Alessandro F Posted November 17, 2023 Posted November 17, 2023 9.1_ Ovideposizione Terminata la copula, la femmina si occupa della deposizione delle uova (ovideposizione). Fase che, restando in ambito italiano, viene effettuata nella stagione più calda e quindi, a seconda della specie, dalla tarda primavera all'inizio dell'autunno. Come già accennato altrove, lo sperma che la femmina ha ricevuto dal maschio durante la copula viene momentaneamente "immagazzinato" nella spermateca, una sorta di contenitore-serbatoio che è in contatto con il condotto di fuoriuscita delle uova. E sarà solo nel trasferimento che le uova mature compiono dall'ovario alla uscita che esse, transitando vicino alla spermateca, verranno in contatto con lo sperma e saranno quindi intercettate dagli spermatozoi; poco dopo la femmina espellerà le uova all’esterno del proprio corpo depositandole in ambiente e quindi fuori da qualsiasi ulteriore contatto/controllo o cura da parte dei “progenitori”. Probabilmente al fine di evitare un possibile deterioramento del materiale genetico (uova e sperma), la Selezione Naturale ha condizionato gli Odonati ad effettuare l'ovideposizione dopo un breve o brevissimo intervallo di tempo dalla fine della copula. Infatti, in base alla specie, l'ovideposizione viene effettuata da pochi a qualche decina di secondi dal termine della copula. Vi è tuttavia un secondo condizionamento, ancora più decisivo del precedente e stavolta dovuto all'anatomia del maschio. Già si è accennato alla complessità dell'organo copulatore, complessità tra l'altro dovuta alla presenza di un piccolo organo (una sorta di lungo flagello) capace di espellere (o comunque isolare) lo sperma precedentemente introdotto nell'apparato sessuale della femmina. Quindi, antropomorfizzando il processo, si può dire che il maschio, conclusa la copula, spinge la femmina sua partner ad effettuare prima possibile l'ovideposizione nel "timore" che, se compiuta in ritardo, un altro maschio nel frattempo catturi tale femmina, riesca ad espellere lo sperma precedente per immettervi il proprio durante una nuova copula. In altre parole "convincere" la femmina a effettuare l'ovideposizione poco o pochissimo tempo da che la copula è terminata, non sarebbe nient'altro che una efficace strategia, volta a salvaguardare la propagazione del proprio patrimonio genetico maschile. Questo secondo aspetto è inoltre causa delle tante varianti che si riscontrano nella procedura dell’ovideposizione; e se, ovviamente, sarà la femmina a deporre, sarà anche interessante osservare il comportamento del maschio che con tale femmina si è accoppiato. La protezione maggiore del "patrimonio genetico maschile" la manifestano quelle specie in cui il maschio accompagna in tandem la femmina anche durante tutta la fase di ovideposizione. Infatti in tal caso, a meno di "distrazione incauta" o di disturbi violenti e ripetuti da altri maschi, il maschio cha ha copulato mai abbandonerà la femmina fintanto che essa non abbia completato l'ovideposizione; tuttavia, anche se non in tandem, alcune specie annoverano maschi che volteggiano attorno alla femmina che sta depositando, scacciando energicamente ogni altro maschio che si presentasse nelle vicinanze; altri maschi assolvono lo stesso compito non volando ma fermandosi su un posatoio nelle vicinanze della femmina. Inoltre non mancano le specie in cui la femmina depone in solitaria (magari in zone nascoste e più o meno inaccessibili), anche con un apparente disinteresse da parte del maschio. Alle varie "strategie di coppia" nell'ovideposizione vanno combinate le ancora più numerose modalità che, a seconda della specie, la femmina adotta nel deporre. In definitiva, e al contrario della fase di copula che è sostanzialmente simile in tutti gli Odonati, si riscontra che la fase di ovideposizione mostra una stupefacente gamma di comportamenti e di strategie che non possono che far accrescere l'ammirazione verso questo ordine di insetti. Qui di seguito alcune modalità/strategie che, con un po' di pazienza e di perseveranza, tranquillamente seduti nelle vicinanze di uno specchio d'acqua, si possono riscontrare osservando le libellule. # Femmina posata e munita di ovopositore: uova deposte all'interno di materiale vegetale dopo averne perforato la superficie/corteccia con un ovopositore/punteruolo; oppure, semplicemente appoggiandovi le uova sulla superficie; modalità, quest'ultima, seguita