistente e solido, veniva in passato utilizzato per lavori di tornitura.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika- Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

 

Link utili

 

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

 

 

Laburnum anagyroides Medik. s.l.- foto di Marika

 

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