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Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts.


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Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts.
= Lavatera maritima Gouam subsp. maritima, Malva africana (Cav.) Soldano, Banfi & Galasso subsp. africana

 

Sinonimi
Althaea maritima Gouan (Kuntze)
Axolopha maritima (Gouan) Alefeld
Axolopha wigandii Alef.
Malva wigandii (Alef.) M. F. Ray

Tassonomia
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Malvales
Famiglia: Malvaceae

Nome italiano
Malvone delle rupi.

Etimologia
Malva dal termine greco μαλακός (malakòs) = morbido, riferito alle proprietà emollienti e poi dal latino mollire alvum = ammorbidire il contenuto intestinale, con ovvio riferimento alle proprietà antistitiche; le prime fonti scritte in cui si menzioni la Malva sp. risalgono a M. Tullio Cicerone (I sec. a. C.); subovata da sub = quasi e ovata = a forma di uovo, in riferimento alla forma della lamina.
Lavatera è il nome dedicato al medico svizzero del XVII secolo J. H. Lavater; maritima= in relazione al suo ambiente di crescita sulle rupi marine.

Descrizione
Pianta perenne, sempreverde, a portamento cespuglioso, alta fino a 1,5 m; i fusti, molto ramificati, hanno corteccia verrucosa brunastro-cenerina; i giovani rami sono verdastro-cenerini per una tomentosità (peli stellati) bianca breve e molto fitta.

Foglie
Le foglie sono brevemente picciolate ed hanno dimensioni variabili in uno stesso esemplare; lamina sempre più lunga del picciolo (1-5 x 1-4 cm, di rado fino a 8 x 7 cm) da reniforme a subrotonda con 3-5 lobi poco incisi, con base cordata e a margine crenato o subintero. Colore verde-grigiastro nella pagina superiore e grigio-biancastro in quella inferiore, per un tomento che conferisce loro una consistenza vellutata, al tatto, su entrambe le pagine.

Fiori
I fiori, attinomorfi ed ermafroditi, sono disposti, solitari o a coppie, all'ascella delle foglie superiori; epicalice profondamente diviso in 3 segmenti, ovali o ellittici, ottusi e più brevi del calice, poco accrescenti; calice diviso in 5 lobi subellittici e acuminati, accrescenti fino a diventare conniventi alla fruttificazine; corolla con 5 petali, lunghi 1,5-3 cm, a lamina cuoriforme pallidamente rosea e con sottili venature scure radiali, più scura e ciliata alla base, che si restringe repentinamente su una lunga unghia violetto-purpurea scura. Stami con antere bianco-rosee o giallastre, e filamenti, all'incirca concolori all'unghia dei petali, saldati in modo da formare un tubo in cui è inserito lo stilo, anch'esso all'incirca concolore all'unghia dei petali e brevemente ciliato (ciglia biancastre) alla base, stigmi rosei.

Frutti
Infruttescenza a schizocarpo, formato da 9-13 mericarpi reniformi glabri, nerastri e lucidi a maturità, con profonda rugosità ad andamento prevalentemente trasversale, creste longitudinali dorsali acute e scabro-dentellate.

Periodo di fioritura
Fiorisce da febbraio a giugno.

Territorio di crescita
Specie spontanea delle coste occidentali del Mediterraneo, dalla Penisola italiana a quella Iberica e dalla Tunisia al Marocco. In Italia è una pianta rara e si trova solo in alcune stazioni in Liguria, Toscana, Lazio, Basilicata; è inoltre presente, seppur rarissima, nel settore centro-nord-occidentale della Sardegna.

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Habitat
Rupi marine, preferibilmente su suolo calcareo, luoghi erbosi, incolti, margini dei sentieri, da 0 a 400 metri, mai oltre l'area del castagno.

Somiglianze e varietà
I malvoni (ex Lavatera) che possono essere grossolanamente confusi con M. subovata sono:


  • Malva olbia(L.) Alef. [Lavatera olbia L.] si differenzia per le dimensioni maggiori delle foglie (lunghe fin oltre 15 cm, quelle di M. subovata generalmente lunghe non più di 5-8 cm), che sono, almeno quelle inferiori, vistosamente 3-5-lobate, con lobo mediano palesemente maggiore dei laterali, per il colore della corolla, pressoché uniformememte roseo-porporino o roseo-violaceo, per la pelosità dei fusti, ad occhio più lunga che in M. subovata (per peli in fascetti lunghi frammisti a peli stellati brevi, in M. subovata per soli peli stellati molto brevi).
  • Malva veneta (Mill) Soldano, Banfi & Galasso [= Lavatera arborea L.] e Malva multiflora (Cav.) Soldano, Banfi & Galasso [= Lavatera cretica L.] si differenziano soprattutto per portare i fiori in fascetti di almeno 2 elementi (fino a 4 in M. multiflora, fino a 7 in M. veneta, in M. subovata i fiori sono generalmente solitari) e per le foglie 5-7-lobate, con lobi più marcati rispetto a M. subovata.

Specie protetta
Protetta totalmente in Liguria dalla LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 10-07-2009 REGIONE LIGURIA.
Pianta inserita nel Libro Rosso tomo I ”de la Flore menacée de France” pubblicata dal Museo Nazionale di Storia Naturale e dal Ministero dell'Ambiente Francese.

Costituenti chimici
La Malva contiene mucillagini, antociani, polisaccaridi, flavonoidi, vitamine (B, A), tannini, aminoacidi, zuccheri, sali minerali, fenoli (acido caffeico e acido clorogenico).

Uso Alimentare
La pianta, come molte congeneri, è commestibile: le foglie possono essere consumate sia fresche che cotte e le radici, cotte, come contorno di verdure. L’alto contenuto in pectina conferisce un potere addensante all’acqua di cottura di entrambe, che può essere utilizzata come un sostituto del bianco d’uovo nella preparazione di meringhe e dolci. Tuttavia, la relativa rarità di questa particolare specie rende consigliabile astenersi dalla raccolta e dal successivo consumo.

Uso Cosmetologico
La foglia bollita in pochissima acqua e strizzata, oppure unta con lardo, va messa sopra un foruncolo allo scopo di farlo maturare. Il procedimento deve essere ripetuto più volte.

Uso Farmacologico
Come tutte le Malvaceae ha proprietà diuretiche, emollienti, antipruriginose e lassative.

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

Medicina alternativa e Curiosità
Nella medicina popolare l'acqua del decotto viene adoperata per fare sciacqui al cavo orale, in caso di gengive sanguinanti.
Un'antica tradizione, tramandataci da Plinio, considerata la malva un potente afrodisiaco, in grado di aumentare il desiderio in maschi e femmine. La procedura per ottenere questo effetto prevede di legare tre radici vicino ai genitali, il che rende la pratica alquanto complicata.

Note
La crescita, in Liguria è limitata alla Riviera di Ponente, a partire dall'isola di Bergeggi, fino ad alcune zone di Ventimiglia.
Definita nei manuali dell''800 “la perla degli strapiombi rocciosi marini, vestita di un pallido iridescente verde” (da Fiori di Liguria di Nicolini e Moreschi).

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika e Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

Link utili

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

Malva subovata (DC.) Molero & J.M.Monts., Regione Liguria, 70 m s.l.m., Marzo 2007, foto di Marika.

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