anche da molte femmine prive di ovodepositore. Ciò può avvenire sia su piante sovrastanti lo specchio d'acqua che su piante galleggianti o sommerse. E, ancora, tutto quanto scritto qui sopra può avvenire, in base alla specie, in tandem o no. # A proposito di piante sommerse: vi sono femmine che possono immergersi totalmente sott'acqua per deporre e rimanervi in una sorta di apnea per svariati minuti. Più raro è il caso del maschio immerso totalmente. # Femmina priva di ovopositore e che dissemina le uova restando in volo. A seconda delle specie, ciò può avvenire sia in tandem che in solitaria ma col maschio che staziona nelle vicinanze; ma anche col maschio che sembra del tutto disinteressato. Inoltre la deposizione fatta in volo può avvenire semplicemente "bombardando" l'ambiente con uova lasciate cadere dall'alto per "forza di gravità", ma con la sostanziale differenza (anch'essa soggetta al tipo di specie e alla corrispondente capacità delle uova/embrioni di mantenersi vitali negli ambienti più diversi) del substrato "bombardato" che può essere l'acqua stessa oppure una zona asciutta (erbosa o terrosa) che grazie alle piogge autunnali tornerà ad essere sommersa dall'acqua. Sempre in volo ma percuotendo con la punta dell'addome (come per far aderire al meglio le uova al substrato) e con relativa forza sia oggetti materiali posti a pelo d'acqua che l'acqua stessa. In quest’ultimo caso le femmine di alcune specie volano rasente alla superficie e con l’addome colpiscono l’acqua “di taglio” come se vi scolpissero un solco; invece altre specie annoverano femmine che si librano sopra allo specchio d’acqua in assetto perfettamente verticale e, con veloci e frequentissimi movimenti dall’alto in basso, “bucano” con la punta dell’addome la superficie acquatica rilasciandovi le uova. Alcuni di tali esempi; talvolta con una fase completa che prevede copula e successiva ovideposizione. Orthetrum cancellatum (Linnaeus, 1758) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; nella prima foto la copula ancora in atto; a seguire, copula terminata con femmina che riprende il suo assetto sul posatoio; a seguire: il maschio che inizia a volare incessantemente attorno alla femmina (come per... metterle fretta e spingerla ad andare a depositare); a seguire: con il maschio "in guardia" posato nelle vicinanze, la femmina inizia a deporre volando a pelo d'acqua e di tanto in tanto immergendovi la punta dell'addome. Ad ogni immersione addominale corrisponde una deposizione (di un singolo uovo o di un "pacchettino" di 2 o 3 uova). Chalcolestes viridis (Vander Linden, 1825) [sottordine Zygoptera; famiglia Lestidae]; ovideposizione in tandem, con la femmina che buca la superficie della foglia e vi immette all'interno le uova. Nel genere Chalcolestes le uova vengono sempre depositate all'interno di materiale vegetale vivente e posto sempre all'asciutto, al di sopra (o nelle strette vicinanze) dello specchio d'acqua. Le uova immesse all'interno del materiale vegetale, come in questo caso, hanno una forma oblunga. Aeshna affinis (Vander Linden, 1820) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; deposizione a terra e in tandem; questa è una delle poche specie, all'interno della famiglia Aeshnidae, che depone in tandem. Aeshna cyanea (Müller, 1764) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; evidente lo spettacolare stilo-ovopositore (qui di un bel colore rosso probabilmente perché preso in trasparenza e in contro sole) con cui la femmina affonda le uova nei vari substrati di deposizione. Solitamente dovrebbe essere muschio o materiale vegetale ma stavolta la femmina ha deciso per questa parete a picco che sovrasta una vasca per la raccolta di acqua; parete assai bucherellata e frastagliata e che potrà ben accogliere le uova. Una volta schiuse le neanidi si troveranno direttamente a pochi centimetri sopra l'acqua. Ovideposizione di due specie diverse del sottordine Zygoptera, famiglia Coenagrionidae. A sinistra Coenagrion puella (Linnaeus, 1758); a destra Coenagrion scitulum (Rambur, 1842); se la zona è considerata ottimale per tale operazione non è affatto raro, soprattutto tra gli Zigotteri, assistere a deposizioni multiple anche di specie diverse. Ovideposizione in solitaria di Aeshna juncea (Linnaeus, 1758) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; il maschio comunque stava svolazzando nelle vicinanze. Ischnura