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Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser 1978


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Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser 1978

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae

Nome italiano
Bubbola buona, bubbola di prato.

Sinonimi
Lepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) P. Kumm. 1871
Leucocoprinus excoriatus (Schaeff. : Fr.) Pat. 1900
Leucoagaricus excoriatus (Schaeff. : Fr.) Singer 1948

Cappello
4-7(10)cm, emisferico poi sempre più aperto ed infine disteso. Cuticola biancastra, grigia, ocracea o brunastra, più scura al centro spesso umbonato. Con lo sviluppo del cappello la cuticola si ritrae, frammentandosi all'orlo e lasciando intravedere il derma sottostante più chiaro, serico e lucente, margine spesso fioccoso. A maturità le squame disegnano sul cappello una caratteristica decorazione più o meno a raggi, stellata. Lamelle alte, sottili, fitte, libere al gambo, agevolmente separabili, bianche poi sempre più crema a maturazione, imenio presentante numerose lamellule.

Gambo
4-9 × 0,5-1,5 cm, biancastro a volte con aloni rosati o gialli ocracei, liscio o leggermente tormentoso, privo di decorazioni e disegni visibili, fibroso, midolloso e presto vuoto. Cilindrico per poi allargarsi al piede tipicamente a bulbo come in tutte le Macrolepiota. Anello semplice, mobile, disposto generalmente in posizione mediana sul gambo o nel terzo superiore, membranoso, biancastro e ingrossato al bordo più scuro e smerlettato.

Carne
Bianca con colore persistente, coriacea e fibrosa quella del gambo, tenera e compatta quella del cappello, odore gradevole fungino, sapore dolce di nocciola.

Habitat
In estate, ma soprattutto in autunno, gregaria o a grandi gruppi, nei terreni incolti ed in quelli coltivati, nei prati e pascoli sommitali, lungo i sentieri, nelle radure boschive, al margine delle boscaglie.

Commestibilità e tossicità
Ottimo commestibile. Utilizzare soltanto i cappelli, i gambi coriacei e quindi indigesti devono essere scartati.

Osservazioni
Facilmente riconoscibile per il gambo biancastro e quasi nudo, l'anello semplice e mobile, la cuticola tipicamente desquamata, che disegna una tipica forma stellata sul cappello, il piede fortemente ingrossato bulboso.

Specie simili
In letteratura scientifica sono descritte numerose forme e varietà attribuite a diverse entità di questa multiforme specie. La variabilità in tutte le Macrolepiota è talmente spinta che per assurdo descrivendo con dovizia di particolari ogni singola raccolta, si potrebbe arrivare a giustificare per differenze macro e micro la creazione di innumerevoli "nuovi" taxa. Essendo la più piccola delle Macrolepiota, presenta un anello in proporzione piccolo, semplice e facilmente caduco e potrebbe nei casi limite essere confusa con pericolose Lepiota, il buon odore e sapore e in particolare la stabile presenza di un piede nettamente bulboso aiutano enormemente nella delimitazione della specie. Può confondersi con Macrolepiota konradii (Huijsman ex P.D. Orton) M.M. Moser, che presenta gambo decorato e cappello a maturità desquamato, con Macrolepiota mastoidea (Fr. : Fr.) Singer, dal cappello tipicamente mammellonato e decorato con minutissime squame disposte in modo concentrico. Non confonderla con Leucoagaricus bresadolae (Schulzer) Bon & Boiffard, tossica, che cresce nei giardini, è sempre associata a residui legnosi o di segatura, con viraggi arancio rossastri alla sezione.

Curiosità
Si tratta dell'unica Macrolepiota con ecologia tipicamente prativa.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Sardegna; Ottobre 2005; Foto di Franco Sotgiu.

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Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Marche; Ottobre 2004; Foto di Pietro Curti.

Buon commestibile, cresce nelle radure aperte dei boschi e nei prati e pascoli, periodo di crescita fine Estate-Autunno.
Si distingue per la caratteristica forma a stella delle escoriazioni presenti sul cappello, bianco con un umbone centrale più scuro.

Odore e sapore delicati, fungini, gambo facilmente separabile dal cappello, la base è fortemente bulbosa, anello scorrevole.

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Macrolepiota excoriata (Schaeff. : Fr.) Wasser; Regione Toscana; Novembre 2009; Foto di Alessandro Francolini.

Dal TUTTO FUNGHI pag. 306:
“Si tratta dell’unica Macrolepiota con ecologia tipicamente prativa.
Facilmente riconoscibile per il gambo biancastro e quasi nudo, l’anello semplice e mobile, la cuticola tipicamente desquamata che disegna una tipica forma a stella sul cappello, il piede fortemente ingrossato e bulboso.
Essendo la più piccola delle Macrolepiota (con un diametro pileico che eccezionalmente arriva ai 10 cm), presenta un anello in proporzione piccolo, semplice e facilmente caduco e potrebbe nei casi limite essere confusa con pericolose Lepiota; il buon odore (fungino) e sapore (dolce di nocciola) e, in particolare, la stabile presenza d in piede nettamente bulboso, aiutano enormemente nella delimitazione della specie. Può confondersi conMacrolepiota konradii che presenta gambo decorato e cappello a maturità desquamato quasi completamente; con Macrolepiota mastoidea, dal cappello tipicamente mammellonato e decorato da minutissime squame disoste in modo concentrico, con Leucoagaricus bresadolae, specie tossica, che cresce nei giardini, sempre associato a residui legnosi o di segatura, con viraggi arancio-rossastri alla sezione.”

Su prato al bordo di una piccola pineta; presso Arliano, Mugello.


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Ornamentazione tipica del cappello.

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Gambo privo di particolari decorazioni, quasi liscio; con anellino semplice e con base bulbosa.

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