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Agaricus sylvaticus Schaeff. 1774

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae
Genere Agaricus
Sottogenere Agaricus
Sezione Sanguinolenti
Subsezione Sylvatici

Sinonimi
Psalliota sylvatica (Schaeff.) P. Kumm. 1871
Agaricus haemorrhoidarius Schulzer in Schulzer & Kalchbr. 1874
Agaricus sanguinarius P. Karst. 1882

Nome italiano
Prataiolo dei boschi.

Etimologia
L'epiteto Agaricus deriva dal greco αγαρικόν = fungo degli Agari; perché secondo Dioscoride proveniva dall'Ucraina, che a quel tempo veniva chiamata "Terra di Agaria".
L'epiteto sylvaticus deriva dal 
latino silva = selva; per la sua predisposizione a fruttificare nei boschi.

Cappello
7-15 cm di diametro, emisferico poi piano convesso, carnoso con margine sottile e frangia appena evidente, colore di fondo crema-ocraceo, rivestito da squamette triangolari, fibrillose e appressate bruno-giallastre o bruno rossastre, generalmente più fitte al centro.

Lamelle
Fitte, basse, non aderenti al gambo, dapprima rosee, poi scuriscono in grigio rosee ed infine bruno violacee o bruno porpora.

Gambo
Cilindrico, con piede bulboso, presto vuoto, bianco candido in alto, biancastro e squamoso-flocculoso al di sotto dell’anello, ma presto grigiastro e brunastro. Slanciato negli esemplari sotto latifoglie, più tozzo sotto le conifere.

Anello
Ampio e sottile, spesso dilacerato, cascante a gonnella, caduco, bianco poi brunastro, con la superficie superiore liscia e l’inferiore con squamette brune.

Carne
Compatta, tenera, bianca con sfumature rosate, all’aria e al taglio vira a chiazze, al salmone rossastro, col tempo diventa brunastra. Odore fungino, aromatico, grato.

Habitat
In estate e autunno nei boschi di conifere, sotto abeti rossi, ma anche in boschi di latifoglie.

Microscopia
Spore 5-6 × 3-3,5 µm, ellittiche tondeggianti, color cacao in massa.

Commestibilità e Tossicità
Ottimo commestibile, sia da crudo che da cotto, purché giovane.

Osservazioni
È uno dei prataioli che cresce all'interno dei boschi, presenta carne arrossante, non a caso viene collocato tra i prataioli detti sanguinolenti.

Specie simili
Agaricus langei var. silvaticoides (Pilat) Bon, come suggerisce il nome dato alla varietà, è molto simile ad Agaricus silvaticus dal quale si distingue con sicurezza solo attraverso l'analisi microscopica per avere spore più grandi.
L’Agaricus subrutilescens (Kauffman) Hotson & D.E. Stuntz, commestibile ma non digeribile per alcuni, col centro del cappello più scuro, bruno-porpora o bruno-vinoso, fruttifica in autunno, sotto le conifere in America del nord e in Estremo Oriente, stesse regioni dove cresce anche fuori del bosco.
Genericamente con molti degli Agaricus dall'aspetto grossolanamente simile (alcuni anche tossici!) si dovrà prestare la massima attenzione, tenendo conto di tutti gli elementi, sia morfocromatici che organolettici, per giungere all'esatta determinazione.

Bigliografia
PARRA SÁNCHEZ L.A., 2008. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 1. Alassio (SV): Ed. Candusso.
PARRA SÁNCHEZ L.A., 2013. Agaricus L., Allopsalliota Nauta & Bas. Fungi Europæi. Vol 2. Alassio (SV): Ed. Candusso.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Umbria, Parco Regionale del Monte Cucco; Novembre 2013; Foto di Tomaso Lezzi.

Arrossamento vistoso della sezione, anello supero discendente, cappello ornato da fitte squamette marroni, odore grato, fungino.

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Esemplare maturo.

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Sezione con vistoso arrossamento.

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Particolare dell'anello in un giovane esemplare.

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