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Gianni Pilato

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Messaggi pubblicati da Gianni Pilato

  1. .......... :punk::punk: .........e questo è quello trovato nei boschi prospicenti Corvara e La Villa....................e nei prati dell'Armentarola., verso Passo Campolongo.........cosa hai trovato ????? per intenderci......quelli buoni da seccare e :151: ?

     

    :D:D

     

     

    P.S. sto monitorando giornalmente le precipitazioni in valle.........e devo dirti che sono particolarmente fiducioso quest'anno :devil:

    :hands49: Gianni

  2. Era ora che qualcuno ti mettesse giudizio, altro che indovina il fungo per i più esperti, a cercare giunti a fibia in ogni dove devi stare e fatto questo...............ma amilcare non ci sono chiavi dicotomiche valide per il Genere Pluteus in cinese?  :bangin:  :chair:  :frantic4yc:

    Piero

     

    In cinese non lo sò se esistano ma sicuramente nel Web sono reperibili quelle in Croato, Slovacco e Russo..... :whistling::194::0123:

     

    Gianni

  3. Prima di tornarmene al fresco montano, inserisco qualche foto di questi funghetti dal portamento omphaloide.

    Trovati a 1200 metri slm, su ceppaia di peccio.

    sapore ed odore che non riesco a definire, ma certamente disgustoso.Il più grande di questi miceti aveva un cappello di cira 1,5 cm di diametro.

    Il gambo era piuttosto duro, quasi da Marasmius ed aveva la tendenza a diventare scuro alla manipolazione.

    Le vostre gradite risposte le leggerò, presumibilmente, tra 3 settimane.

    Disponibile l' exsiccata :lighten0im:

    Grazie, ciauuuuuuuuuu e

    BUONE VACANZE !!!!! :yahoo:

    Gianni

     

    :hi: Ragazzi........il buon Titto, meticoloso come sempre, lo ha fatto........ha sia assaggiato che annusato.......cosa volete di più ??

     

     

    :hands49: Gianni

  4. Particolare del cappello, che presenta al margine una zona più scura

     

    Tom :)  :bye:

     

    Questa specifica caratteristica, che abbiamo ben visionato alla raccolta del fungo, insieme al netto umbone, alle tonalità pileiche grigio tortora, ed alla volva sacciforme ci portano ad Amanita battarrae.

     

    Specie molto vicina a fuscoolivacea che però ha dimensioni e portamento più modeste e preferisce un Habitat più montano.

     

    P.S.: per Tomaso.........il mio problema più grande......non è tanto riconoscere i funghi.........quanto rammentarne il nome.......... :chair:

  5. ancora :106:

    post-2117-1150997792.jpg

     

     

    Ciao Valeria, belle foto.....e di questi tempi....abbondanza di miceti.

     

    La spaziatura delle lamelle, la colazione del gambo concolore al pileo con toni aranciato-fulvi molto carichi , la poca carnosità dello stesso nell'esemplare capovolto e la rugosità al margine di quello in posizione normale........mi fanno pensare a rugatus.........ci hai pensato?

     

    Inutile chiedersi con la reazione al solfato di ferro.....a quali risultati si serebbe arrivati .....però con l'odore avremmo avuto una ulteriore indicazione:

     

    odore di aringa molto penetrante nel volemus, molto meno intenso nel rugatus.

     

    Tu che ne dici ?

     

    :hands49: Gianni

  6. Ordine: Squamati

     

    Famiglia: Colubridi

     

    Zamenis longissimus Laurenti 1768

     

    Sinonimi: Elaphe longissima, Coluber aesculapi, Callopeltis flavescens

     

    Nomi comuni: Italia: saettone, colubro di Esculapio Gb: Aesculapian snake; F Coulevre d’Esculape

     

    Distribuzione geografica: l’areale della specie va dall’Europa centro-meridionale. Il limite di distribuzione ad ovest è dato dal versante spagnolo di Pirenei, per passare a tutta l’Europa centrale fino all’Anatolia ed all’Iran settentrionale.

    In Italia è presente ovunque fino a campania e molise. A sud di tale linea è soppiantato dall’affine, Zamenis lineata, solo recentemente distinto dal longissimus (Lank & Wuster 1999).

     

    Identificazione: colorazione degli adulti con parti superiori olivastre, bruno chiaro o marrone che sfumano in un gialo deciso nelle parti inferiori. Giovani bruno-grigiastri con quattro serie di macchiette scure disposte lonitudinalmente.

    In alcune zone costiere possono essere presenti individui completamente neri (forma melanica). Lunghezza dagli 80 ai 200 cm.

     

    Ecologia: presente dal livello del mare sino ai 1200 metri, in zone boscate, garighe, macchie. Più raro in coltivi, pascoli cespugliati, gramineti. Rifugge di norma zone troppo aride. Si rifugia spesso in alberi cavi e anfratti delle rocce.

     

    Fenologia e ciclo biologico: di abitudini diurne, il colubro di Esculapio non ama le alte temperature, per cui ha un periodo di attività che va da marzo ad ottobre, con una pausa estiva nel periodo più caldo (metà luglio-metà agosto).

    Evita l’attività nelle ore centrali della giornata, sempre per motivi termici, ma è facile vederlo al sole dopo una pioggia.

    Gli accoppiamenti avvengono più volte dal mese di aprile a quello di giugno e la seguente deposizione delle 5-15 uova nel mese di luglio. I piccoli nascono dopo circa 50-65 giorni ed hanno un’aspettativa di vita di circa 10-15 anni. La maturità sessuale viene raggiunta il 3° anno nei maschi e 4° anno nelle femmine.

    L’accoppiamento, in cui il maschio morde tipicamente la femmina dietro la testa, è preceduto da lotte rituali fra maschi, che durante questo non si nutrono.

     

    Rapporti interspecifici: si nutre prevalentemente di micromammiferi (fino alle dimensioni di un ratto), uova ed uccelli ricercati al nido, motivo per cui è agile arrampicatore. Di norma le femmine sono molto più attive dei maschi nella ricerca del cibo, ed i piccoli cacciano anche lucertole. Uccide le sue prede con una serie di contrazioni progressive delle spire.

    Il colubro di Esculapio è predato abitualmente da molti mammiferi (mustelidi, volpi, cinghiali), nonché da rapaci quali poiana, nibbio e biancone, mentre i piccoli cadono spesso vittime di ricci, ratti e biacchi..

     

    Rapporti con l’uomo: serpente non velenoso e abbastanza vivace, se catturato morde senza troppa convinzione, causando però solo leggerissime abrasioni. Causa, come tutti i serpenti, paure ingiustificate e spesso viene ucciso scambiandolo per vipera, fattore che ne sta causando una rapida diminuzione in molte zone.

     

    Protezione: protetta da molte leggi regionali

     

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    Scheda creata per Amint da Marco Antonini - Fotografie di Gianni Pilato

     

     

    Foto di Gianni Pilato

    post-623-1149531165.jpg

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