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Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst. 1881


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Ganoderma lucidum (Curtis : Fr.) P. Karst. 1881

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Polyporales
Famiglia Ganodermataceae

Sinonimi
Grifola lucida (Curtis : Fr.) Gray 1821
Polyporus lucidus (Curtis : Fr.) Fr. 1821
Fomes lucidus (Curtis : Fr.) Cooke 1885 

Etimologia
Dal greco gános= lucentezza e dérma= pelle, con la pelle lucente.
Dal latino lucidus= lucido, per il suo aspetto.

Cappello
5-12(18) × 2-3 cm di spessore, reniforme, semicircolare o flabelliforme, con un'umbone in corrispondenza dell’inserzione del gambo, superficie pileica ricoperta da una crosta lucida, brillante, come laccata, fatta di componenti non resinosi, che si può incidere con l’unghia e non si scioglie alla fiamma di fiammifero, liscia o gibbosa, corrugata; di colore bruno-rosso, rosso, rosso-aranciato, a vecchiaia bruno-nerastro, con zonature o solcature concentriche, orlo ispessito, ondulato, all’inizio bianco e dopo giallastro, comunque più chiaro della superficie pileica.

Imenoforo
Tubuli alti 5-20 mm, di solito monostratificati, da color crema a color tabacco-bruno;
pori piccoli e rotondi concolori ai tubuli, si scuriscono alla manipolazione o alla scalfittura; spore brune.

Gambo
5-15(20) × 1,5-3 cm, laterale, cilindrico, irregolare, con gibbosità e ondulazioni, concolore al cappello o più scuro, duro, lucido, si opacizza con l’invecchiamento o perché ricoperto di spore.

Carne
Color crema-ocra; prima spugnosa, poi elastica, legnosa, assai coriacea e tenace; odore fungino e sapore non individuabile per l’impossibilità di masticazione.

Habitat
Specie molto comune, cresce in tutte le stagioni, in tutte le regioni italiane, su ceppi e rami interrati o alla base dei tronchi di latifoglie (Quercia, Pioppo, Frassino, Platano, Acero, Tiglio, Faggio, Robinia, Bagolaro e altri).

Commestibilità e Tossicità
Non commestibile per la carne legnosa, coriacea e tenace.

Specie simili
Un suo simile è Ganoderma valesiacum Boud., di colore più chiaro che predilige per la sua crescita il Larice, conifera di alta montagna; Ganoderma carnosum Pat. ha la superficie pileica più scura, è vistosamente più grande (ca.30 cm) e cresce su conifere prediligendo l’Abete bianco.

Osservazioni
Si tratta di uno dei Polyporales più diffusi, fa parte della Famiglia delle Ganodermataceae, è saprotrofo, raramente anche parassita e agente di carie bianca a lento sviluppo che causa lo schiarimento del legno colpito. Si tratta di un fungo molto vistoso: l’aspetto laccato e i colori vivi e brillanti suscitano la curiosità di tutti quelli che lo incontrano, molti lo raccolgono nei nostri boschi per usarlo come decorativo nei vasi o come soprammobile. In Oriente i cinesi lo chiamano Ling Zhi, ovvero “potenza spirituale”, i giapponesi Reishi, e in entrambi i paesi è coltivato e viene commercializzato per uso medicinale, poiché risulterebbe efficace, come alcune altre specie del Genere Ganoderma (G. adspersumG. applanatum, G. carnosum, G. pfeifferi, G. resinaceum e G. valesiacum), nella cura di molti mali. Sono in corso studi anche in Europa, in particolare in Spagna, per verificarne l’effettiva efficacia terapeutica.

Scheda AMINT tratta da Tutto Funghi

Regione Lazio; Anno 2005; Foto di Mauro Cittadini.

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