Radio
in Internet
La velocità attuale di Internet consente la trasmissione del suono quasi
senza interruzioni. Questo permette di usare Internet come diffusore
radiofonico, partendo da dei server che fanno da emittenti ed arrivando
sui nostri PC dotati di scheda audio e casse. Esistono molte radio su Internet
ascoltabili tramite file in formato .ra (RealAudio). Da quando è uscito
Internet Explorer 5 di Microsoft c’è accesso diretto ad alcune delle più
grosse emittenti radiofoniche italiane, direttamente da una barra degli
strumenti raggiungibile dal menù Visualizza/Barre degli Strumenti/Radio.
Una volta attivato e scelte le radio che ci interessano, possiamo
aggiungerle all’elenco dei nostri siti preferiti (o bookmark nelle
versioni inglesi dei browser) ed ascoltarle quando vogliamo. Resta comunque molto più economico comprare una radiolina portatile (per
la quale ci sarebbe comunque da pagare il canone alla RAI nel caso non
possedessimo altri apparecchi radiotelevisivi) se già non si possiede un
computer. Teniamo conto che ascoltare la radio via Internet è comunque un
costo, perché paghiamo le linee telefoniche a tempo. Il motore di ricerca più ricco
di collegamenti a radio che ho trovato è Internet Radio List
all’indirizzo: http://internetradiolist.com/,
in inglese:
ed i ricchissimi http://www.radio-online.com/
e http://www.radionair.com/ in
italianocon la possibilità di cercare radio per Paese, Nome, lingua ecc.:
Per l’Italia, forse, la lista
più completa delle radio italiane è http://www.radioitalia.net/,
quella più comoda per arrivare ai link principali è http://www.goldnet.it/link/radio.htm
oppure quella sintetica di Dada all’indirizzo http://dr.dada.it/canali/notizie_e_media/radio.html. Ci sono poi siti specializzati
sulla radio che possono essere un ottimo punto di partenza per utenti
esperti od appassionati come http://www.leradio.com. Nel sito di Omnitel si trova una
sezione aggiornata ogni due settimane che parla del mondo della radio in
Internet all’indirizzo http://www.omnitel.it/sito/omniradio/archivio.htm. Il classico sito di una radio presenta tutto in prima pagina, trasmissione
in diretta, servizi, interviste, aree chat e link preferiti.
Insomma sono siti simpatici e facilmente fruibili. Il portale del gruppo
l’Espresso Kataweb si propone con un’interfaccia dove semplicemente
possiamo scegliere il tipo di musica che vogliamo ascoltare. A questo
punto si autoinstalla un software che estende il più noto realPlayer. Da
qui in poi si sente solo musica. L’indirizzo è http://www.kwradio.com/. Per gli appassionati del
giornale radio il sito giusto è senz’altro quello della RAI
all’indirizzo: http://www.radio.rai.it/grr/index.cfm
Non trasmettono in diretta ma
sono disponibili tutti i radiogiornali mano a mano che sono trasmessi,
oltre che molti materiali storici e le dirette dal parlamento. C’è
anche il sito http://www.agenziaarea.it
che produce tre edizioni giornaliere di notiziari. In questo genere di radio c’è
il caso particolare di Radio Radicale all’indirizzo http://www.radioradicale.it/index.shtml
dove è presente una grande quantità di materiale sia audio che video
sulle recenti questioni politiche e permette la visione in diretta delle
aule del senato e della camera dei deputati italiana. Altre grosse radio online sono
Radio Vaticano all’indirizzo http://www.vaticano.va/news_services/radio/multimedia/internet_en.html
e radio 24 all’indirizzo http://www.radio24.it/. Per gli appassionati di radio
intese come strumenti di ascolto esistono siti di collezionisti e
rivenditori come http://www.radionostalgia.net/
oppure http://www.radiomania.com/radiomania.com/pages/home.html. Esiste poi il sito delle Teche
RAI all’indirizzo http://www.teche.rai.it/
dove la RAI sta archiviando digitalmente 350.000 nastri con trasmissioni
storiche (Imperdibile il racconto di Guglielmo Marconi sulla prima
trasmissione transcontinentale). Ma il vero spirito degli
appassionati lo potrete trovare sul sito dell’Associazione Italiana
Radioascolto all’indirizzo http://www.arpnet.it/~air/. Ci sono poi le cosiddette radio
pirata, create da appassionati che si divertono a trasmettere nei fine
settimana. Potete trovare qualcosa a riguardo all’indirizzo http://www.alpcom.it/hamradio/freewaves. Esistono anche cose particolari
come “Interactivity la voce della rete” all’indirizzo http://www.stia.com/ia/
che ogni giorno crea e distribuisce a varie radio servizi da 3 minuti in
cui si parla di Internet. Naturalmente potete ascoltare tutti i servizi
direttamente dal sito. C’è anche il progetto finanziato dall’Unione
Europea di una radio multietnica all’indirizzo http://www.mmc2000.net/
con contenuti dedicati alle minoranze etniche che vivono in Europa. Le radio di solito sono raggruppate in network,
cioè gruppi che utilizzano gli stessi strumenti di trasmissione come
satelliti, cavi e ripetitori radio per abbattere i costi di gestione.
Anche su Internet esistono reti più veloci, cioè adatte al trasporto di
suono ed immagine, perché collegate direttamente ai cavi principali (backbone)
di trasporto delle informazioni. Quindi troviamo delle associazioni come
Nexus-IBA all’indirizzo http://www.nexus.org/NEXUS-IBA/Services/
che offrono gli strumenti per la trasmissione radiofonica su Internet. Per
conoscere meglio queste tecnologie c’è il sito della NAB americana
all’indirizzo http://www.nab.org/. Nella maggior parte dei casi le radio sopravvivono vendendo pubblicità e maggiore è il loro ascolto più alto è il prezzo a cui è possibile vendere la pubblicità. Anche le piccole radio si riuniscono in “sindacation” per fare volume nella vendita di pubblicità. Il sito di riferimento equivalente a quello che è l’auditel per la televisione è l’Audiradio all’indirizzo http://www.audiradio.it/, dove è possibile verificare le medie di ascolto. Audiradio contiene anche una mappa regionale con un piccolo database sulle radio italiane. A riguardo voglio far notare che per una radio che trasmette via Internet è possibile sapere nei dettagli quanti ascoltatori ha ed in che orari e per che programmi. Per terminare vorrei segnalare a
coloro che volessero diventare speaker radiofonici, di dare un’occhiata
al corso di dizione fatto all’accademia degli attori all’indirizzo http://www.attori.com/dizione/index.html
e di farsi un’idea di cosa sia la professione dando un’occhiata al
sito di un operatore radiofonico su http://www.salvatorebocchetti.it/.
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