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Imperator rhodopurpureus (Smotl.) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., G. Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau 2015


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Imperator rhodopurpureus (Smotl.) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., G. Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau 2015

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Boletales
Famiglia Boletaceae

Nome italiano
Scarpon, Ferone, Battiferro, Ferrigno, Gambarello.

Sinonimi
Boletus rhodopurpureus Smotl. 1952
Boletus purpureus ss. auct. 2005

Etimologia
Dal latino purpureus = purpureo, per il suo colore.

Cappello
5-25 cm, emisferico poi convesso, carnoso e spesso. Orlo involuto poi disteso che rimane eccedente nell'adulto. Cuticola inizialmente leggermente vellutata poi liscia, lucida specialmente a tempo umido, difficilmente separabile, di colore giallo chiaro ma ben presto giallo-rosa, rosa intenso, carminio, rosso cupo o bruno porpora. A maturità completa il colore è molto carico rosso-bruno-nerastro.

Tubuli
Tubuli poco alti, più corti presso il gambo dal quale sono liberi o appena appoggiati. Dapprima di un bel colore giallo, poi bruno oliva, bluastri al tocco. Pori piccoli, rotondi o poco angolosi, dapprima gialli ma presto di un bel rosso vivo, scarlatti e diventano bluastri al minimo tocco.

Gambo
15-20 × 4-8 cm, ovale o piriforme poi più o meno cilindrico ma sempre un po' bulboso alla base. Lo sfondo giallo-arancio è rivestito da un reticolo giallo intenso che presto diventa rosso intenso. A maturità i colori diventano più cupi volgendo al bruno-porpora, bluastro se appena sfiorato.

Carne
Inizialmente soda ma presto tenera e spugnosa, gialla, rosso-carminio persistente alla base, subito azzurra all'aria e poi lentamente rosso-cupo ed infine grigio-verde pallido. Odore fruttato, sapore leggermente acidulo.

Habitat
Solitario o a piccoli gruppi, cresce in estate, nelle zone aperte dei boschi di latifoglie, dove più facilmente filtra il sole, specialmente faggi e le querce, generalmente non oltre i 1000 m s.l.m.

Microscopia
Spore fusiformi, ellittiche, lisce, guttulate, con apicolo evidente, di colore bruno-olivaceo in massa. Misure sporali rilevate su n. 32 misurazioni, 11,6-13,9 × 5,0-5,9 µm; Q = 2,2- 2,7; media 12,9 × 5,5 µm; Qm = 2,4.
Basidi, clavati, tetrasporici.
Cistidi di forma fusiforme ed anche simili ad un’anfora con la parte alta assottigliata.
Pileipellis, formata da un tricoderma di ife intrecciate, cilindriche, larghe, settate, con terminali alzati e con apice arrotondato.
Caulocistidi a forma di anfora.
Non sono stati osservati giunta a fibbia in nessun elemento.

Commestibilità e tossicità
Certamente molto velenoso da crudo, ma anche se ben cotto può causare in alcuni soggetti, particolarmente sensibili, disturbi gastrointestinali. Alcuni autori lo danno come commestibile dopo lunga prebollitura, ma è consigliabile astenersi dal consumarlo, perché la prolungata cottura non contribuisce certamente a migliorare le sue qualità gastronomiche perchè si tratta di un fungo a cui guardare sempre con forte sospetto di rischio tossicologico.

Osservazioni
Si tratta di una specie fortemente policromatica e quindi camaleontica, per questo motivo intorno alla stessa sono state create numerose specie vicine, varietà o semplici forme come Boletus f. xanthopurpureus Smotl. e Boletus f. polypurpureus Smotl. rinviamo alla lettura di opere monografiche specialistiche per un approfondimento sistematico e tassonomico dell'intero gruppo.

Specie simili
Si confonde con il Rubroboletus rhodoxanthus (Krombh.) Kuan Zhao & Zhu L. Yang = Boletus rhodoxanthus (Krombh.) Kallenb., che presenta il cappello inizialmente crema giallastro-biancastro e carne del gambo gialla immutabile. Imperator luteocupreus (Bertéa & Estadès) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau = Boletus luteocupreus Bertéa & Estadès con cappello giallastro crema-rosato al centro poi rossastro-laterizio è un'altra spece vicina e confondibile con Imperator rhodopurpureus.

Note nomenclaturali
Nell'anno 2015 sulla base di studi molecolari di Boris Assyov et al. la specie è stata inserita nel nuovo genere Imperator il cui nome si ispira all'aspetto "rilevante ed importante" della sua specie tipo, l'Imperator torosus.

Bibliografia
Index Fungorum. Index Fungorum no. 243. [Data di accesso: 12/08/2017].


Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti e Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Umbria; Luglio 2014; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti.
(Exsiccatum MI20140728-02)

Abbastanza diffuso nei boschi termofili di Quercus cerris L. del centro Italia, si tratta di una specie che presenta una certa variabilità nelle colorazioni del cappello, i giovani esemplari possono presentare una colorazione interamente giallo vivo, presto soffuso di rosa, che tendono poi a macchiarsi di rosso vinoso, rosa intenso, viraggio al blu intenso, alla leggera contusione provocata da erba, rami, al tocco o alla pressione. La cuticola si presenta granulosa, rugosa, vischiosa con il tempo umido. I pori sono inizialmente giallo aranciati, poi a maturità rosso mattone. Il gambo ha un portamento boletoide, giallo all’apice, rosso vinoso o violaceo alla base, è ricoperto da un reticolo che si estende dall’apice fino alla parte centrale, di colore rosso carico. La carne è gialla, alla sezione vira in maniera repentina ed omogenea al blu intenso in tutto il carpoforo, la base del gambo ha una piccola zona di colore rosso-violaceo, odore non definibile, sapore acidulo.

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Spore fusiformi, ellittiche, lisce, guttulate, con apicolo evidente, di colore bruno-olivaceo in massa. Misure sporali rilevate su n. 32 misurazioni, 11,6-13,9 × 5,0-5,9 µm; Q = 2,2- 2,7; media 12,9 × 5,5 µm; Qm = 2,4. Osservazione in Melzer anionico a 400×.

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Osservazione in Melzer anionico a 1000×.

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Basidi, clavati, tetrasporici. Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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Cistidi fusiformi ed anche simili ad un’anfora con la parte alta assottigliata. Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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Pileipellis, formata da un tricoderma di ife intrecciate, cilindriche, larghe, settate, con terminali alzati e con apice arrotondato. Osservazione in Rosso Congo a 100×.

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Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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Caulocistidi a forma di anfora. Osservazione in Rosso Congo a 400×.

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Osservazione in Rosso Congo a 1000×.

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Imperator rhodopurpureus (Smotl.) Assyov, Bellanger, Bertéa, Courtec., G. Koller, Loizides, G. Marques, J.A. Muñoz, N. Oppicelli, D. Puddu, F. Rich. & P.-A. Moreau; Regione Toscana; Luglio 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.

L’epiteto specifico rhodopurpureus deriva dai termini greci rhódon = rosa e porphýreos = porpora-scarlatto. Una caratteristica macroscopica riportata in letteratura che dovrebbe caratterizzare l'Imperator rhodopurpureus (e le sue varietà o forme) da altri boleti simili del complesso purpureus è la sua cuticola che fin da giovane si presenta rugosa e non liscia. Altra caratteristica riportata in letteratura e che lo differenzia dal simile Imperator luteocupreus è la seguente: nell'Imperator rhodopurpureus il cappello assume all'inizio una colorazione rosata per diventare ben presto (in modo naturale e non solo per viraggio indotto da sfregamento con corpi estranei) rosa-salmone o rosa-lilla intenso fino al colore rosso-bruno-nerastro a maturità e tali colorazioni, miscelate, ricoprono tutto il cappello; mentre il cappello di Imperator luteocupreus è caratterizzato da colorazioni complessivamente giallo-cromo almeno da giovane con eventuali tonalità aranciate al centro; successivamente, e solo per viraggio dovuto a contatto con fili d'erba, gocce di pioggia e altro, il cappello assume nelle zone contuse tonalità iniziali blu per virare poi a toni rosso-lampone o rosso-rame; il tutto non in maniera uniforme ma con macchie color blu nelle zone contuse di recente e di color rosso-rame nelle zone contuse da più tempo, lasciando intravedere soprattutto all’orlo e nelle zone non contuse l’iniziale colore giallastro. Inoltre a completa maturazione il cappello di Imperator luteocupreus assume tonalità plumbee, grigiastre, al contrario del cappello di Imperator rhodopurpureus che rimane con toni bruno-rossastri con sfumature viola sordido. Il viraggio della carne al blu in seguito al taglio sarebbe inoltre molto più pronunciato e violento in Imperator luteocupreus che in Imperator rhodopurpureus. Altra differenza riportata in parte della letteratura è data sia dalla colorazione del reticolo del gambo che dal colore dei pori: nei primordi di Imperator rhodopurpureus le maglie del reticolo sono di colore giallo così come i pori per divenire ben presto rosso sangue, mentre in Imperator luteocupreus reticolo e pori sono fin dall'inizio di colore rosso sangue; inoltre in Imperator luteocupreus il rosso sangue della superficie poroide sfuma spesso in tonalità giallo-aranciate verso il margine pileico. Il forte viraggio per contusione in Imperator luteocupreus al blu e in seguito al rosso-vinoso o rosso-ramato può comunque rendere difficoltosa la distinzione tra le due specie.
L’epiteto specifico luteocupreus deriva dai termini latini lúteus = giallo, dorato e da cupreus (derivato di cuprum = rame).


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Il gambo ha colore di fondo giallo-arancio ed è rivestito da un reticolo che da giallo intenso nei primordi diventa ben presto rosso intenso.

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Pori piccoli e rotondi o poco angolosi; di colore giallo nei primordi, diventano ben presto di un bel colore rosso vivo; bluastri al minimo tocco.

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Particolari del reticolo.

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