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hans

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  1. ciao Hans,

    come già detto da Mauro:"in passato era stato giustamente sollevato qualche dubbio sulla "identità" delle Sarcoscypha, che normalmente, come quelle postate da Gianni ritroviamo se legno di Quercus sp, ed altre latifoglie (NON Tilia !!!), ambito mediterraneo. Una analisi micro fatta ieri su alcuni di questi esemplari ha decretato senza ombra di dubbio Sarcoscypha coccinea".

     

    Veniamo a noi e vediamo di fugare i dubbi.

     

    In Europa sono state accreditate ed accertate ben sei pecie di Sarcoscypha

    e precisamente:

     

    austriaca

    jurana

    dudleyi

    coccinea

    macaronesica

    occidentalis

     

    Le differenze morfocromatiche sono veramente minime e di difficile interpretazione in funzione del grado di maturità del micete.

     

    Per poter pervenire ad una determinazione certa o quasi certa occorre quindi effettuare un'analisi microscopica dove le differenze sono più apprezzabili.

     

    in ambito sporale le differenze più significative si evincono dalla forma. dalle granulazioni e/o  dalla presenza di guttule e dal rivestimento delle stesse

     

    austriaca: spore con esteremità polari decisamente appiattite, su tali estremità è poi presente un velo mucilagginoso. Le spore contengono piccole granulazioni preferibilmente posizionate verso le estremità polari.

     

    jurana: spore ellissoidali, estremità polari meno appiattite della precedente, rivestimento sporale mucilagginoso completo. Le spore contengono due o tre grosse guttule. ( ambiente di grescita esclusivo Tilia)

     

     

    dudley: Spore ellissoidali contenenti due grosse guttule polari, velo mucilagginoso completo.

     

    macronesica: è superflua la descrizione sporale, dal nome stesso si evince che è residente solo ed esclusivamente in Macronesia........ed i nostri ritrovamenti sono autoctoni....laziali.

     

    occidentalis:spore piccole, più tondegianti,nude (non rivestite dal alcun velo) contenenti due guttule, leggermente appiattite ai poli.

     

    coccinea: spore cilindrico ellissoidali, con estremità ottuse, lisce, nude, pluriguttulate da microguttule.

     

    Ulteriori differenziazioni provengono dalle dimensioni etremamente diverse nelle sei specie, cosi come è diverso il Q (rapporto lunghezza/larghezza).

     

    Visto che in passto su una mia determinazione era stata sollevato il dubbio che anzichè coccine potesse trattarsi di jurana in considerazione del bordo pileico frastagliato.......in quella occasione ho ritenuto di accettare il consiglio e rivedere la mia daterminazione in quanto non ero in possesso del secco.

    Tale mia accettazione comunque si è rilevata completamente errata in quanto non avevo considerato l'esclusiva crescita su Tilia della jurana ed avrei comunque potuto obbiettare.........ma non finisce mai di imparare.

     

    Questa volta invece......forte dell'esperienza passata......il secco c'è ed è stato attentamente microscopato e quello che abbiamo visto corrisponde perfettamente con la diagnosi di coccinea.

     

    Spero con questa mia dissertazione di aver fatto cosa utile per tutti.

    Hans.......e poi non dire che siamo parsimoniosi con le parole  :D  :D

    ciao

     

    ;) Gianni :bye:

    ciao.

    E' proprio vero ,senza microscopia e' gia' tanto inquadare il genere.

    Per cui sono grato della spiegazione che dimostra quanto c'e' da imparare!!!!!

    Pensierino della notte:.

    che ne dite dell'istituzione di un c orso di microscopia di base ?

    Penso sarebbe di grande utilita',anche perche' l'0ccorrente,sotto la guida di un istruttore telematico,non rappresenta poi una grande spesa

    ed arrichirebbe la potenzialita' del forum rivolto essenzialmente ad una osservazione macroscopica, che pero' si rivela incompleta come metodo per il riconoscimento di speci.

    Nebularis docet.

    Gianni=Hans

  2. ...Lyophyllum connatum?

     

    FG

     

    P.S. Ma e' commestibile o no? Qui lo trovo, come scheda, tra i commestibili, e come tale (buon commestibile) e' dato nei libri che posseggo. Una breve indagine sul Web lo da' (in alcuni siti) come attualmente considerato non commestibile, e ritirato dal commercio al mercato di Trento. Qualcuno ne sa qualcosa?

    ciao,

    la crescita cespitosa lungo strade di campagna e forestali ,odore di erba stropicciata,carpoforo di consistenza elastica,tutto bianco,sporata bianca come le lamelle c onducono all'ipotesi determinativa di LLyophyllum connatum,distinguibile dal clitopylus prunulus sia per il tipo di crescita.sia per la differente consistenza della carne,sia per l'odore intenso farinaceo ,sia per le lamelle rosate essendo quest'ultimo un rodosporeo.

