guido sgherzi

La strada prosegue inoltrandosi in un ambiente che un tempo doveva rappresentare la tipicità di buona parte della maremma.

Mentre sto fotografando i funghetti avverto un odore pungente di selvatico, faccio qualche passo verso il folto e scorgo la sagoma di un cinghiale con la testa ficcata dentro i cespugli, un attimo dopo scatta e fugge, torno indietro di una decina di metri sulla strada e lo rivedo sempre con la testa cacciata dentro un cespuglio ma nella direzione dal quale mi aveva scorto, sollevo la macchina digitale e in quel momento si gira verso di me assumendo un'espressione talmente stupita che stavo per scoppiare a ridere. Forse ho fatto male a non lasciarlo stare, ma la situazione era troppo curiosa e penso che siano animali abituati a vedere i turisti, l'espressione sbigottita del cinghialotto forse era " ma che ci fa questo quì in giro con questo tempo invece che staresene al calduccio...."

Diversi Suillus si affacciano sul bordo della strada e la punta del mio ombrello testimonia la situazione meteo.

Cespugli di Mirto con i frutti maturi spuntano dall'intrico della vegetazione.

La strada che porta alla bocca dell'Ombrone si presenta monotona e scontata, ma è circondata da una ricchezza di essenze ed animali al di fuori dalle aspettative.

Come ho risposto a Bepi, ho dovuto chiudere il post di fretta e furia, ora prova a concluderlo senza dilungarmi troppo.

Nonostante la pioggia non ho voluto rinunciare ad una escursione alla bocca dell'Ombrone, se si riesce a superare l'impressione iniziale del tipo " Ma che cavolo ci stò a fare quì invece che starmene al calduccio ad assaporarmi i gusti della tavola Toscana chiacchierando simpaticamente con qualche pittoresco personaggio locale?", mano mano che si avanza si dimentica l'uggia, l'acqua e il vento e si entra in una dimensione magica,

Belle immagini...poi quei vicoli col muschio scivoloso a terra che sono una bella trappola per chi pensa di andar veloce io una casetta lì me la farei...lontano dal traffico e dal vociare Pensa che non sapevo nemmeno che esistesse una Maremma argentina, forse xchè non guardo le telenovelas

 

Marika

Effettivamente anche i locali sono molto prudenti in discesa, per quanto riguarda le telenovelas, Dio me ne guardi di seguirle, ma i maremmani si sentono personalmente coinvolti nel fatto.Ciao Guido

Guido scusa della mia intromissione! pensavo che avevi finito. Ogni modo bel post, devo anche io prendermi un pò di tempo e farmi un giro laggiù.

bepi

Infatti non avevvo finito, ma avevo scordato un impegno e ho dovuto chiudere di colpo.

Ma non si incontra solo bellezze ambientali, nei sotterranei delle chiese si possono ammirare testimonianze che ci giungono prima ancora che scoccasse la fatidica ora dell'anno 1000 dc.

Ai suoi piedi un torrentello scorre nel verde della valletta.

E' inserito in un anfiteatro di rocce scavate dagli antichi Etruschi, fori e caverne si intravvedono tra la lussurreggiante vegetazione.

Una cosa che mi ha colpito è che dall'aurelia si notano tantissimi borghi arroccati sui monti, ma quando si decide di raggiungerli spariscono sino a quando non ci si casca addosso e questo è anche il caso di Sorano, paese di una bellezza unica, difatti ogni casa è stata realizzata con accorgimenti diversi in base alla posizione e alle esigenze di chi doveva abitarla, ma l'insieme di queste unicità ha fatto sì che nascesse un paese talmente armonico da sembrare progettato nei più piccoli dettagli.

Colpisce però la similitudine di questo paese a certe strutture geologiche presenti nelle vicinanze.

Eppure qualcune vende, segno che anche quì non tutto è idilliaco.

Un paese costruito rimodellando il tufo di cui è fatto il monte, mantenendone l'armonia e la naturalezza.

Ma nell'entroterra capita di girare nel verde per chilometri e all'improvviso, dietro una curva sbattere con lo sguardo contro il profilo di un paese che sembra partorito dalle viscere del monte ( Pitigliano)

Questi luoghi, nonostante le regolamentazioni, sono soggetti a una pressione umana che porta inevitabilmente ad alcune alterazioni dell'eco sistema come si può osservare dall' adattamento comportamentale di alcune volpi che escono dalla macchia quando sentono arrivare una macchina con la speranza di ricavare qualcosa da mangiare.

Le testimonianze dell'uomo sono visibili ma non invadenti come questa torre d'avvistamento pisana.

Anche i funghi proliferano nonostante la sabbia, la salsedine e gli animali che se ne cibano.

Ma appena pochi metri all'interno la natura da lezione ai migliori giardinieri, con accostamenti estetici che soltanto Lei riesce a trovare se la si lascia fare senza interferire.

La lotta tra il mare e il bosco si gioca tra queste dune

E' evidente che sono spiagge protette e che sono poco proponibili a chi pensa ai confort degli stabilimenti balneari, mia mamma mi raccontava che quando era piccola, per recarsi al mare al Calambrone di Livorno, il babbo doveva farsi strada tra le piante e i rovi, ma quando finalmente giungevano in spiaggia potevano godersi chilometri di littorale tutto per loro, mi pareva la rievocazione di Guccini nel Vecchio e il bambino. Ora qualcosa è cambiato, da Alberese si deve percorrere una strada a pagamento che permette di arrivare il riva al mare, ma non ci sono stabilimenti e il massimo consentito come strutture per ripararsi dal sole sono queste.

Dove si trovano ancora spiagge dove capita di incontrare funghi che non siano quelli che colpiscono la pelle?

Il riferimento del titolo naturalmente è sulla maremma- argentina del serial televisivo e la cosa ha fatto inviperire i locali, non che siano posti brutti quelli del continente americano, ma è sempre meglio visitare l'originale che è caratterizzata da una fusione armonica tra l'ambiente creato da madre natura e quello creato dall'uomo. Spiagge che conservano ancora i messaggi del mare e della macchia mediterranea.

L'idea di accompagnare le immagini con una leggenda è veramente accattivante e permette di rendere vive quelle rocce pallide! Guido