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  1. Hygrophorus russula (Schaeff. ex Fr. : Fr.) Kauffman 1918 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Genere Hygrophorus Sezione Hygrophorus Sottosezione Erubescentes Nome italiano Grassello rosso, lardaiolo, cardinale. Nome inglese The Russula Wax Cap Sinonimi Tricholoma russula (Schaeff. ex Fr. : Fr.) Gillet 1874 Limacium russula (Schaeff. ex Fr. : Fr.) Ricken 1915 Etimologia Dal greco hugros = umido e fero = io porto, portatore d' acqua. Dal diminutivo (russula) del termine latino russus = rosso, rosseggiante. Cappello 4-10(15) cm, da emisferico a campanulato, convesso o piano, con umbone largo e margine eccedente; cuticola liscia, separabile e non igrofana; il colore rossiccio è dovuto alle fibrille innate rosso vinoso porpora su fondo chiaro, molto più intenso al centro e che si decolora verso il margine; se umido si presenta leggermente viscido. Imenoforo Lamelle da largamente adnate a subdecorrenti, sinuose, con filo ondulato in età, un po’ fitte e a volte forcate; il colore va da biancastro a biancastro-carnicino a maturità con macchie rosso-vinoso il filo lamellare si macchia di rosso vinoso o anche di giallo in età adulta. Gambo 6-10(15) × 1-1,5 cm, pieno e sodo, cilindrico, a volte tozzo e ventricoso o slanciato, avente superficie bianca, sericea, concolore al cappello a maturazione; raramente presenta delle macchie gialline. Carne Consistente, fibrosa e bianca; al taglio vira al rosso dalla metà fino alla base del gambo. Gli esemplari essiccati assumono interamente una colorazione rossa, più scura nel cappello. Odore leggero difficilmente definibile, sapore nullo, talvolta leggermente amarognolo. Habitat Nei boschi di latifoglie, in particolare Quercia, molto comune in aree termofile in autunno dopo intensi temporali. Microscopia Spore 6,5-9 × 5-6,5 µm ellittiche, ovoidali, lisce e monoguttulate con apicolo grande. Basidi claviformi con 4 spore e giunti a fibbia, dimensioni 50-65 × 5-6,5 µm. Giunti a fibbia presenti ovunque. Commestibilità e Tossicità Commestibile, certamente uno degli Hygrophorus più conosciuti, noti e raccolti in modo omogeneo e diffuso, praticamente ricercato in tutte le regioni italiane. In alcune zone d’Italia è a torto l’unico fungo di questo genere ad essere consumato: la qualità dello stesso non è certo eccelsa, in molti casi viene preparato esclusivamente per la conservazione sott'olio. Specie simili Molto simile ad Hygrophorus erubescens (Fr. : Fr.) Fr., più chiaro nei cromatismi, con forte ingiallimento su tutte le superfici corrose, il gambo è facilmente ingiallente, lamelle bianco-giallastre-grigiastre, molto frequente in prossimità di conifere e raramente di latifoglie. Hygrophorus russula per i suoi caratteri cromatici, con il cappello che sembra dipinto in modo grossolano di rosso su fondo bianco, non si presta a confusioni; si tratta quindi di un fungo molto facile da riconoscere. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Lombardia; Anno 2006; Foto di Emilio Pini.