    Un tempo veniva tranquillamente commercializzato,poi tolto dal commercio perche' ritenuto capace di incidere sul sistema genetico:tale aspetto e' stato

    smentito ed il fungo riabilitato,in quanto innocuo ,comunque pericoloso per non

    esperti in quanto confondibile con alcune clitocybe bianche.

    Al fine della commercializzazione pero' mi risulta che sulla piazza di Trento e' escluso dal consumo.

    Hans

  3. In fase di sistemazione del mio archivio fotografico ho ritrovato questa Hygrophoracea che mi lascia perplesso:

    Lamelle che ricordano H. pratensis, colorazioni con leggere tonalità citrina

    Cuticola che ricorda H. eburneus o, comunque, vicina alla sezione  Discoidei

    Il gambo, negli esempla giovani era finemente decorato

    Da adulto il cappello tende ad essere revoluto ed a slavarsi come il resto del carpoforo....

    Habitat: Zona prealpina novarese, circa m. 700 , bosco misto si castagno, abete, con qualche faggio

    Rinvenimento dell' ottobre 2004

    Odore e sapore non evidenti (avevo scritto in fase si salvataggio del file: NN)

    Grazie a chi vorrà intervenire,

    :D Gianni

    ciao.Vedo:

    .Cappello con margine disteso e sottile,superficie squamettata al centro con riflessi rosati,nell'esemplare adulto..

    Vedo lamelle larghe,brevemente decorrenti,rade,intercalate da lamellule,arcuate.Noto altresi'un colore giallo citrino vicino al bordo del cappello.

    Noto la superficie pruinosa del gambo,di colore bianchiccio.

    Forse c'era qualche larice nelle vicinanze?

    Mi orienterei verso H.queletii.

    Hans

     

     

    ciao Hans........H. queletii è legato al Larice e dovrebbe presentare un disco sporcato di rosa / mattone.......

    provate a dare uno sguardo a H. piceae , cappello bianco avorio con sfumature citrine verso il disco.

    lamelle decorrenti e larghe. spaziate ed intervenate.

    gambo cosparso di fioccolature verso l'apice.

    :bye: Massimo

    ciao,

    l'unica alternativa mi pare sarebbe quella da te indicata.,infatti l'ho considerata

    tra le speci proponibili;fuorviante forse la circostanza delle lamelle citrine in prossimita' del cappello non evidenziabili in H:piceae.

    Hans :)

  4. In fase di sistemazione del mio archivio fotografico ho ritrovato questa Hygrophoracea che mi lascia perplesso:

    Lamelle che ricordano H. pratensis, colorazioni con leggere tonalità citrina

    Cuticola che ricorda H. eburneus o, comunque, vicina alla sezione  Discoidei

    Il gambo, negli esempla giovani era finemente decorato

    Da adulto il cappello tende ad essere revoluto ed a slavarsi come il resto del carpoforo....

    Habitat: Zona prealpina novarese, circa m. 700 , bosco misto si castagno, abete, con qualche faggio

    Rinvenimento dell' ottobre 2004

    Odore e sapore non evidenti (avevo scritto in fase si salvataggio del file: NN)

    Grazie a chi vorrà intervenire,

    :D Gianni

    ciao.Vedo:

    .Cappello con margine disteso e sottile,superficie squamettata al centro con riflessi rosati,nell'esemplare adulto..

    Vedo lamelle larghe,brevemente decorrenti,rade,intercalate da lamellule,arcuate.Noto altresi'un colore giallo citrino vicino al bordo del cappello.

    Noto la superficie pruinosa del gambo,di colore bianchiccio.

    Forse c'era qualche larice nelle vicinanze?

    Mi orienterei verso H.queletii.

    Hans

  5. Credo di aver determinato correttamente questo Cortinarius  trovato

    nell' ottobre 2004 in un bosco misto di latifoglie.

    Il colore del cappello, che appare quasi untuoso, le decorazioni del gambo create dal glutine che tende ad essiccarsi formano delle simil scaglie anche unite tra loro dando l' impressione di pseudo cerchi portano a questa conclusione.

