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  1. Inocybe hirtella Bres. 1884 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Inocybaceae Genere Inocybe Sottogenere Inocybe Sezione Spendentes Sottosezione Subbrunneinae Sinonimi Inocybe langei sensu Lange 1938 Inocybe hirtella var. bispora Kuyper 1986 Etimologia Da hirtus = ispido, per la presenza di minuti aculei. Cappello 2-3 cm, inizialmente conico-convesso, poi convesso-appianato, mai disteso, con umbone ottuso generalmente non molto pronunciato, finemente squamoso, spesso glabro con tempo secco. Superficie pileica fibrillosa, moderatamente dissociata, colorazioni su toni giallo-paglierino, giallo-ocraceo,anche con sfumature fulve, fino al bruno-giallastro in vecchiaia. Lamelle Mediamente fitte, adnate o leggermenti decorrenti con dentino al gambo, di colore giallo-paglierino in gioventù, poi giallo-ocra, infine olivastre per il deposito delle spore, filo più chiaro e finemente dentellato. Gambo 3-4 × 0,3-0,5 cm, cilindrico con base leggermente ingrossata ma non bulbosa, leggermente striato longitudinalmente, pruinoso per tutta la lunghezza, colorazioni di fondo giallo-ocra pallide, con riflessi carnicini più evidenti all'apice. Carne Compatta, soda, biancastra nel cappello, con leggere sfumature rosate nella parte alta del gambo, sapore da mite a leggermente amarognola, odore che ricorda quello delle mandorle. Habitat Distribuita in varie tipologie di habitat, abbastanza comune e tendenzialmente legata a Latifoglie, in particolare Fagaceae. Microscopia Spore amigdaliformi, anche un poco ellittiche (subamigdaliformi) (8) 9-10 (11) × 5-6 (6,5) µm, lisce. Basidi banali, in maggioranza tetrasporici, presenti in minor numero anche bisporici. Cistidi imeniali 40-60 × 10-12 µm, spessore della parete 1,5-2,5(3) µm. Caulocistidi dell'apice e della metà del gambo 40-55 × 12-16 µm. Caulocistidi della base del gambo 30-58 × 12-16(18) µm. Reazione ammoniacale positiva. Commestibilità e Tossicità Tossico, responsabile di sindrome muscarinica. Osservazioni Inocybe hirtella Bres. è specie di piccole dimensioni caratterizzata dal cappello con toni che vanno dal giallo-ocra al giallo-brunastro, lamelle pallide in gioventù, olivastre in maturazione, gambo non propriamente bulboso, pruinoso, giallognolo con sfumature rosate, odore come di mandorle amare. Spesso confusa con specie similari può essere determinabile in base ai caratteri microscopici anche se questi caratteri a volte sono difficili da rilevare. Il particolare odore, a detta di alcuni Autori, sembrerebbe essere un deterrente che permette una agevole separazione. Inocybe hirtella var. bispora Kuyper si differenzierebbe per avere i basidi con due sterigmi e di conseguenza spore di dimensioni superiori: (9) 10-11,5 (12) µm, fattore che non ha nessun valore a livello tassonomico e quindi questo taxa è da considerare solamente come sinonimo di Inocybe hirtella. Specie simili Inocybe scabella var. minor Kühner viene descritta con colorazioni pileiche con toni beige-fulvo chiaro con decolorazioni fino al biancastro al margine del cappello, cistidi imeniali fusiformi lunghi fino 80-90) µm, cheilocistidi simili ma con lunghezza maggiore, odore leggermente spermatico. Inocybe subhirtella Bon presenta sfumature rossastre al gambo e nella carne, odore spermatico alla raccolta, poi che ricorda il pane. Inocybe langei Heim ha odore spermatico, carne biancastra, gambo bianco-giallastro senza toni rosati, spore subagmidaliformi 6-8(9) × 4,5-5,5 µm, caulocistidi fino al terzo inferiore. Inocybe pholiotinoides presenta toni ocra aranciati, gambo rossastro verso la base, odore spermatico, caulocistidi slanciati, con collo stretto, lunghi fino a 85-90 µm. Doveroso ricordare che Th.W. Kuyper nella sua "Revision of the Genus Inocybe in Europe" (1986) tende a sinonimizzare I. muricellata Bres. con I.scabella e I. scabella var. minor Hühner = I.scabelliformis Malencon = I. pholiotinoides Romag. = I. hirtelloides sensu Jacoboson, diversamente da quanto M. Bon afferma nella sua "Clé monograpique du Genre Inocybe" in Document