Vai al contenuto

Cerca nel Forum

Mostra i risultati per i TAG 'leccinum lepidum'.

  • Cerca per TAG

    Inserire i TAG separati da virgole.
  • Cerca per Autore

Tipo di contenuto


Discussioni

  • Associazione Micologica Italiana Naturalistica Telematica - A.M.I.N.T.
    • A.M.I.N.T. La nostra Associazione Micologica
    • Raduni e Manifestazioni A.M.I.N.T.
    • Nuclei Territoriali AMINT
  • C.S. AMINT - Area Riservata Micologica
  • Discussioni Micologiche
  • Didattica Micologica
    • Legge 124/2017 - Art.1 commi 125-129
    • Micologia di Base
  • Archivio Micologico Generale Fotografico
    • Indice dei contenuti
    • Novità!
    • Funghi Commestibili
    • Funghi Velenosi
    • Funghi Non Commestibili o Sospetti
  • C.S. AMINT - Area Riservata Botanica
  • Discussioni Botaniche
    • Novità!
    • Schede di Alberi e Arbusti
    • Schede delle erbe, piante e fiori spontanei
    • Flora Mediterranea
    • Un Fiore alla volta di Giorgio Venturini
  • Orchidee Italiane
    • Collaborazioni
    • Forum G.I.R.O.S.
    • Galleria Fotografica AMINT delle Orchidee Italiane
    • Segnalazione Ritrovamenti delle Orchidee nelle Regioni Italiane
    • Schede delle Orchidee Italiane
    • Schede Fotografiche degli Ibridi di Orchidee
    • Schede Fotografiche dei Lusus di orchidee
  • Zoologia
    • Archivio Schede Animali
  • Strumenti

Product Groups

  • Tessere A.M.I.N.T

Calendari

  • Community Calendar

Cerca i risultati in...

Cerca i risultati che...


Data di creazione

  • Inizio

    Fine


Ultimo Aggiornamento

  • Inizio

    Fine


Filtra per numero di...