elegans (Vander Linden, 1820) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; ovideposizione in solitaria. Tra le poche specie dei Coenagrionidi italiani che non deposita in tandem; e neanche col maschio nelle vicinanze. Orthetrum brunneum (Fonscolombe, 1837) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; come per altre specie di Orthetrum anche in questa si assiste, dopo la copula, ad un intervallo di qualche decina di secondi in cui il maschio svolazza attorno alla femmina o le si posa accanto per poi seguire la femmina in volo mentre lei va a deporre. Coenagrion scitulum (Rambur, 1842) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; un posatoio che sicuramente ha riscosso un gran successo. Una coppia, sulla destra, sta copulando, mentre un tandem è in fase di ovideposizione con la femmina che ha immerso l'addome appena sotto al pelo dell'acqua. Tuttavia la particolarità più interessante è data dalla coppia che sta deponendo totalmente immersa sott'acqua, sulla sinistra del posatoio, e che si vede come in trasparenza. E sono totalmente immersi sia il maschio (fatto abbastanza raro) che la femmina, la quale si trova a una decina di centimetri sotto alla superficie. Non definibile la specie di tale tandem "palombaro", forse ancora Coenagrion scitulum ma potrebbe anche essere Coenagrion puella perché specie ben avvezza, almeno per quanto riguarda la femmina, a deporre in apnea. Anax ephippiger (Burmeister, 1839) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; deposizione in tandem; questa è una delle poche specie, all'interno della famiglia Aeshnidae, che depone in tandem. Anax imperator (Leach, 1815) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; varie femmine in fase di deposizione; fase che avviene sempre in solitaria. Femmina che può deporre, tramite il suo ovopositore/punteruolo, sia all'interno che all'esterno di materiale vegetale solitamente appena immerso; talvolta (come nell'ultima foto) anche su steli vegetali emersi. Lestes virens (Charpentier, 1825) [sottordine Zygoptera; famiglia Lestidae]; fasi successive di ovideposizione in tandem, su uno stelo secco di giunco. Tipica di questa e di altre specie di Lestdi è la geometrica precisione con cui la femmina, discendendo (o salendo, secondo i casi) sullo stelo, lo trafora col suo ovopositore appuntito per immettervi le uova.
Alessandro F Posted November 18, 2023 Author Posted November 18, 2023 Crocothemis erythraea (Brullé, 1832) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; la femmina depone le uova direttamente in acqua, mettendosi con scatti veloci in assetto verticale e tuffando altrettanto velocemente la punta dell'addome sotto il pelo dell'acqua. Lestes virens (Charpentier, 1825) [sottordine Zygoptera; famiglia Lestidae]; femmina in fase di ovideposizione. La freccia superiore indica l'ovopositore che, in questa specie, è munito di una sorta di punteruolo impiegato per perforare la superficie delle piante per poi immettere nel loro midollo le uova. Le frecce inferiori indicano le "ferite" già inferte al fusto del giunco; segno che sotto a quelle ferite sono già state depositate le uova. Notare anche la geometrica regolarità con cui sono state effettuate la varie ferite: tutte alla stessa distanza e in un percorso a spirale che sale sul fusto. Nel genere Lestes le uova vengono sempre depositate all'interno di materiale vegetale vivente, e posto sempre all'asciutto, al di sopra (o nelle strette vicinanze) dello specchio d'acqua. Le uova immesse all'interno del materiale vegetale, come in questo caso, hanno una forma oblunga. Ancora ovideposizione di Lestes virens (Charpentier, 1825) [sottordine Zygoptera; famiglia Lestidae]; nella seconda foto di nota come il punteruolo/ovopositore abbia intaccato la corteccia del fusto vegetale e sia entrata nel midollo. Orthetrum albistylum (Sélys, 1848) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; la femmina di questa specie, similmente ad altri Orthetrum, vola bassa a pelo d'acqua, immergendo di volta in volta la punta dell'addome sotto la superficie e rilasciando le uova che andranno a depositarsi sul fondo. Aeshna mixta (Latreille, 1805) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; in questa specie la femmina depone in solitaria, non in tandem. Erythromma lindenii (Selys, 1840) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; fase di ovideposizione che questa