    :D Gradite, come sempre, precisazioni, correzioni ecc  (anche conferme  ;)  :D  )

    :) Gianni

    ciao,

    descritto come trivialis ,giustamente,anche secondo me.

    Omonimi saluti

    Hans :D

  6. Io non ne ho mai trovati (forse perché non li so individuare, forse perché sono sfortunato, forse perché è passato qualcun'altro prima). Mi piacerebbe sapere se crescono anche nel Lazio. :blink:

     

    P.S.: Siamo sicuri che a Vallombrosa crescono?!?

     

     

     

    SIINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!

    Dai, Stefano vieni a Vallombrosa che li trovi!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Ciauuuuuuuuuuuuuuuu,

    :D Gianni

    salve a tutti

    bellissimi questi febbraioli.........

    :D Hans

  7. Ciao,

    a me sia la foto di Emilo che quella di Massimo mi sembrano Clitocybe phyllophyla.

    Riccio

    ciao.

    condividerei l'impressione.Il c:prunulus infatti e' confondibile,come spesso accade;la struttura diversa e l'odore inconfondibile di farina lo separano dalla foto postate..

    :) Hans

     

    la specie postata e da noi trovata in alta val Vallaro m. 1500/1600 abetaia

    con sapore dolce ed odore penetrante ma non gradevole ( chi ha parlato di farina ?)

    dalle lamelle che si staccavano a mazzetti , è stata determinata , sul campo,

    come Lepista densifolia.

    Hans , è una Lepista con habitat esclusivo del Trentino e qualche località Austriaca .....dovresti averla incontrata........

    ciao

    ciao massimo,

    ho scorso i volumi cetto e non ne ho trovato traccia,contrariamente al volume del Courtecuisse dove e' la prima della serie.

    E' noto sinonimo?

    Penso di non averla mai vista o comunque da noi considerata sotto altro taxon.

    Tutto tace anche come Rhodopaxillus.

    Hans

     

     

    strano ..un sinonimo è Rhodopaxillus densifolius....= Paxillus lepista

    oppure prova come Clitocybe densifolia

    ciao

    ciao,

    qui tripudio generale per a medaglia d'oro in pattinaggio all'italia.Anesi e' di Baselga pine' a 15 km.da dove sto scrivendo.

    Bene !!!! W l'Italia .

    Grazie per il messaggio,comunque sul cetto non riesco a rintracciare la specie.

    Non mi rimane quindi che prendere atto e memorizzare la specie classificata in sostanza come una quasi sosia del c.Prunulus.

    Hans

  8. Ciao,

    a me sia la foto di Emilo che quella di Massimo mi sembrano Clitocybe phyllophyla.

    Riccio

    ciao.

    condividerei l'impressione.Il c:prunulus infatti e' confondibile,come spesso accade;la struttura diversa e l'odore inconfondibile di farina lo separano dalla foto postate..

    :) Hans

     

    la specie postata e da noi trovata in alta val Vallaro m. 1500/1600 abetaia

    con sapore dolce ed odore penetrante ma non gradevole ( chi ha parlato di farina ?)

    dalle lamelle che si staccavano a mazzetti , è stata determinata , sul campo,

    come Lepista densifolia.

    Hans , è una Lepista con habitat esclusivo del Trentino e qualche località Austriaca .....dovresti averla incontrata........

    ciao

    ciao massimo,

    ho scorso i volumi cetto e non ne ho trovato traccia,contrariamente al volume del Courtecuisse dove e' la prima della serie.

    E' noto sinonimo?

    Penso di non averla mai vista o comunque da noi considerata sotto altro taxon.

    Tutto tace anche come Rhodopaxillus.

    Hans

  9. Ciao,

    a me sia la foto di Emilo che quella di Massimo mi sembrano Clitocybe phyllophyla.

    Riccio

    ciao.

    condividerei l'impressione.Il c:prunulus infatti e' confondibile,come spesso accade;la struttura diversa e l'odore inconfondibile di farina lo separano dalla foto postate..

    :) Hans

     

    Potresti descrivere la differenza di struttura a cui ti riferisci?

     

    :bye::bye:

    certamente,

    :) quanto ti dico deriva da esperienza diretta,in quanto in via telematica puoi vedere poco ed e' appunto per questo poco che si creano delle perplessita'.Infatti dal vero potresti notare subito una friabilita' generalizzata del fungo,facile a rompersi a piccoli frazioni.

