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Daucus carota L.

Sinonimi
Daucus gingidium L. subsp. gingidium
Daucus gingidium L.
Daucus communis Rouy & E.G.Camus

Tassonomia
Regno: Plantae
Divisione:Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Apiales
Famiglia:Apiaceae

Nome italiano
Carota selvatica, cepo bianco, pastinaca, gallinaccio.

Etimologia
Il termine Daucus sembrerebbe derivare dal termine greco "dakkos" che significa pianta selvatica, carota sempre dal greco"Karotón"

Descrizione
Pianta erbacea biennale, a volte perennante, con radice a fittone verticale ± ingrossato e lignificato, di colore giallo-biancastro; scapo fiorale rigido e irsuto, può essere semplice o ramificato fin dalla base, assumendo un portamento da slanciato a semi-cespuglioso, raggiunge in genere l'altezza di 1 m, potendo, a volte, superare anche 1,70-2 m.

Foglie
Le foglie sono picciolate e abbraccianti il fusto, da 1 a 4-pennatosette (sono divise fino alla nervatura principale), quelle basali con un numero maggiore di divisioni, e di dimensioni maggiori, rispetto a quelle della parte apicale; i segmenti sono da lineari a oblunghi a lanceolati, in prevalenza lineari nella foglie della porzione apicale.

Fiori
Infiorescenze ad ombrella composta di dimensioni variabili e portanti alla base un numero variabile di brattee in genere pennatosette con divisioni ± lineari e la cui lunghezza non eccede mai il raggio dell'ombrella; alla base delle ombrelline secondarie sono presenti brattee di dimensioni più piccole e con lamina della stessa forma, ma con meno divisioni; fiori minuti, delicatamente profumati, o quasi inodori, zigomorfi e con 5 petali da biancastri a ± rosati, quelli più esterni all'ombrella di dimensioni maggiori; al centro dell'ombrella è generalmente presente (ma può anche non esserci) un fiore sterile con corolla di un colore porporino assai scuro, tendente al nero.

Frutti
Acheni da bruni a ± rossastri a maturità, da ovali a ellittici, con due ordini di coste longitudinali, uno con soli peli semplici, l'altro portante solo aculei; durante la fruttificazione le brattee alla base della infiorescenza tendono a chiudersi a protezione dei frutti assumendo spesso una forma globosa.

Periodo di fioritura
Fiorisce da Aprile a Ottobre inoltrato.

Territorio di crescita
Il Daucus carota si trova su tutto il territorio italiano fino a 1400 mt.

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Habitat
Considerata pianta infestante, si trova facilmente in posti assolati, prati, ambienti rurali e perfino lungo le strade periferiche di città.

Somiglianze e varietà
D. carota L. subsp. carota
D. carota L. subsp. commutatus (Paol.) Thell. = D. gingidium L. subsp. mauritanicus (L.) Onno = D. mauritanicus L.
D. carota L. subsp. drepanensis (Arcang.) Heywood = D. bocconei Guss. =D. gingidium L. subsp. polygamus (Gouan) Onno = D. polygamus Gouan
D. carota L. subsp. hispanicus (Gouan) Thell. = D. carota L. subsp. hispidus (Arcang.) Heywood = D. gingidium L. subsp. fontanesii (Thell.) Onno = D. gummifer auct. = D. hispanicus Gouan
D. carota L. subsp. major (Vis.) Arcang.
D. carota L. subsp. maritimus (Lam.) Batt. = D. maritimus Lam.
D. carota L. subsp. maximus (Desf.) Ball = D. maximus Desf.
D. carota L. subsp. rupestris (Guss.) Heywood = D. gingidium L. subsp. rupestris (Guss.) Onno = D. rupestris Guss.
D. carota L. subsp. sativus (Hoffm.) Schübl. et G. Martens

Specie protetta
Non si riscontrano notizie di protezione della pianta sul territorio italiano.

Costituenti chimici
Nel Daucus sono state segnalate numerose sostanze: acetone, asarone, colina, etanolo, acido formico, saccarosio, glucosio, glutatione, asparagina, Carotene, vitamine B1, B2, C, PP, E, D. La pianta contiene inoltre glucidi, provitamina A, vitamina B e C, sali minerali e pectite.

Uso Alimentare
La pianta non ha usi particolari alimentari,benchè si possano usare le foglie tenere in insalata e le radici tagliate a pezzi e fatte bollire,poi condite.Dai semi si estrae un olio, utilizzato nella fabbricazione di liquori e nella preparazione di composti aromatici.

Uso Cosmetologico
L’olio dal delicato profumo di iris, viene impiegato in profumeria e nelle creme antirughe miscelato e combinato con altri oli di origine vegetale. Le radici vengono impiegate nell'industria per l'estrazione di carotene e di coloranti. Utilizzata anche per la preparazione delle più note maschere di bellezza, la cui ricetta prodigiosa sembrerebbe essere una miscela perfetta della polpa di questa pianta, con avocado e cetriolo.

Uso Farmacologico
In fitoterapia viene indicata come vitaminica, rimineralizzante, stimolatrice delle difese immunitarie, oftalmica, diuretica e cicatrizzante. Per applicazioni dermatologiche, dai semi si ottiene un olio essenziale, utilissimo per la cura della psoriasi, degli eczemi e delle dermatiti. I semi e i frutti della carota selvatica hanno proprietà diuretiche. L'infuso di carota selvatica è efficace in caso di difficoltà di urinare.

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

Medicina alternativa e Curiosità
Le radici della carota selvatica hanno proprietà che attenuano le infiammazioni dello stomaco e dell’intestino, stimolano la diuresi, depurano l’organismo, purificano e decongestionano le pelli arrossate dalle scottature. La carota selvatica si rivela particolarmente efficace nella protezione della pelle e facilita l'abbronzatura impedendo l'aggressione dei raggi ultravioletti. Dai semi si estrae un olio usato in profumeria. L’infuso dei semi stimola la digestione ed è di sollievo nelle affezioni delle vie urinarie. Nelle essenze floreali francesi la carota selvatica favorisce la calma e riposa la mente. Nelle essenze floreali californiane viene usata come rimedio naturale per lo scarso rendimento sessuale.

Note
Il centro del fiore, di colore rosa scuro/violaceo, viene usato dai miniaturisti come colore. La progenie della carota selvatica è quella che ora si coltiva in tutto il territorio italiano e i fittoni hanno un buon profumo di carota. Durante il regno di Giacomo I, in Inghilterra, le dame si adornavano i capelli con ghirlande fatte di fiori di Daucus carota. Gli antichi greci chiamavano anche la carota col termine di "Stafilinos", che indicava la gola, o meglio le infezioni orofaringee. Nell'antichità si riteneva che un fiore di carota raccolto nelle notti di luna piena, servisse a curare l’epilessia, che aiutasse il concepimento, e che per favorirlo fosse necessario bere un bicchiere di vino, nel quale fossero stati bolliti i fiori della pianta. In aromaterapia l'olio essenziale di questa essenza viene indicato per il trattamento e la rimozione delle rigidità emozionali che interessano il plesso solare e il cuore.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika, da Annamaria Bononcini, da G.B. Pau e da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

Link utili

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

Daucus carota L.-foto di Marika

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