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Gymnosporangium clavariiforme (Wulfen) DC. 1805


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Gymnosporangium clavariiforme (Wulfen) DC. 1805

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Pucciniomycetes
Ordine Pucciniales
Famiglia Pucciniaceae

Sinonimi
Gymnosporangium juniperinum (L.) Mart. 1817
Tremella juniperina L. 1753
Gyraria juniperina Gray 1821
Roestelia lacerata Mérat 1821

Etimologia
Gymnosporangium = con gli sporangi lisci (gumnós = spogliato) e clavariiforme = a forma di Clavaria.

Basidioma
Sulla pianta ospite, il Ginepro, questo fungo produce in primavera delle protuberanze arancioni a forma di corno, fuso, appressate, raggruppate intorno al ramo, lo avvolgono completamente formando una sorta di grappolo. Ogni singolo corno o fuso ha una lunghezza fino a 3 cm ed una larghezza di 0,5 cm, di consistenza gelatinosa, al tatto vischiosa. Visibile nei giorni umidi di pioggia quando il fungo è idratato, si riducono notevolmente, asciugandosi, appena la temperatura sale e torna il clima asciutto.

Carne
La carne è di consistenza gelatinosa, vischiosa, senza sapore e odore particolari.

Habitat
In primavera parassita, come altre ruggini, i rami di Ginepro (Juniperus communis L., Juniperus oxycedrus L. e Juniperus sabina L.) pianta ospite primaria e dopo la fruttificazione disperde in tarda estate-autunno le sue spore e per continuare il ciclo vitale ha bisogno di Rosaceae, quali il Biancospino, pianta ospite secondaria, dove sarà visibile sulla pagina inferiore delle foglie con l’aspetto di macchie gialle e sulle bacche sotto forma di tubicini bianchi che produrranno infine le spore. Le spore prodotte avranno bisogno di un Ginepro per continuare il ciclo riproduttivo.

Microscopia
Basidiospore ellissoidali, reniformi, misurate 32 spore: 11,7-17 × 7,7-11,2 µm; media 14,1 × 9,7 µm; Q = 1,3-1,9; Qm = 1,5.
Teleutospore di colore giallo-brunastro viste in acqua, costituite da due cellule di forma tronco-conica, dal setto di giunzione germogliano i basidi, 98-123 × 14-30 µm. (Misure: 110 × 14 / 98 × 16 / 121 × 30 / 111 × 25 / 109 × 27 / 123 × 27 / 109 × 23 / 105 × 27 µm).
Fragmobasidi germogliano dalle teleutospore che generano a loro volta 4 basidiospore.

Commestibilità e tossicità
Specie non commestibile.

Ciclo di vita
I carpofori gelatinosi arancioni a forma di fuso presenti sul ramo del Ginepro non sono altro che uno degli stati di riproduzione di una ruggine, Roestelia lacerata (Sow.) Mèrat, parassita di alcuneRosaceae, quali il Biancospino, il Melo il Pero e il Sorbo. Questa ruggine per potersi riprodurre e completare il proprio ciclo vitale ha bisogno di due diverse piante ospiti. Sinteticamente possiamo dire che il fungo inizia l’attività con il suo micelio che attacca in profondità le cellule della pianta ospite (Ginepro), questa reagisce formando delle galle sulla cui superfice si formano poi le fruttificazioni gelatinose arancioni (il Gymnosporangium), che sostanzialmente sono ammassi di teleutosori o teleiosori, ricchi di spore bicellulari peduncolate dette teleutospore o teleiospore. Le teleutospore germinano nel fungo e producono attraverso i fragmobasidi le basidiospore. A maturazione il vento o altri eventi faranno disperdere le stesse e se nelle vicinanze si trova un Biancospino (pianta ospite secondaria) il ciclo vitale continuerà producendo macchie gialle-arancio nella pagina inferiore delle foglie della pianta ospite ed il successivo sviluppo del fungo con produzione di ammassi di eccidi e cioè delle galle nelle quali si producono le eccidiospore in grado, a loro volta, di riprodursi e di germinare, infettando nuovamente i Ginepri che si trovano nelle vicinanze, continuando così il ciclo vitale.

Specie simili
Il colore dei carpofori e le piante ospiti che infetta costituiscono un valido aiuto per la determinazione.
Il coloro arancio vivo di Gymnosporangium clavariiforme lo rende praticamente inconfondibile rispetto alle altre specie simili.
Gymnosporangium cornutum Arthur ex F. Kern, anch’esso sceglie quale pianta ospite il Ginepro (Juniperus communis L.), ma il suo corpo fruttifero assomiglia a quello delle Tremella, lobato, gelatinoso e simile a macchie gialle gelatinose che invecchiando assumono toni bruno-violacei, nella tarda estate-autunno parassita le Rosaceae, in particolare lo troviamo sulla pagina inferiore delle foglie di Sorbo, con la forma di una corona appuntita.
Gymnosporangium confusum Plowr. e Gymnosporangium sabinae (Dicks.) G. Winter, si distinguono in quanto scelgono quale pianta ospite Juniperus sabina L. (Ginepro sabino).

Fonti Internet
FIRST NATURE, 2015. Gymnosporangium clavariiforme www.first-nature.com. [Data di accesso: 14/09/2015].
SCOTTISH FUNGI, 2013. Gymnosporangium cornutum e Gymnosporangium clavariiforme. www.sites.google.com/site/scottishfungi. [Data di accesso: 14/09/2015].
GRUPPO MICOLOGICO ALTA VALTELLINA, 2015. Gymnosporangium clavariiforme. www.funghi-bormio.it. [Data diaccesso: 14/09/2015].
NUOVA MICOLOGIA, 2015. Gymnosporangium clavariiforme. www.nuovamicologia.eu. [Data di accesso: 14/09/2015].
WIKI BUGWOOD, 2010. Gymnosporangium Rusts. wiki.bugwood.org. [Data di accesso: 14/09/2015].

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Mario Iannotti - Revisionata da Tomaso Lezzi.

Regione Umbria; Aprile 2015; Foto, descrizione e microscopia di Mario Iannotti. Ritrovamento su Juniperus communis L..
(Exsiccatum MI20150430-01)

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Microscopia
Teleutospore di colore giallo-brunastro viste in acqua, costituite da due cellule di forma tronco-conica, dal setto di giunzione germogliano i basidi, 98-123 × 14-30 µm. (Misure: 110 × 14 / 98 × 16 / 121 × 30 / 111 × 25 / 109 × 27 / 123 × 27 / 109 × 23 / 105 × 27 µm). Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 100×.

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Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 400×.

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Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.

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Fragmobasidi germogliano dalle teleutospore che generano a loro volta 4 basidiospore. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.

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Basidiospore ellissoidali, reniformi, misurate 32 spore: 11,7-17 × 7,7-11,2 µm; media 14,1 × 9,7 µm; Q = 1,3-1,9; Qm = 1,5. Osservazione in Rosso Congo ammoniacale a 1000×.

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