    In secondo luogo sentiriresti un odore di farina caratteristico ,forte.

    Le lamelle chiaramente rosate a maturazione ,decorrenti per un dentino(non solo sfumate di rosa) staccabili

    dal cappello-,plurilobato a maturazione-,con presenza di lamellule,aiutano nella differenziazione dalla c.phyllophyla con lamelle chiaramente decorrenti e che persenta carne elastica.

    Habitat d'elezione per quest'ultima boschi di latifoglie.

    Sicuramente vi sono altri elementi di differenziazione ,come tu sai;io ne ho elencato elencati alcuni per me importanti e che mi hanno aiutato in piu' occasioni.

    :) Hans

  10. L'ho trovata nei Funghi dal Vero:

     

    PSALLIOTA CAMPESTRIS var. RADICATA Vittadini

    Sinonimi: Agaricus bresadolianus Bonus

     

    Si nota che l'Agaricus bresadolianus è da considerare forse non sinonimo perchè descritto con la carne ingiallente specialmente sul gambo.

     

    Ciao  :bye:

    ok.

    Agaricsu bresadolanus e' forse quello cui ti riferisci.

    Ha rizoidi ma non odore aniseo.

    Hans <_<

  11. Reperita agli inizi di settembre nella bassa Valsesia a quota m. 600 slm.

    Bosco umido, misto latifoglie con molte querce.

    Odore gradevole, fungino.

    unica immagine: si può notare come i miceti abbiano assorbito molta acqua per la recente pioggia.

    Penso proprio che si tratta di

     

     

    Collybia dryophila

    ciao.

    collybia dryophila=filamenti miceliari bianchi

    collybia aquosa =filamenti miciliari gialli

    collybia ocior=lamelle gialline,colorazione del cappello piu' scura.A volte confusa con callistosporium spp per le lamelle gialline..

    Hans

  12. mannaggia, il cappello sembrava proprio lo stesso!

    ciao.

    ecco la dimostrazione di come serva il latino od il greco per la memorizzazione di una specie

    Mycena polygramma= scandendo- poly -gramma= molte =righe ottieni:Mycena con molte righe evidenti.Bastera' ricordarsi dove e nel caso- lunghe sul gambo che il

    tuo fungo non aveva.

    Non struggerti serve per facilitare l'apprendimento che lo puoi conseguire anche ignorando quanto ho detto.

    Fai solo piu' fatica:

    :P Hans

  13. sezione Multiformes.............

    Hai bevuto????

    Cappello con fibrille evidenti,lamelle di quel colore più bulbo portano a sez.Glaucopodes :blink: Se aveva odore di farina :whistling: C.dyonisae al 100% :fun:

    :bye: Fede

     

     

    devo ammettere che ieri sera .....abbiamo festeggiato la fine del mandato del vecchio Consiglio Direttivo del mio gruppo :whistling::whistling:

    Ho provato a seguirne una chiave cercando di osservare le caratteristiche della foto....e luogo del ritrovamento. :blink: ho pochi riferimenti biblio x i Cortinari......

    ma si vede che qualcosa ho cannato.........ho visto doppio :D

    e ho tradotto le sfumature verde/azzurrognolo del gambo per delle saturazioni dovute alla digit.........

     

    Ragazzacci......uno non può festeggiare.......e subito gli appioppano la nomea del beone :nono::nono::fun:

    :bye: massimo

    ciao.

    e' accaduto anche a me,scambiando ,in tempi giovanili,una clitocybe auriantica(questo era il termine del'attuale hygrophoropsis)per un omphalotus olearius.,

    mi sono trattenuto per un anno da esprimere qualsiasi ipotesi determinativa su funghi simili, a lamelle o pseudolamelle!!!!!

    Ma poi ,a grande collegiale richiesta,timidamente mi sono riaffacciato .....

    forse dimenticando il comune senso del pudore!!!! :P:P:P

    ma semel in anno licet insanire .....

    Hans

  14. sezione Multiformes.............

    Hai bevuto????

    Cappello con fibrille evidenti,lamelle di quel colore più bulbo portano a sez.Glaucopodes :blink: Se aveva odore di farina :whistling: C.dyonisae al 100% :fun:

    :bye: Fede

    ciao.

    ci scommetto che la sezione avrebbe evidenziato un viraggio glauco del piede.

    Ma il dionisae non dovrebbe avere colorazione molto piu' chiara,quasi sul grigiastro?Oltre all'odore di farina naturamente,raro nei cortinari?

    Hans :)

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