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  1. Agrocybe pediades (Fr. : Fr.) Fayod 1889 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Strophariaceae Sinonimi Agrocybe semiorbicularis (Bull.) Fayod 1889 Agrocybe arenicola (Berk.) Singer 1936 Agrocybe temulenta (Fr. : Fr.) P.D. Orton 1960 Agrocybe subpediades (Murrill) Watling 1977 Agrocybe arenaria (Peck) Singer 1978 Etimologia Dal greco pedias [πεδιάς, άδος, ἡ] = del piano, pianura, per il suo habitat di crescita. Cappello Di piccole dimensioni (2-5 cm), inizialmente emisferico-subgloboso, poi convesso, infine piano-convesso a maturità, mai completamente disteso, margine regolare. Intero, a volte appendicolato per piccoli lembi del velo. Cuticola liscia, glabra, poco brillante, opaca, leggermente viscosa con tempo umido o per l’azione della pioggia; colorazioni pileiche su tonalità giallastre, giallo-ocra con riflesso beige, tende a scurire con l’età. Lamelle Mediamente fitte e intercalate da lamellule, da adnate a leggermente decorrenti al gambo per dentino, di colore inizialmente crema con sfumature beige, brunastre a maturazione, filo generalmente più chiaro. Gambo Cilindrico, abbastanza slanciato, leggermente allargato alla base, fibrilloso-pruinoso per tutta la sua lunghezza specialmente nei giovani esemplari, liscio in vetustà; di colore giallo chiaro, tende a sporcarsi di brunastro con l’età, anello mancante, è presente una zona anulare costituita da residui velari, spesso poco rintracciabilibili. Carne Scarsa, biancastra, odore farinoso e sapore un poco amarognolo. Habitat Specie normalmente gregaria, ma anche isolata, fruttifica dalla tarda primavera a tutto autunno, nelle zone erbose nei parchi, giardini, prati, e nelle radure dei boschi. Microscopia Spore 10-12 (13) × 7-8 µm, ellissoidali, con poro germinativo. Basidi 20-25 µm, banali, clavati, in prevalenza tetrasporici. Cheilocistidi 25-40 × 8-10 µm, con apice largo 4-5 µm, lageniformi, capitati o subcapitati. Commestibilità e Tossicità Non commestibile per l'inconsistenza della carne, senza interesse alimentare. Specie simili Agrocybe vervacti (Fr. : Fr.) Singer, si riconosce macroscopicamente per il portamento meno slanciato, il gambo liscio e subbulboso, oltre che per l’odore subnullo e il sapore non amaro. Microscopicamente si distingue per la forma dei cheilocistidi e per le spore più piccole, con poro germinativo poco o per nulla pronunciato. Agrocybe praecox (Pers. : Fr.) Fayod, ha taglia più grande e slanciata, le colorazioni pileiche ocra chiaro, nocciola, è presente un anello ampio e persistente, oltre che avere un odore di farina e sapore amarognolo alla prolungata masticazione; microscopicamente evidenzia cistidi da utriformi a fusiformi. Stropharia coronilla (Bull. : Fr.) Quél., l'osservazione del colore delle lamelle, grigio-violacee, la presenza di un anello striato nella faccia superiore e il colore bruno porpora della sporata, sono elementi che ne facilitano il riconoscimento sul campo. Osservazioni Specie abbastanza comune e polimorfa, si riconosce macroscopicamente per avere il cappello a lungo emisferico, convesso e per l’odore di farina. L’osservazione al microscopio ottico rivela spore grandi e larghe e assenza di pleurocistidi. Agrocybe pediades, proprio per la sua variabilità è stata oggetto di molte interpretazioni tassonomiche. Considerata specie diversa da Agrocybe semiorbicularis (Bull. : Fr.) Fayod, per la caratteristica di quest’ultima di avere basidi prevalentemente bisporici, le spore più grandi (in media oltre i 15 µm) e per il margine del cappello un poco sfrangiato per residui velari. Oggigiorno queste prerogative non sono più ritenuti elementi stabili e discriminanti per giustificare una separazione tassonomica. Lo stesso discorso vale per Agrocybe arenicola (Berk.) Singer, Agrocybe temulenta (Fr. : Fr.) P.D. Orton e Agrocybe subpediades (Murrill) Watling. Bibliografia ARNOLDS, E., ULJÉ, C. & NAUTA M., 2005. Bolbitiaceae (Bolbitius, Conocybe, Pholiotina, Agrocybe) and Coprinaeae (I): the genus Coprinus. Flora Agaricina Neerlandica. Vol. 6. Curatori: Noordeloos, M.E., Kuijper, T.W. & Vellinga, E.C AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia, in prato stabile, Località Spirano; Maggio 2007; Foto e microscopia di Massimo Biraghi. (Exsiccatum MB20070504-84) Spore 10-12 (13) × 7-8 µm, ellissoidali, con poro germinativo. Basidi 20-25 µm, banali, clavati, in prevalenza tetrasporici. Cheilocistidi 25-40 × 8-10 µm, con apice largo 4-5 micrometri µm, lageniformi, capitati o subcapitati.
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