Iscritto

  • Inizio

    Fine


Gruppo


AIM


MSN


Website URL


ICQ


Yahoo


Jabber


Skype


Residenza


Interessi

Trovato 1 risultato

  1. Leccinellum lepidum (H. Bouchet ex Essette) Bresinsky & Manfr. Binder 2003 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Boletaceae Sinonimi Leccinum lepidum (H. Bouchet ex Essette) Bon & Contu 1990 Etimologia Dal latino leccìnus, a , um = relativo al Leccio (Quercus ilex L.; dal latino ìlex, ìlicis = leccio). Dal latino lèpidus, a, um = piacevole, gradevole, delizioso; relativamente alla sua buona commestibilità o al suo aspetto. Cappello 5-15 cm, dapprima emisferico poi convesso, mai piano, margine regolare e leggermente eccedente, superficie mai liscia ma rugosa, gibbosa o bitorzoluta; cuticola facilmente asportabile quando è untuosa, viscosa per pioggia o tempo umido, meno asportabile quando diventa vellutata, feltrata e opaca con tempo secco. Il colore varia dal nocciola chiaro al bruno molto scuro con tendenza a schiarire diventando giallastro, giallo limone verso il margine. Imenoforo Tubuli sottili, lunghi, liberi al gambo, giallo limone nei giovani, diventano poi giallo oro per assumere tonalità grigiastre o brunastre in età, olivastri in seguito alla completa maturazione delle spore; Grigio violacei al taglio. I pori sono inizialmente rotondi e minuscoli, diventano poi angolosi; sono concolori ai tubuli e si macchiano facilmente di grigio o bruno scuro alla manipolazione. Spore in massa di colore bruno olivastro. Gambo 6-12 × 2-5 cm dapprima obeso, poi cilindrico con ingrossamento nella parte mediana, a volte ricurvo, con base quasi radicante e infossata nel terreno. Colore di fondo giallo citrino o giallastro. La superficie presenta fini granulazioni in rilievo rilevabili anche al tatto; tali granulazioni sono giallastre nei giovani esemplari, poi scuriscono fino al brunastro in età diventando più visibili per contrasto col colore di fondo. Carne Nel cappello è inizialmente soda, poi molle mentre è più dura e fibrosa nel gambo. Di colore biancastro con sfumature gialle, vira al taglio a un rosa molto leggero poi al rosa violaceo e infine al grigio; non presenta odori particolari e ha sapore dolce. Habitat Tipico dei boschi di Querce sempreverdi dell’area mediterranea: Quercus suber L. (Quercia da sughero) e Quercus ilex L. (Leccio). Inizia a comparire in autunno e continua a crescere nei boschi a clima caldo e temperato per tutto l’inverno, fino agli inizi della primavera. La sua crescita è abbondante in alcune annate particolarmente favorevoli per pioggia e per temperatura mite. Commestibilità e Tossicità Buon commestibile dopo adeguata cottura, si consiglia però di utilizzare solo gli esemplari non troppo maturi e di scartare il gambo, duro e fibroso. Non risulta che i generi Leccinum e Leccinellum annoverino specie velenose o non commestibili. Specie simili In ambiente mediterraneo troviamo Leccinellum corsicum (Rolland) Bresinsky & Manfr. Binder, di dimensioni inferiori, legato al sottobosco di macchia che vive in stretta simbiosi con gli arbusti di Cisto: Cistus monspeliensis L.(Cisto di Montpellier), Cistus incanus L. (Cisto rosso), Cistus salviifolius L. (Cisto femmina), e che mostra un viraggio spesso più rossiccio, rispetto a quello più violaceo di Leccinellum lepidum. Simile è anche Leccinellum crocipodium (Letell.) Della Maggiora & Trassin. con cuticola che tende a screpolarsi; quest’ultimo fungo cresce anche in ambienti non mediterranei ed è legato in simbiosi con alberi di Querce caducifoglie. Note tassonomiche Il genere Leccinellum Bresinsky & Manfr. Binder è di recente istituzione, essendo stato introdotto nel 2003. Comprende alcune delle specie precedentemente appartenenti al "vecchio" genere Leccinum Gray 1821. La separazione è avvenuta facendo confluire nel nuovo genere le specie con carne giallastra, tenendo conto anche della diversità della corteccia del cappello. Similmente a quanto avvenuto ancor più recentemente per il nuovo genere Butyriboletus, istituito nel 2014, in cui sono confluite specie a carne giallastra che erano ascritte al genere Boletus. Bibliografia BRESINSKY, A. & BESL, H., 2003. Beiträge zu einer Mykoflora Deutschlands - Schlüssel zur Gattungsbestimmung der Blätter-, Leisten- und Röhrenpilze mit Literaturhinweisen zur Artbestimmung. Regensburger Mykologische Schriften. 11: 1-236. DEN BAKKER, H.C. & NOORDELOOS, M.E., 2005. A revision of European species of Leccinum Gray and notes on extralimital species. Persoonia 18: 511-587. DEN BAKKER, H.C., GRAVENDEEL, B. & KUYPER T.W., 2004. An ITS phylogeny of Leccinum and an analysis of the evolution of minisatellite-like sequences within ITS1. Mycologia. 96(1): 102-118. LANNOY, G. & ESTADES, A., 1995. Monographie des Leccinum d’Europe. La Roche-sur-Foron, Federation Mycologique Dauphine-Savoie. NUHN, M.E., BINDER, M. et. al., 2016. Phylogenetic overview of the Boletineae. Fungal Biology. 120 (12). [data di accesso: 14/12/2016] MUÑOZ, J.A., 2005. Boletus s.l. Fungi Europaei. Vol. 2. Alassio (SV). Ed. Candusso. WU, G., FENG, B. et al., 2014. Molecular phylogenetic analyses redefine seven major clades and reveal 22 new generic clades in the fungal family Boletaceae. Fungal Diversity 69: 93. doi:10.1007/s13225-014-0283-8 LANNOY, G., 2001. Boletaceae. Flore Mycologique d'Europe. 6. Alassio (SV): Ed. Candusso. ALESSIO, C.L., 1985. Boletus Dill. ex L. Fungi Europæi. Vol 2. Saronno (BI): Libreria editrice Biella Giovanna. ALESSIO, C.L., 1991. Boletus s.l. Fungi Europæi. Vol 2A). Saronno (BI): Libreria editrice Biella Giovanna. Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi Regione Toscana; Foto di Federico Calledda. Il fungo principe della "lecceta", comune e diffuso cresce da fine estate a primavera inoltrata. Cappello fino a 15 cm da emisferico a piano convesso, la superficie risulta irregolare con un tipico aspetto "martellato" a fossette, la cuticola è liscia, di aspetto vellutato a tempo secco, ma con la pioggia o l'umidità appare viscosa, appiccicosa come oleosa. In queste ultime condizioni è facilmente asportabile. Il colore varia da un bruno-chiaro con sfumature giallastre ad un bruno decisamente più scuro con il margine sempre chiaro, giallastro. Imenoforo a tubuli lunghi attenuati verso il gambo, pori giallo-vivo, verdastro-bruni a maturità. Gambo 6-15 × 1,5-3 cm claviforme attenuato alla base spesso poco sinuoso negli esemplari più alti; giallo cosparso da fini scaglie triangolari, tipiche del genere, con-colori o leggermente annerenti al tocco o negli esemplari molto maturi. Carne giallastra, fibrosa quella del gambo, virante al rosa-rosso-lilacino lentamente (dopo molto tempo grigio-scuro). Spore olivastre in massa, 16-24 × 6-7 cm. Commestibile di "medio-pregio", il gambo, come in tutti i Leccinellum (porcinelli), va scartato interamente, vi consiglio negli esemplari molto maturi e viscosi di eliminare la cuticola.
×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

Termini d'uso Informativa sulla riservatezza