  2. Cantharellus cibarius Fr. 1821 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Cantharellales Famiglia Hydnaceae Nome italiano Galletto, Finferlo, Gallinaccio. Sinonimi Cantharellus vulgaris Gray. 1821 Etimologia Dal latino cantharus = coppa, cibarius = commestibile. Cappello 2-12 cm, carnoso e sodo, convesso poi appianato, imbutiforme con depressione più o meno accentuata al centro. Margine irregolarmente ondulato e incurvato. Colore giallo-uovo più o meno carico fino quasi al biancastro, virante al rossastro dopo il tocco. Lamelle Sono delle costolature simili alle lamelle, molto decorrenti, concolori al cappello, simili a pliche e venosità della superficie inferiore del cappello. Gambo 3-8 × 0,7-2 cm. Più o meno cilindrico, alle volte attenuato verso il basso, pieno, liscio, concolore al cappello. Carne Bianca o leggermente giallastra che scurisce arrossendo al taglio. Odore fruttato. Sapore gradevolmente amarognolo e leggermente piccante , a volte con l'età assume il sapore del fieno. Habitat Fungo molto comune, ma anche molto ricercato. Cresce sia nei boschi di conifere che latifoglie, dal livello del mare fino ai 2000 metri di altezza. Lo si trova dal mese di maggio fino a novembre. Fungo simbionte di moltissime piante, legato a particolari condizioni di acidità del terreno. Microscopia Spore 8-10 × 4-7 µm, ellittiche, giallo pallide. Commestibilità e tossicità Ottimo commestibile. Assieme al porcino è il fungo più ricercato e consumato alle nostre latitudini. Viene impiegato in cucina in svariati modi: trifolato, con le lasagne, nel risotto, oppure conservato sott'olio o sott'aceto. Si presta invece male alla conservazione per essiccamento. Osservazioni I Cantharellus hanno la caratteristica di avere il cappello ed il gambo sempre pieni, deposito sporale da giallino a ocra pallido o giallo aranciato. Nei Cantharellus è improprio parlare di cappello, imenoforo e gambo, in quanto il fungo è una massa unica e non ci sono distinzioni di struttura tra cappello, lamelle e gambo. I Cantharellus e i Craterellus sono ectomicorrizici. Tutte le specie di questi due generi sono commestibili. Le spore hanno delle microguttule che danno l’idea di una decorazione, ma in realtà sono lisce, per verificare questa struttura microscopica basta guardare il profilo sporale e che come già anticipato non presenterà asperità. Le spore sono ellissoidali, faseoliformi, non amiloidi o destrinoidi, non cianofile e non metacromatiche. Basidi slanciati 4 -8 sporici. Cistidi assenti, trama lamellare irregolare. Pileipellis a cutis o trichoderma con ife a parete spessa o sottile. Pigmento intracellulare o extracellulare (incrostante). GAF presenti. La parete delle ife della pileipellis è spessa, ad eccezione di Cantharellus romagnesianus che ce l’ha normale. La famiglia Cantharellaceae non esiste più in quanto filogeneticamente è affine alla famiglia Hydnaceae, che è un nome prioritario, più antico. La famiglia Hydnaceae contiene quindi i Cantharellus e i Craterellus. Cantharellus cibarius è una specie continentale del Nord, di conifera prevalentemente, ma può associarsi anche alle latifoglie. Il basidioma non presenta alcun viraggio, gambo attenuato verso la base, giallo, carne bianca, odore fruttato, nasce prevalentemente in habitat continentale, arco alpino, conifere. Il Cantharellus cibarius può avere aloni biancastri, una sorta di argentatura, è una sottile patina a chiazze, è qualcosa di innato nella carne, non detersile o asportabile. Le lamelle sono uniformemente colorate di giallo dal margine all’attaccatura del gambo. Specie simili Può essere scambiato con diverse varietà della stessa specie quali: Cantharellus amethysteus, giallo, ma con squame adnate, violette sul cappello, Cantharellus ferruginascens che tende a macchiarsi, specie in vecchiaia e dopo manipolazione di bruno rugginoso in ogni sua parte. Cantharellus friesii di colore arancio vivo, Cantharellus ianthinoxanthus con tonalità giallo-bruno olivastre. Talora è stato confuso con funghi di altre specie, quali Hygrophoropsis aurantiaca sospetta e altri funghi velenosi come Omphalotus olearius e Cortinarius a carne gialla. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lombardia; Luglio 2013; Foto di Massimo Biraghi. Riconoscibile per le colorazioni omogenee del pileo, imenio e gambo, nessun viraggio alla manipolazione e dall'intenso profumo che ricorda quello dell'albicocca matura, con nota di vaniglia.
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