specie effettua in tandem; la femmina appoggia le uova su materiale vegetale sommerso. Nella seconda foto un maschio solitario vola attorno alla coppia; non è raro osservare maschi di questa e di altre specie di Zigotteri che si portano a stretto contatto con il tandem in ovideposizione per infastidire il maschio nella speranza che abbandoni la presa della femmina per poi prendere il suo posto e instaurare un'altra copula. Sympetrum striolatum (Charpentier, 1840) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; varie scene di ovideposizione che in questa specie avviene in tandem. La femmina solitamente va a colpire con la punta del proprio addome, anche con forza e aiutata pure dai movimenti altalenanti del maschio, materiale vegetale galleggiante (prima e seconda foto) per appoggiarvi le uova; oppure colpisce con forza il pelo dell'acqua come per farvi un solco; nella quinta foto si nota un gruppetto di uova che stanno uscendo dalla lamina vulvare, uova che (sesta foto) saranno poi deposte sotto il pelo dell'acqua e, da lì, andranno a depositarsi sul fondo. Zona di un piccolo corso d'acqua considerata adatta per l'ovideposizione anche da parte di più specie. Qui è facile fare il confronto tra le dimensioni che possiamo osservare tra gli Odonata. Un rappresentante degli Anisoptera (o libellule, "impropriamente" dette) come Anax imperator, la più grande specie di Odonata presente in Europa; e un rappresentante degli Zygoptera (popolarmente ma suggestivamente dette "Damigelle" o "Donzelle") come Platycnemis pennipes, uno Zigottero di medio-piccole dimensioni; qui sia in deposizione "standard" con maschio e femmina in tandem, sia -più raramente- con un paio di femmine "abbandonate" dal proprio partner ma che continuano a deporre in solitaria. Coenagrion puella (Linnaeus, 1758) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; ovideposizione sempre in tandem per questa specie, e su materiale vegetale sommerso. Talvolta, come nella seconda foto, anche abbastanza in profondità a tal punto che la femmina può completamente immergersi sott'acqua. Questa specie ha infatti un'ottima capacità di rimanere in apnea a lungo tempo. Libellula depressa (Linnaeus, 1758) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; specie che depone in solitaria. Con la femmina che, una volta scelto il sito adatto, si produce in una sorta di volo in stallo da cui, con velocissimi tuffi verticali della punta dell'addome, depone le uova ammassandole sopra la vegetazione sommersa o sul fondo. Sympetrum meridionale (Sélys, 1841) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; ovideposizione che avviene solitamente in tandem (prime due foto) ma che, non raramente, la femmina porta a termine in solitaria (foto restanti) visto che il maschio sembra talvolta disinteressarsi all'operazione e, sciolto il tandem e abbandonata la femmina al suo daffare, se ne allontana senza più curarsene. Le uova uscenti dalla lamina vulvare e visibili nelle varie foto, rendono l'idea di come, in questa specie, le uova stesse vengano lasciate cadere dall'alto, senza che vi sia stata una scelta mirata. Questa specie preferisce deporre le uova non direttamente sopra l'acqua ma, viceversa, in zone prosciugate dalla calda stagione (solitamente sopra prato o terra più o meno umida), ma che torneranno a essere sommerse dall'acqua nella successiva stagione piovosa autunnale. Erythromma viridulum (Charpentier, 1840) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; ovideposizioni singole e multiple, sempre in tandem per questa specie. Anax parthenope (Selys, 1839) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; tra le poche specie della famiglia Aeshnidae che depone in tandem. Qui in una disposizione inconsueta e più rara (prima foto): cioè col tandem disposto in verticale e quindi col maschio al di sopra della femmina; posizione, viceversa, assai frequente tra gli Zigotteri. Nella seconda foto la più tipica disposizione "pianeggiante", con la coppia che si è adagiata su un supporto vegetale galleggiante. Fase di ovideposizione per una femmina (sempre in solitaria, mai in tandem) di Cordulegaster boltonii (Donovan, 1807) [sottordine Anisoptera; famiglia Cordulegastridae]; la freccia indica la lamina vulvare che in questa specie è particolarmente lunga e fuoriesce longitudinalmente dall'addome. In fase di ovideposizione, come in questo caso, la lamina vulvare è simile a una