Mycologique (1997). Anche recemente Bizio & Marchetti, "revisione delle Inocybe dell'Abate Bresadola" (attraverso gli autori successivi e revisione di materiale d'erbario), seconda parte boll. G.M.R. n° 40 (2):125-144 anno 1998, non concordano con la riunificazione di Kuyper, analogamente E. Ferrari, in "Inocybe alpine e subalpine" della collana "Fungi non delineati" ritiene di tenere separate le specie. Conclusioni Ci troviamo davanti ad un caso di interpretazione tassonomica in parte complessa in relazione alle specie che ruotano attorno al taxon di Bresadola, entità che potrebbero far nascere dubbi determinativi e tassonomici. Inocybe hirtella Bres. è stata descritta dai vari Autori nel corso degli anni con caratteri abbastanza conformi al Tipus. Alcune "diversità" possono essere riscontrate nelle dimensioni degli sporofori, le colorazioni e/o decorazioni del pileo e in qualche caso per il diverso odore. Nella diagnosi originale G. Bresadola (Fungi Tridentini) definisce, per esempio, il colore del cappello "flavo stramineus" basandosi sulle raccolte da lui effettuate e in habitat notoriamente "Trentini". Nell'evoluzione della ricerca micologica analoghi ritrovamenti fatti in habitat diversi, quindi con diversa tipologia di vegetazione e substrato di crescita, le colorazioni pileiche possono assumere ora toni più chiari, ora più scuri, come avviene generalmente in tutte le altre specie. Anche le caratteristiche organolettiche possono essere state diversamente interpretate considerando che la percezione olfattiva può essere diversa da individuo a individuo (memoria olfattiva). M. Bon descrive I. hirtella var.hirtella con un cappello fibrilloso, un poco squamoso con l'età verso il margine, gambo biancastro con toni carnicini verso l'apice, spore 8-10(15) × 5-8,5 µm considerando anche I. hirtella var. bispora. Th.W. Kuyper la descrive con cappello ocraceo, giallo-brunastro, fibrilloso-squamoso, moderatamente escoriato con l'età, gambo giallo pallido, con toni arancio-ocracei alla sommità, impallidente verso la base, spore 8-10,5 × 5-6 µm (fino a 13,5 × 7,5 µm per I.hirtella var. bispora). E. Ferrari recentemente (Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI - 2006) descrive la specie di G. Bresadola con un cappello con colorazioni pileiche variabili, da paglierine a fulve-giallognole, la superficie fibrillosa e non completamente dissociata, minutamente squamosa a partire dall'apice, affermando che queste caratteristiche possono non essere presenti con tempo secco, il gambo finemente striato, interamente pruinoso, superficie pallida con toni rosato-carnicini nella parte medio alta, spore da subagmidaliformi a agmidaliformi 8-10(11) × 5-6(6,5) µm. Quest'ultima descrizione risulta molto simile al ritrovamento Bibliografia AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. BON, M., 1997. Clé monographique du genre Inocybe (Fr.) Fr. Documents Mycologiques 27 , 105: 1–51. FERRARI, E., 2006. Inocybe alpine e subalpine. Il genere Inocybe (Fr.) Fr. nel Nord Italia e paesi limitrofi. Fungi Non Delineati, Pars XXI: 1–457. Ed. Candusso. KUYPER, T.W., 1986. A Revision of the Genus Inocybe in Europe. I. Subgenus Inosperma and the Smooth-spored Species of Subgenus Inocybe.Persoonia. Vol. 3. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo Biraghi - Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Sardegna, Località Montiferru; Novembre 2009; Foto, descrizione e microscopia di Massimo Biraghi. In Cerreta. Spore amigdaliformi, anche un poco ellittiche (subamigdaliformi) (8) 9-10 (11) × 5-6 (6,5) µm, lisce. Basidi banali, in maggioranza tetrasporici. Cistidi imeniali con cristallizzazioni apicali (lamprocistidi), 40-60 × 10-12 µm, parete spessa 1,5 -2 (3) µm. Reazione positiva con Ammoniaca 6%. Caulocistidi della parte apicale del gambo abbondanti 40-55 × 12-16 µm pressochè uguali ai cistidi imeniali. Caulocistidi a metà del gambo, della stessa misura e conformazione di quelli apicali. Caulocistidi della base del gambo, molto più radi, 30-58 × 12-16 µm.
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