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Hebeloma radicosum (Bull. : Fr.) Ricken 1911


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Hebeloma radicosum (Bull. : Fr.) Ricken 1911

Tassonomia
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Strophariaceae

Sinonimi
Pholiota radicosa (Bull. : Fr.) P. Kumm. 1871

Etimologia
Dal greco hébe = peluria e lòma = orlo, con peluria all’orlo; e dal latino radicosum = radicante.

Cappello
3-10(12) cm, inizialmente di forma emisferica, poi convesso, fino ad assumere forma pressoché appianata, molto carnoso; cuticola vischiosa in quanto ricoperta da uno strato di glutine particolarmente evidente, di colore grigio-brunastro, a volte con leggere sfumature rosate, altre volte sembra quasi dissociata in una sorta di squamette brune, margine spesso appendicolato per residui di velo parziale.

Imenoforo
Lamelle molto fitte, dapprima chiare, poi imbrunenti, con il filo più chiaro, non lacrimanti.

Gambo
7-15(20) × 0,6-2,5 cm, pieno, cilindrico, ma leggermente rigonfio all’altezza del livello del terreno, per poi restringersi in una lunga appendice a forma di radice (da cui il nome) che affonda nel terreno; biancastro, imbrunente con l’età, squamuloso nella parte sotto l'anello; quest'ultimo è membranoso, persistente, anch'esso biancastro ma presto imbrunente.

Carne
Bianca, con odore marcato di mandorle amare, sapore amarognolo.

Habitat
Nei boschi di latifoglia o misti, con una speciale predilezione per il Faggio, dall'estate all'autunno; abbastanza comune.

Commestibilità e Tossicità
Non commestibile.

Specie simili
La lunga e appuntita appendice a forma di radice, profondamente infissa nel terreno, l'anello sul gambo, il forte odore di mandorle amare, permettono di riconoscerlo con estrema facilità; confonderlo con altre specie appartenenti al Genere Hebeloma risulta assai improbabile. Hebeloma sinapizans (Paul.) Gillet, tossico, si distingue per il gambo sprovvisto di anello, ma munito di un bulbo basale abbastanza evidente, odore rafanoide, sapore amaro molto più marcato. Al più potrebbe essere confuso con qualche specie appartenente al Genere Pholiota, che a volte hanno aspetto simile, ma che non profumano di mandorle amare e crescono sempre su legno.

Osservazioni
Si tratta di una specie oggetto di numerose vicissitudini tassonomiche, in quanto gli studiosi non erano concordi sulla posizione da assegnarle; a causa della presenza dell'anello sul gambo, era stata addirittura inserita nel Genere Pholiota, ma aspetto, portamento e quadro microscopico sono più vicini al Genere Hebeloma all'interno del quale è stata poi posizionata. Il suo odore molto caratteristico lo fa rientrare in quel gruppo (eterogeneo dal punto di vista degli altri caratteri morfologici) di Hebeloma che presentano odori decisamente poco comuni; a titolo di esempio citiamo Hebeloma sacchariolensQuélet, con odore molto gradevole di zucchero e cioccolato, solo tardivamente leggermente rafanoide, Hebeloma pallidoluctuosum Gröger Zschischang, che sembrerebbe essere il sosia di Hebeloma sacchariolens Quélet, (infatti da alcuni autori sono sinonimizzati) ma con odore come di sapone, Hebeloma anthracophilum Maire, che si caratterizza per l'odore simile al cacao e la crescita nelle zone bruciate.

Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi

Hebeloma radicosum (Bull.: Fr.) Ricken; Regione Marche; Ottobre 2005; Foto di Pietro Curti.

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Hebeloma radicosum (Bull. : Fr.) Ricken; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini.

Riconoscibile tra la “monotonia” cromatica degli Hebeloma per alcuni caratteri inconfondibili: anello membranoso evidente da giovane (caduco in età); gambo interrato nel substrato grazie a una lunga “radice” affusolata che si può presentare anche più larga del gambo esposto all’aria; odore caratteristico di colla “Coccoina” (mandorle amare) e sapore amarognolo; cappello vischioso a tempo umido, con residui del velo parziale sotto forma di squamette più scure del colore di fondo e più appressate al centro. Habitat presso latifoglie con predilezione per il Faggio, con crescita vicino a ceppi o tronchi più o meno interrati; il Courtecuisse riporta che la sua presenza può indicare la vicinanza di qualche tana sotterranea di piccoli mammiferi (talpe, topi selvatici).

Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 133, Pag. 246: “Si tratta di una specie oggetto di numerose vicissitudini tassonomiche, in quanto gli studiosi non erano concordi con la posizione da assegnarle; a causa della presenza dell’anello sul gambo, era stata addirittura inserita nel Genere Pholiota ma aspetto, portamento e quadro microscopico sono più vicini al genere Hebeloma all’interno del quale è stata poi posizionata.”

Bosco misto Castagno-Faggio

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