sorta di ovopositore in quanto permette alla femmina di depositare con precisione le uova, ben direzionandole sul fondo sabbioso del torrente con cui può venire addirittura in contatto. Infatti la femmina, che resta in volo, si dispone in assetto verticale a poca distanza dalla superficie del corso d'acqua (solitamente piccoli torrentelli più o meno infrascati e in zone pochissimo profonde), e con velocissimi e frequentissimi tuffi addominali va a depositare le uova sul fondo sabbioso del torrente. Foto di Massimo Squarcini. Calopteryx splendens (Harris, 1780) [sottordine Zygoptera; famiglia Calopterygidae]; deposizione in solitaria; il maschio spesso sta appostato su qualche posatoio nelle vicinanze, pronto a scacciare altri maschi troppo intraprendenti. Orthetrum cancellatum (Linnaeus, 1758) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; femmina in solitaria che deposita stando in volo e tuffando di volta in volta la punta dell'addome sotto al pelo dell'acqua. Orthetrum brunneum (Fonscolombe, 1837) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; copula che sta finendo e, dopo neanche mezzo minuto, la femmina inizia a deporre mentre il maschio la "protegge" volandole attorno. Enallagma cyathigerum (Charpentier, 1840) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; un tandem sta cercando il punto adatto per compiere la deposizione. Come di consueto (prima foto), un maschio non ancora accoppiato segue la coppia nel tentativo di poter prendere il posto dell'altro maschio, espellere lo sperma precedente e iniziare un'altra copula e una nuova deposizione. La scelta della deposizione cade su qualche ago di pino. Platycnemis pennipes (Pallas, 1771) [sottordine Zygoptera; famiglia Platycnemididae]; ovideposizioni sempre in tandem, anche in ambiente affollato (ultima foto); segno che per questi Zigotteri era la la zona ottimale e "la giornata buona" per affrontare l'ovideposizione. Platycnemis pennipes (Pallas, 1771) [sottordine Zygoptera; famiglia Platycnemididae], tandem in ovideposizione a sinistra. Coenagrion puella (Linnaeus, 1758) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae], due tandem in ovideposizione a destra. La scelta delle giornate più adatte per la copula e la successiva deposizione cade solitamente in giornate ben soleggiate e con alte temperature. Ma non è una regola fissa. Evidentemente non tutti i parametri percepibili dagli Odonati sono così evidenti anche per un osservatore umano. Non a caso si possono incontrare giornate senza nessuna copula in vista mentre, a parità di condizioni meteo, erano numerosissime il giorno precedente o quello successivo. Sopra: Platycnemis pennipes (Pallas, 1771) [sottordine Zygoptera; famiglia Platycnemididae] e Coenagrion puella (Linnaeus, 1758) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae] in fase di ovideposizione, con la femmina di C. puella tutta immersa tranne il vertice delle ali. Sotto: stesse specie precedenti, con P. pennipes a destra, C. puella a sinistra e stavolta con la femmina emersa dall'acqua. Coenagrion puella (Linnaeus, 1758) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; vari tandem, con le femmine in fase di ovideposizione. Coenagrion puella (Linnaeus, 1758) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; varie coppie in fase di ovideposizione. Sopra: con le femmine al di sopra del pelo dell'acqua; sotto: con le femmine che stanno depositando rimanendo immerse in apnea. Coenagrion puella (Linnaeus, 1758) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; può capitare, in particolari periodi della stagione, di assistere a deposizioni compiute da innumerevoli tandem di Zigotteri. Segno evidente che, in quel dato periodo e in quell'ora della giornata, le nostre amiche hanno percepito un "qualcosa" di decisamente favorevole per compiere tale operazione. Solitamente ciò avviene in giornate assolate, serene e con temperature sufficientemente elevate.
