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Funghi velenosi
In questa sezione della rivista ogni mese verrà trattato un fungo velenoso con relative somiglianze.
 

Attenzione con la primavera è arrivata anche la

Amanita verna
(Tignosa di primavera)

Arriva l’amanita di primavera e quasi certamente come ogni anno, i primi casi seri di avvelenamento da funghi. A.verna assieme a A. phalloides e A.virosa sono responsabili della sindrome falloidea, che spesso porta alla morte di chi malauguratamente la ingerisce.

Queste le sue caratteristiche: Cappello bianco o leggermente ocraceo al centro, nudo, bianco, margine sottile e liscio.Lamelle bianche, fitte, adnate, con presenza di numerose lamellule .Gambo pruinoso in superficie, cilindrico, leggermente ingrossato alla base che si presenta bulbosa e rotondeggiante. Anello bianco, intero, persistente, cascante a gonnella, sistemato molto in alto.Odore insignificante,sgradevole negli esemplari adulti.

Amanita verna (foto Massimo)
E’ anche molto simile alla Amanita phalloides forma bianca, che si distingue per il cappello tipicamente emisferico e non campanulato, la mancanza di fibrille innate e la forma più esile della forma tipica. (scheda della tipica). E alla Amanita virosa, che ha il cappello campanulato solo terdivamente disteso, bianco con sfumature crema. Lamelle bianche con riflessi rosati con l’età. Gambo cilindrico attenuato verso l’apice con ampio bulbo e volva membranacea. (scheda)
Questi sono i funghi eduli da esaminare attentamente,
prima di consumarli, per evitare un possibile e fatale errore dovuto alla loro somiglianza con Amanita verna:
Amanita ovoidea Specie facilmente riconoscibile per la taglia molto grande, per il colore bianco, per la consistenza cremosa dell'anello e del velo generale che lascia sempre dei residui attaccati al margine del cappello, per il gambo massiccio e mai bulboso alla base, che è racchiuso per buona parte in una volva membranosa di colore ocraceo.

Amanita solitaria (Scheda) Si riconosce con facilità per la taglia molto grande, il cappello spesso ricoperto da placche non molto in rilievo, per i veli di consistenza burrosa e per la mancanza di una volva evidente alla base del gambo, che la distingue chiaramente da eventuali forme bianche di A. phalloides.

Agaricus arvensis Con lamelle rosa che man mano si oscurano, odore di anice, carne che vira leggermente al giallo. Privo di volva.

Agaricus silvicola Cappello bianco con macchie che tendono a ingiallire. Lamelle bianche poi di color rosa-pallido, grigio terroso ed infine nerastro, odore di noce, sfumature rossigne al gambo.Privo di volva.

Calocybe gambosa Cappello emisferico poi convesso e tardivamente appianato, irregolare, talvolta un po’ screpolato, orlo robusto, arrotondato verso le lamelle, un poco farinoso. Colori dal biancastro al crema. Lamelle fitte, poco alte, arrotondate o erose presso il gambo al quale non aderiscono, di colore bianco o crema. Gambo cilindrico, tozzo, robusto,fibrilloso, pieno, a volte arcuato, più ingrossato al piede. Mancante di anello e volva.


Leucoagaricus leucothites ex Lepiota naucina cappello biancastro, poi cenerognolo o giallo-cinerognolo. Lamelle fitte e libere, bianche poi rosa carnicine e quindi lilla-cinerine. Anello bianco, piccolo e membranoso. Buon odore. Privo di volva.

Melanoleuca subalpina o cnista Biancastra con odore aromaticoe sapore dolce. Priva di anello e volva.

(Giuliano S.)

Agaricus campestris var. album cappello a lungo globulare, bianco sericeo. Gambo tozzo. Piede a volte affusolato, altre volte ingrossato. Lamelle rosate che si oscurano con l’età. Odore mite. Assenza di volva .

Tricholoma album Biancastro poi con lieve tinta crema o nocciola più intensa al centro, gambo biancasro con zone rossastre al piede. Amaro e acre nella forma tipica, dall’odore e sapore grati nella forma Lascivum. Privo di volva.

Tricholoma columbetta Bianco ghiaccio o avorio a volte con chiazze sparse diversamente colorate dal rosa al giallo o al bluastro. Con odore farinaceo. Privo di volva ed anello

 
Mico-curiosità

 
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