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Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Quel. 1871


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Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Quel. 1871

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Entolomataceae

Nome italiano
Prugnolo, Prugnolo bastardo, Spion de brisa.

Sinonimi
Paxillopsis prunulus (Scop. : Fr.) J.E. Lange 1940
Pleurotus prunulus (Scop.) Murrill 1917

Etimologia
Dal latino prunulus = piccola prugna, per il suo aspetto pruinoso.

Cappello
3-12 cm di diametro. Da convesso con margine involuto ad appianato, poi imbutiforme; irregolare, lobato e ondulato; cuticola pruinosa, secca e morbida, leggermente viscosa con umidità, con superficie che al tatto ricorda il cuoio. Colore bianco grigiastro.

Lamelle
Fitte, sottili, basse e decorrenti che si separano facilmente dal cappello. Di colore bianco poi lievemente rosate infine rosa-carnicino, crema.

Gambo
Alto 2-5 cm con diametro 0,8-1,3 cm, biancastro, corto, pieno e sodo poi midolloso e farcito, più o meno cilindrico, con svasature o rigonfiamenti a volte in alto ed altre alla base pruinosa. Spesso in posizione eccentrica.

Carne
Bianca, tenera, friabile e fragile. Odore e sapore di farina bianca che ricorda l'impasto da pane.

Habitat
Cresce in estate e autunno nei boschi di latifoglie e di conifere. Reperibile spesso in prossimità del Boletus edulis, tanto che viene in molte regioni chiamato spia del porcino.

Spore
10-13 × 5-6 µm, largamente ellittiche, attenuate alla base con caratteristici solchi longitudinale (6-8), rosa in massa.

Commestibilità o Tossicità
Ottimo commestibile dalla carne tenera e gustosa.

Specie simili
E' possibile che possa pericolosamente esser confuso con le Clitocybe bianche e tossiche, quali Clitocybe rivulosa, Clitocybe dealbata e Clitocybe cerussata, Dalle quali si distingue per il suo caratteristico odore di farina o di pasta fresca (rancido nelle Clitocybe), per le lamelle che a maturità si tingono di un colore rosato (bianche o crema in Clitocybe) e per la fragilità della sua carne (tenace e fibrosa quella delle Clitocybe). E' possibile inoltre, la confusione con specie vicine di Clitopilus (Es.Clitopilus scyphoides, su detriti legnosi Clitopilus cistidiatus in habitat mediterraneo). Tutti comunque commestibili.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Marche; Settembre 2004; Foto di Pietro Curti.

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Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Quel.; Regione Marche; Foto di Pietro Curti.

Noto con il nome volgare di "spion di brisa" (spia del Porcino), per il suo crescere associato ai Porcini, si tratta di un ottimo commestibile dal sapore ed odore farinoso, non deve essere confuso con le tossiche Clitocybe, dalle quali si distingue, per le lamelle rosa a maturità, per la carne burrosa e fragile, non elastica, per il gradevole odore ben diverso da quello sgradevole o nullo delle piccole e velenose Clitocybe bianche.

Enormi soggetti nati ai margini del bosco su prato sommitale.


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Clitopilus prunulus (Scop. : Fr.) Quel.; Regione Trentino; Agosto 2011; Foto, commento e microscopia di Tomaso Lezzi.

1º Congresso trentino sui funghi alpini, Cles (TN), Loc. Malgaroi.

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Microscopia
Le spore con le costolature longitudinali tipiche di questa specie.
Osservazione in Blu di cresile.

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Nelle proiezioni polari si può vedere la forma della sezione delle spore, che è esagonale.
Osservazione in Floxina basica.

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Misure sporali.

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