Alessandro F Posted September 28 Author Posted September 28 Sympetrum striolatum (Charpentier, 1840) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; varie scene di ovideposizione che in questa specie avviene solitamente in tandem. Il tandem si dispone in assetto quasi verticale e la femmina va a colpire con la punta del proprio addome, anche con forza e aiutata pure dai movimenti altalenanti del maschio, del materiale vegetale galleggiante per appoggiarvi le uova; oppure colpisce con forza il pelo dell'acqua come per farvi un solco o per "bucarne" la superficie, come nelle foto qui sopra. Nelle foto sottostanti si possono osservare alcuni tandem in volo "orizzontale", e quindi tra una deposizione e l'altra. Un'attività questa di ovideposizione sull'acqua che attira diverse specie di pesci (o di anfibi, come molte specie di rane) che cercano di prendere le libellule al volo... Se le deposizioni sono numerose allora anche i vari "boccaloni" o "persico-trota" o "black-bass" (Micropterus salmoides, Lacépède, 1802), se presenti nello stagno in questione, sembrano impazzire nel seguire le evoluzioni di queste libellule. Qui uno scatto fortuito (e fortunato, nonostante la scarsa messa e la lontananza dei soggetti) che mostra la testa di un boccalone che fuoriesce dall'acqua, mentre il tandem gli vola sopra: stavolta il black-bass (di evidente piccola taglia e sicuramente ancora inesperto...) è rimasto a bocca asciutta! Qui sotto: disegno tipico con Persico-trota che caccia una non meglio precisata libellula (troppo stilizzata e non specificabile) Come per altre specie che depongono solitamente in tandem, in Sympetrum striolatum la deposizione può continuare anche se, per qualche motivo, il tandem si scioglie. La femmina quindi continua a deporre pure in solitaria (nelle 2 foto seguenti). Sympetrum meridionale (Sélys, 1841) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; ovideposizione che avviene solitamente in tandem ma che, non raramente, la femmina porta a termine in solitaria (ultime due foto) visto che il maschio sembra talvolta disinteressarsi all'operazione e, sciolto il tandem e abbandonata la femmina al suo daffare, se ne allontana senza più curarsene. Le uova uscenti dalla lamina vulvare e visibili nelle varie foto, rendono l'idea di come, in questa specie, le uova stesse vengano lasciate cadere dall'alto, senza che vi sia stata una scelta mirata. Questa specie preferisce deporre le uova non direttamente sopra l'acqua ma, viceversa, in zone prosciugate dalla calda stagione (solitamente sopra prato o terra più o meno umida), ma che torneranno a essere sommerse dall'acqua nella successiva stagione piovosa autunnale. Aeshna cyanea (Müller, 1764) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; femmina durante la fase di deposizione delle uova. La femmina di questa specie depone in solitaria scegliendo zone prospicenti all'acqua e, quando può, ricche di anfratti o vegetazione riparia abbondante come in questo caso: un piccolo fosserello stretto e infrascatissimo, con una bella femmina che depone andando a intrufolarsi nelle situazioni più ingarbugliate possibili, spingendo l'addome ben a fondo tra la vegetazione.
Alessandro F Posted October 27 Author Posted October 27 9.2_ Il disturbo dei maschi verso tandem già formati o verso femmine isolate in deposizione Abbiamo già osservato come l’apparato copulatore maschile sia corredato di particolari strutture atte a espellere o comunque isolare il liquido seminale che la femmina ha immagazzinato nella propria spermateca durante una precedente copula. Ricordiamo inoltre che le uova vengono intercettate dagli spermatozoi soltanto quando passano vicino alla spermateca, e cioè quando le uova stanno transitando dall’ovario verso l’uscita esterna. In altre parole le uova possono essere fecondate soltanto durante l’ultimissimo tragitto del loro percorso interno alla femmina. Quindi, al fine di “salvaguardare” il proprio seme, in molte specie i maschi che hanno copulato aspettano il concludersi dell’ovideposizione rimanendo collegati, in tandem, alla femmina che depone; oppure, pur se non in tandem, volano nelle strette vicinanze della femmina con cui si sono accoppiati proteggendola da “attenzioni troppo particolari” di eventuali rivali maschi. Tuttavia questo “stare di guardia” non sempre va a buon fine perché gli altri maschi, intravedendo una femmina che sta depositando e che quindi è sessualmente ben matura, cercano in vari modi di allontanare il precedente maschio copulatore. E non di rado ci riescono. Dopo di che impediscono alla femmina di continuare nella deposizione ma, viceversa, cercano di accoppiarsi e, se la "femmina ci sta", espellono il vecchio sperma dalla spermateca e iniziano una nuova copula; essendo poi il numero di uova prodotte dall’ovario assai elevato, anche se la femmina aveva già iniziato a deporne una parte inseminata