Archivio Micologico Inviato 31 Agosto 2019 Autore Share Inviato 31 Agosto 2019 Calvatia excipuliformis (Scop. : Pers.) Perdeck; Regione Abruzzo; Ottobre 2016; Foto e commento di Mario Iannotti. Raduno GEMA 2016 - Parco Regionale Sirente-Velino - Ovindoli (AQ). La forma tipica di questa specie è piriforme slanciata o globosa sorretta da un lungo pseudostipite spesso cilindrico, sovente costolato longitudinalmente, molto simile ad alcune specie di Lycoperdon. La parte esterna (esoperidio) è dissociata in singoli elementi, con aculei e/o granulosità farinose, gli aculei possono essere isolati o uniti nelle punte, di consistenza friabile. La parete esterna, a maturità, si lacera in modo irregolare per 1 o 2 cm e lascia uscire le spore mescolate alla gleba polverizzata. Cresce negli spazi aperti dei boschi di latifoglia e conifere. Le specie simili sono: Calvatia utriformis, che si differenzia per la maggiori dimensioni, per una diversa forma più subglobosa, attenuata alla base e per le spore perfettamente lisce; Lycoperdon pyriforme è una specie di dimensioni minori, con crescita lignicola e spore lisce; Lycoperdon perlatum si riconosce per l'esoperidio cosparso da robusti aculei conici, caduchi, che lasciano delle piccole cicatrici tonde, contornate da un reticolo di piccole verruche o aculei più piccoli, più a lungo persistenti. Macro dell'esoperidio dissociato in singoli elementi, con aculei isolati o uniti nelle punte. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 1 Settembre 2019 Autore Share Inviato 1 Settembre 2019 Calvatia excipuliformis (Scop. : Pers.) Perdeck; Regione Toscana; Ottobre 2016; Foto di Alessandro Francolini. Calvatia solitamente dalla forma a pestello, con la parte superiore sferoidale e la parte inferiore (pseudogambo) più o meno cilindrica e più o meno allungata. La superficie esterna (esoperidio) è bianca nel fungo giovane per poi assumere colorazioni ocracee a maturità; ornamentazioni costituite da singoli elementi sovrastati da aculei fragili e facilmente detersili al minimo sfregamento; tali ornamentazioni interessano anche l’apice dello pseudogambo. Calvatia utriformis si distingue per le maggiori dimensioni, per le caratteristiche areole-verruche poligonali non detersili che ne ricoprono l’esoperidio anche a maturità, per uno pseudogambo più tozzo e corto. Possibile anche confonderla con esemplari di Lycoperdon perlatum che presentino uno pseudogambo sviluppato oltre la media. In tal caso un importante carattere distintivo è dato dagli aculei: in L. perlatum essi sono sempre conici e contornati alla base da una “coroncina” di piccole verruche che permangono sull’esoperidio anche dopo la caduta degli aculei stessi; si viene così a formare una sorta di areolatura a maglie poligonali-circolari. In C. excipuliformis gli aculei sono più fragili e detersili, spesso senza una forma conica regolare e alla loro caduta non lasciano sull’esoperidio una ben definita areolatura. Confronto tra l'esoperidio di C. excipuliformis (sopra) e quello di L. perlatum (sotto), con le tipiche areolature che si vengono a formare dopo la caduta degli aculei. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Archivio Micologico Inviato 11 Marzo 2022 Autore Share Inviato 11 Marzo 2022 Calvatia excipuliformis (Scop. : Pers.) Perdeck; Regione Lombardia; Novembre 2020; Foto di Sergio Mombrini. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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