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Amanita citrina Pers. 1797

Tassonomia 
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Amanitaceae

Etimologia
L'epiteto Amanita deriva dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica, dove questa specie sembra fosse abbondante in antichità.

Cappello
5-10 cm, inizialmente emisferico, poi espanso, appianato a maturità, margine sempre liscio, cuticola giallo limone, giallo-verdolino, cosparsa di placche biancastre o ocra, di forme e dimensioni variabili.

Imenoforo
Lamelle libere, fitte, frammiste a lamellule, bianche o con tenui sfumature giallastre.

Gambo
5-12 × 0,8-1,8 cm, cilindrico, con la base leggermente dilatata e terminante in un grosso bulbo, biancastro con sfumature giallastre, leggermente fibrilloso. Anello membranoso, persistente, giallastro. Volva circoncisa e leggermente bordata, bianco-giallastra con tendenza a macchiarsi di bruno.

Carne
Bianca, immutabile, con odore tipico di patate crude o di rapa.

Habitat
Ubiquitario, in particolare su terreni acidi e sabbiosi, dall’estate fino ai primi freddi dell’inverno, molto comune.

Commestibilità e Tossicità
Specie sospettata di tossicità insufficientemente conosciuta, da sottoporre a nuove indagini e valutazioni.

Specie simili 
Amanita citrina var. alba (Pers.) Quél. & Bataille, con cuticola bianca, brillante, sericea, cosparsa di placche anch’esse bianche, poi tendenti a imbrunire leggermente.
In antichità è stata spesso scambiata con Amanita phalloides (Vaill. ex Fr. : Fr.) Link che, invece, presenta volva sacciforme e libera, ha il cappello privo di placche o verruche, non emana odore di patate.
Amanita porphyria Alb. & Schwein. è molto simile, ma si presenta con pigmentazione brunastra e riflessi viola-porporini, cuticola ricoperta da placche grigiastre meno evidenti, anello più sottile e facilmente aderente al gambo.
Amanita asteropus Sabo ex Romagn., si distingue per il cappello mammellonato, per le striature rossastre che, molto frequentemente, segnano la cuticola, per il bulbo molto caratteristico nettamente marginato e pentagonale che sembra intagliato a forma di stella.

Osservazioni
Riconoscibile abbastanza agevolmente per il suo bulbo basale molto grosso ed evidente, la volva circoncisa, le placche sul cappello e il tipico odore di patate crude. A volte, in particolari condizioni di umidità, può presentare delle macchie rossastre sul cappello, dovute alla presenza di Serratia marcescens Bizio, un batterio saprotrofo comunemente detto bacillo prodigioso, produttore di un pigmento rosso sangue; gli esemplari attaccati da questo batterio si presentano anche con colori pileici più sbiaditi. La particolarità della volva circoncisa è data dalla struttura non uniforme di quest’ultima, composta da cellule filamentose nella parte inferiore e sferoidali nella parte superiore. Con lo sviluppo del fungo il velo si lacera nella zona di giunzione dei due tipi di struttura originando il bulbo circonciso alla base, mentre la parte superiore rimane attaccata al cappello sul quale poi si dissocia in placche.

Regione Umbria; Ottobre 2013; Foto di Mario Iannotti.

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Amanita citrina Pers.; Regione Lazio; Novembre 2005; Foto di Tomaso Lezzi.

Ritrovamento in bosco misto di Leccio, Farro, Sughera e altre essenze mediterranee.
A sinistra Amanita citrina fo. alba (Pers.) Quél. a confronto con la forma tipo a destra.

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Il cappello è coperto da numerose verruche.

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Particolare dell'anello giallo, ampio, membranoso e della base che presenta un bulbo praticamente sferico con la volva circoncisa.

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