dal precedente partner, le uova che saranno coinvolte a seguito della nuova copula saranno comunque in numero sufficiente da assicurare una buona probabilità di “discendenza” anche agli “ultimi maschi arrivati”. Per questo è abbastanza facile osservare come un tandem in ovideposizione sia spesso seguito da singoli maschi-scapoli che fanno di tutto per far sciogliere il tandem e impossessarsi della femmina per potersi accoppiare. Così come è frequente l’osservare una femmina che depone in solitaria accompagnata da un discreto stuolo di maschi che le volano attorno: tra di essi ci sarà con molta probabilità anche il “vecchio” partner che “sta di guardia” ma che talvolta non riuscirà a tenere a bada qualcuno dei nuovi pretendenti… In altre parole, tra gli Odonati, accade assai spesso che la femmina porti a termine una deposizione “multipla” relativamente al seme (e quindi ai geni) dei vari maschi “progenitori” che con essa si sono accoppiati. Evidentemente, al solito, la Selezione Naturale ha svolto un ruolo fondamentale per la propagazione e il rafforzamento di quella data specie: tra i geni tramandati ci saranno sicuramente quelli relativi ai “maschi più sani e robusti” e che, in quanto tali, sono riusciti ad accoppiarsi più spesso. Chalcolestes viridis (Vander Linden, 1825) [sottordine Zygoptera; famiglia Lestidae]; una situazione abbastanza rara da fotografare. Non perché del tutto inconsueta ma perché, quando capita di osservarla, è solitamente di breve durata. Un tandem che era precedentemente occupato nell'ovideposizione era costantemente seguito in volo da un altro maschio. E fin qui niente di strano: si trattava infatti della frequente azione di disturbo che i maschi-scapoli effettuano nei confronti delle coppie già formate nella speranza di far sciogliere tale coppia e di prendere il posto del precedente maschio, in modo da affrontare una nuova copula dopo aver espulso dalla vulva (grazie a dei particolari "attrezzi" - dei piccoli flagelli) lo sperma precedentemente depositatovi dal primo maschio. Ma talvolta succede che l'azione di disturbo del maschio-scapolo non avvenga soltanto in volo ma che si concretizzi con una sorta di "attacco" diretto verso la coppia già formata. In questo caso il maschio-scapolo si è addirittura aggrappato al pronoto del maschio accoppiato... evidentemente con la speranza di fargli lasciare la femmina e, così, di approfittarne a sua volta. La scena si è svolta in brevissimo tempo. Poi il maschio "rompi-scatole" se ne è andato senza ottenere alcun successo... Aeshna mixta (Latreille, 1805) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; anche durante l'osservazione di una fase di accoppiamento non è raro vedere altri maschi-scapoli che volano assiduamente accanto alla coppia che sta copulando con l'intento di disturbare e/o distrarre il maschio che sta copulando con la "speranza" di poter prendere il suo posto. Orthetrum coerulescens (Fabricius, 1798) [sottordine Anisoptera; famiglia Libellulidae]; stessa situazione descritta più sopra anche se stavolta il "disturbo" viene portato non in volo ma avvicinandosi su di un posatoio. Erythromma lindenii (Selys, 1840) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; alcuni maschi-scapoli che, in volo, disturbano dei tandem impegnati nell'ovideposizione. Enallagma cyathigerum (Charpentier, 1840) [sottordine Zygoptera; famiglia Coenagrionidae]; maschio-scapolo che, in volo, disturba un tandem impegnato nell'ovideposizione. Aeshna affinis (Vander Linden, 1820) [sottordine Anisoptera; famiglia Aeshnidae]; una scena assai inconsueta. Mentre una coppia in tandem stava depositando (ricordiamo che questa specie affronta l'ovideposizione rimanendo in tandem) svolazzando da un posto all'altro per rendere più ampio l'areale di deposizione, è stata presa di mira da un altro maschio in volo che ci si è fiondato addosso. Fin qui niente di strano: tra le libellule in genere, i maschi-scapoli si mettono spesso a disturbare le coppie già formate per cercare di scioglierle, di allontanarne il maschio e prendere il suo posto in modo da affrontare una nuova copula. Ma stavolta il maschio disturbatore ha preso di mira direttamente la femmina e ci si è attaccato afferrandola sugli occhi; il trio così formatosi è piombato a terra in un gran sfregarsi di ali. Poi si è sciolto e ognuno è volato via per conto suo...
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