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Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murrill 1909


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Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murrill; Regione Lazio; Giugno 2011; Foto di Tomaso Lezzi.

Pori aranciati, gambo con reticolo a maglie allungate, sezione blu al taglio.

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I pori arancioni, in questo particolare si vede che la parte rosso-aranciata è solo il filo che separa i pori, non l'interno dei tubuli.

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Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murrill; Regione Lombardia, Osio Sotto; Luglio 2010; Foto di Massimo Mantovani.

Ritrovamento sotto Tiglio.

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La stessa specie reperita in alta Val Seriana. Si può notare l'enorme differenza della colorazione pileica.

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Particolare del reticolo e dei pori dell'esemplare sotto Tiglio.

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Suillellus luridus (Schaeff. : Fr.) Murrill; Regione Toscana; Agosto 2009; Foto di Alessandro Francolini.

Cappello con notevole varietà cromatica: da giallo-pallido a bruno-olivastro passando attraverso sfumature ocra, brune, camoscio, fulve e spesso con tali sfumature miscelate tra di loro (senza comunque toni netti sul rosso vivo); cuticola asciutta e vellutata; tubuli lunghi e liberi al gambo, gialli all’inizio per poi divenire verde-oliva scuro a maturità, comunque viranti velocemente al blu al taglio; pori giallognoli nei giovani esemplari (quando il cappello è ancora racchiuso sul gambo) ma molto presto dal rosso-arancio al rosso laterizio, viranti al blu al tocco; anche il gambo presenta vari cromatismi che vanno dal giallognolo (più verso l’apice) al rosso-brunastro; a maturità la base è di solito scurita in bruno-nerastro o violetto-scuro; il gambo è coperto da un reticolo di solito a maglie evidenti, strette e allungate-poligonali e di colore rossastro più scuro del colore di fondo. Tutte le superfici virano al blu al tocco.
La carne (anche lei!) presenta varie colorazioni: giallo pallido quella del cappello e sotto la cuticola, rossastra anche assai scura quella alla base del gambo, caratteristicamente arancio-rossa quella aderente ai tubuli. Proprio questo strato rosso-arancio che separa i tubuli (sul giallognolo) dalla carne del cappello (sul giallognolo) dà adito alla cosiddetta “linea di Bataille” visibile per pochi attimi alla sezione: pochi attimi perché tutto lo sporoforo tende a virare molto velocemente al blu a contatto con l’aria. Sapore dolce e odore buono, fruttato.
Dal TUTTO FUNGHI, 2007, pag. 564:
“È il capostipite della Sezione Luridi, gruppo di Boletus a pori arancio-rossi e carne virante al blu se contusa o esposta all’aria. In considerazione delle difficoltà oggettive nell’identificazione delle numerose specie di Boletus a pori rossastri, è consigliato evitare il consumo di questo fungo se non si è certi della sua corretta identificazione.
Buon commestibile dopo adeguata cottura, velenoso crudo o poco cotto. Velenoso anche se la sua ingestione è contemporanea all’assunzione di sostanze alcoliche (anche fino a 72 ore di distanza), provoca la sindrome coprinica, altrimenti detta effetto antabuse.”

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Reticolo in rilievo, con maglie allungate-poligonali. Tubuli arrotondati-liberi al gambo.

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Tubuli giallognoli (subito prima che il viraggio li faccia diventare blu); pori dal giallognolo all'arancione e già blu nei punti toccati. La facilità con cui i tubuli si staccano dalla carne del cappello mostra la superficie rosso-arancione che separa la carne del cappello dai tubuli.

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La cosiddetta "linea di Bataille": una linea rossiccia che separa i tubuli dalla carne del cappello. Visibile solo per pochi attimi dopo aver fatto la sezione; ancora qualche secondo e il viraggio avrebbe tutto uniformato sul blu.

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