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Macrolepiota mastoidea (Fr.: Fr.) Sing. 1951


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Macrolepiota mastoidea (Fr. : Fr.) Sing.; Regione Toscana; Novembre 2017; Foto di Alessandro Francolini.

Ha il cappello con cuticola dissociata in fini squamette ocra appressate al centro e poi diradate via via verso il margine dove lasciano intravedere il fondo più chiaro; cappello dotato di un evidente e pronunciato umbone a base stretta che (nel fungo ormai maturo e col cappello disteso) sembra “fuoriuscire improvvisamente dalla pianura sottostante”; nel fungo ancora chiuso l’effetto non è dissimile anche se “il terreno sottostante” non è una pianura ma una “mazza”; il gambo appare liscio ad un frettoloso esame ma in realtà, al di sotto l’anello, è finemente decorato da squamette ocracee su fondo biancastro. L'anello è semplice e biancastro. L’umbone giustifica il nome specifico ricordando un capezzolo (dal latino mastoideus = simile a una mammella).  

Dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 97, Pag. 205: “Buon commestibile; va utilizzato solo il cappello perché il gambo duro e fibroso è da scartare. La carne deve essere ben cotta.”

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Altri esemplari

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Una coppia con i gambi confluenti alla base

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