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Laeticutis cristata (Schaeff. : Fr.) Audet 2010

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Albatrellaceae

Sinonimi
Scutiger cristatus (Schaeff. : Fr.) Bondartsev & Singer 1941
Albatrellus cristatus (Schaeff. : Fr.) Kotl. & Pouzar 1957

Note nomenclaturali
Fungo identificato nell'anno 1774 dal botanico, micologo e zoologo tedesco Jacob Christian H. von Schaeffer, il quale con l'epiteto cristatus lo ha inquadrato per la prima volta nel genere Boletus. Nel ventesimo secolo il fungo ebbe una discreta notorietà come Scutiger cristatus, binomio ricombinato da Bondartsev & Singer nel 1941, ma l'epiteto che lo ha contraddistinto per numerosi anni è stato Albatrellus cristatus, appellativo ricombinato nel 1957 dagli studiosi František Kotlaba e Zdeněk Pouzar. Con l'avvento delle analisi filogenetiche questa specie è stata segregata dal genere Albatrellus per essere inquadrata nel neogenere Laeticutis, grazie agli studi dell'anno 2010 del micologo canadese Serge Audet. Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.

Bibliografia
AUDET, S., 2010. Essai de découpage systématique du genre Scutiger (Basidiomycota): Albatrellopsis, Albatrellus, Polyporoletus, Scutiger et description de six nouveaux genres. Mycotaxon 111: 431-464.

Regione Abruzzo; Ottobre 2009; Foto di Tomaso Lezzi.

Cappello bruno scuro con sfumature verdastre e color nocciola chiaro in vecchiaia; imenio a pori, bianco.

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Un particolare dei pori.

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Foto di Mauro Cittadini.

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Laeticutis cristata (Schaeff. : Fr.) Audet; Regione Toscana; Ottobre 2009; Foto e commento di Alessandro Francolini.

Ritrovamento nella Foresta di Vallombrosa a 1.100 m s.l.m. Di solito si presenta gregario e con più esemplari cespitosi. Si fa riconoscere dai funghi del genere Albatrellus (genere in cui era inquadrato in passato) per il cappello un po’ scaglioso-areolato, dai colori brunastri con evidenti sfumature verdi-olivacee e per l’imenoforo dal bianco al giallo-verdastro fino al verde a maturità; caratteristica è la colorazione rosata che la superficie poroide assume dopo l’essiccazione. Il gambo è corto e tozzo, feltrato e ricoperto in gran parte dai tubuli decorrenti. È una specie terricola, autunnale, non molto comune, dei boschi di latifoglie o misti. Può essere confuso con i più comuni Albatrellus confluens  (Alb. & Schwein. :Fr.) Kotl. & Pouzar e Albatrellus ovinus (Schaeff. : Fr.) Kotl. & Pouzar, che hanno cappello privo delle tonalità verdognole, tutt’al più si può presentare giallastro il cappello di Albatrellus ovinus.

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Imenoforo.

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Particolare dei pori.

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