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Hygrophorus penarius Fr. 1836


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Hygrophorus penarius var. penarius Fr. 1836

Tassonomia (M. Candusso, Hygrophorus, Fungi europaei, vol VI)
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Hygrophoraceae
Genere Hygrophorus
Sezione Hygrophorus
Sottosezione Pallidini

Nome italiano
Lardaiolo bianco.

Nome inglese
Fawn Wax Cap.

Etimologia
Hygrophorus, dal greco hugros = umido e fero = io porto, portatore d' acqua.
penarius, dal latino penaria era la cella delle provvigioni, con riferimento alla ottima commestibilità.

Cappello
2-13(20) cm, da emisferico a campanulato, convesso, piano, depresso, con umbone ottuso e margine involuto eccedente e frastagliato; cuticola liscia asciutta, ma leggermente viscida se umida, finemente fibrillosa e vellutata, crema-ocraceo al disco, schiarente progressivamente verso il bordo fino a bianco avorio.

Imenoforo
Imenoforo costituito da lamelle adnate o sub-decorrenti, spesse, sinuose, basse e spaziate, venoso congiunte, color crema avorio con superficie rugosa.

Gambo
5-9 × 1-3 cm, sub-cilindrico conico, sempre attenuato alla base. Sodo, pieno e poi cavo, fibrilloso ed asciutto, appena viscido con tempo umido; su fondo crema-giallastro si notano delle piccole squamule ocracee.

Carne
Soda e consistente di colore bianco-crema un po' ocraceo alla base; sapore nullo, talvolta appena amarognolo; odore grato, fungino: a volte, sfregando le lamelle, percepisce odore di latte bollito, burro.

Habitat
Boschi di latifoglie soprattutto querceti, in autunno anche inoltrato.

Microscopia
Giunti a fibbia presenti su tutto il carpoforo; spore liscie, ellittiche-ovoidali 6-9 × 4-5,5 µm mono guttulate e con grande apicolo; basidi 40-55 × 7-9 µm, subclaviformi, slanciati tetrasporici o bisporici; epicute: ixotricoderma con ife erette 40-100 × 2-5 µm.

Commestibilità e tossicità
Commestibile apprezzato.

Specie simili
Hygrophorus penarius Fries var. barbatulus Becker si differenzia per il margine pileico pubescente da giovane e l'habitat esclusivo di Faggio; se gli esemplari sono adulti e non si conosce la pianta simbionte, è quasi impossibile determinarli.

Scheda realizzata da Gianni Baruffa - Tomaso Lezzi - Revisione: CSM AMINT.

Regione Umbria; Ottobre 2012; Foto di Mario Iannotti;

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Hygrophorus penarius var. penarius Fr.; Regione Toscana; Novembre 2012; Foto e commento di Alessandro Francolini.

Dal TUTTO FUNGHI, pag. 198: “Cresce gregario nei boschi di latifoglie, soprattutto querceti, in autunno anche inoltrato. Commestibile apprezzato, molto carnoso e quindi di grande resa, si distingue per l’odore molto particolare, come di latte bollito. Si tratta di una specie a grande diffusione nei boschi centro meridionali, sicuramente tra le più semplici da individuare e senza rischi seri di confusione con specie simili. La sua raccolta deve essere quasi immediata, in prossimità dell’esordio, poiché si tratta di un fungo precocemente invaso dalle larve.”

Si potrebbe confondere con l' Hygrophorus penarius var. barbatulus (Becker) M. Bon di cui parla la letteratura; ma quest'ultimo è tipico esclusivamente delle faggete e, da giovane, ha il margine del cappello pubescente.

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Imenoforo.

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Particolare delle lamelle anastomosate.

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