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  1. Picea abies (L.) H. Karst. Tassonomia Regno: Plantae Divisione: Pinophyta Classe: Pinopsida Ordine: Pinales Famiglia: Pinaceae Nome italiano Abete rosso Etimologia Il nome latino "Picea" deriva dal nome latino del pino, l'epiteto specifico "abies" deriva dal latino Abies-tis, derivato dalla radice sanscrita sgorgare (della resina). Descrizione L'abete rosso o peccio è una pianta della grande famiglia delle Pinaceae abbondantemente diffuso nelle Alpi, nelle Prealpi, nell'appennino tosco-emiliano, nonché in diversi territori boschivi del nord Europa e dell'Asia, viene utilizzato nei rimboschimenti. Si tratta di un albero che raggiunge altezze considerevoli, fino a 40 metri e oltre. Il suo tronco ha un portamento rettilineo, la sua chioma assume una forma conica decisamente serrata. Il polimorfismo di questa specie è comunque molto spiccato e strettamente legato al territorio di appartenenza, assume un aspetto più appuntito in altura mentre appare più espanso in collina. Corteccia La corteccia del tronco, all'esordio e nei primi anni di vita, si presenta sottile e rossastra, da cui il nome volgare della specie. A maturità assume tonalità grigio-brunastre e si frammenta in forme poligonali rotonde o rettangolari aventi le dimensioni di pochi centimetri. Foglie e Fiori Le foglie assumono il caratteristico aspetto di aghi, da cui l’indicazione lessicale comune per queste piante forestali denominate aghifoglie. La sezione dell’ago fogliare del peccio è tipicamente quadrangolare e la sua inserzione al ramo avviene su cuscinetti che circondano interamente i singoli rametti. L’antesi si realizza da aprile a maggio, ogni pianta porta simultaneamente sia i fiori maschili che quelli femminili, il termine con cui vengono indicati è sporofili. I fiori maschili sono più minuti e formano coni che si sviluppano nei rami dell’anno precedente alla base dei fiori femminili. I fiori femminili, decisamente più grandi, una volta fecondati e a maturità, daranno origine agli strobili, più conosciuti con il nome di pigne. Strobili o pigne Strobili o pigne I frutti di questo albero sono estremamente tardivi e non appaiono prima del 25°-30° anno di vita, all'esordio sono verdastri, poi rossastri ed infine marroni, hanno un portamento pendulo e cadono interi al suolo una volta maturi. Specie simili L’albero che gli è più simile è l’abete bianco, ma è abbastanza semplice distinguere le due specie per una serie di caratteristiche inconfondibili. Le pigne nell'abete rosso sono pendule e cadono intere al suolo a maturità, diversamente sono erette nell'abete bianco e si squamano gradualmente sui rametti, lasciando cadere al suolo le singole scaglie, quindi nel sottosuolo delle foreste di abeti bianchi, non osserveremo pigne intere. Gli aghi sono a sezione quadrangolare nell'abete rosso, diversamente piatti nell'abete bianco, disposti a pettine nell'abete bianco, mentre all'esordio, circondano interamente i rametti nell'abete rosso. Distinzione da pini, larici e cedri Questo albero condivide l'habitat con altre conifere e aghifoglie, in particolare con pini, larici e cedri, da tutti questi, insieme a tutti i pecci e agli abeti, si distingue agevolmente perché i suoi aghi sono inseriti singolarmente nei rametti, mentre nelle altre piante citate sono riuniti a ciuffetti. Sono tipici i ciuffetti a due aghi del pino nero e del pino rosso, altrettanto tipici i ciuffetti a cinque aghi del pino strobo. Il larice si distingue ulteriormente per essere l’unica conifera a perdere tutte le foglie in inverno. Abeti e musica Sono rinomate le proprietà armoniche del legno dell’abete rosso, utilizzato per la realizzazione delle tavole armoniche degli strumenti a corde, in particolare di violini, viole, violoncelli e chitarre, nonché di pianoforti a coda da concerto. In particolare, alcuni abeti rossi della Val di Fiemme in Trentino sono ricercati dai liutai di tutto il mondo per le loro caratteristiche sonore. Si tratta di alberi che presentano anomalie nell’accrescimento annuale, e vengono definiti come “alberi che cantano” o “abeti maschi”. Notissimi i violini Stradivari realizzati con legno di abete rosso proveniente dalla foresta di Paneveggio situata nel territorio della Val di Fiemme. Funghi dell'abete rosso L’abete rosso è un albero simbionte per eccellenza, numerose sono le specie di funghi che nascono nelle sue foreste, alcune velenose letali, altre eccellenti commestibili, la maggioranza privi d’interesse tossicologico o alimentare, ma fondamentali e utilissimi per il benessere del bosco e per la preservazione ottimale degli habitat naturali. Tra i funghi eccellenti che crescono sotto le sue folte chiome troviamo il ricercatissimo Boletus edulis, il porcino per antonomasia e il Cantharellus cibarius, noto con il nome comune di Galletto, entrambi funghi trai più ricercati e raccolti. Tra i letali spicca il Cortinarius rubellus = Cortinarius speciosissimus, responsabile della maggioranza degli avvelenamenti con esito mortale in Trentino. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti, cartina realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica Link utili Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT
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