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Lunaria annua L.

Sinonimi
Lunaria biennis Moench
Lunaria inodora Lam.
Lunaria ovalis Stokes

Tassonomia
Regno:Plantae
Divisione:Magnoliophyta
Classe:Magnoliopsida
Ordine:Capparales
Famiglia:Brassicaceae

Nome italiano
Monete del papa, erba luna, medaglie di Giuda.

Etimologia
Nonostante le silique argentee di questa pianta possano ricordare la forma e il colore del nostro satellite, sembra che il nome Lunaria sia stato attribuito da Tournefort in quanto nome già in uso presso gli alchimisti, i quali ritenevano questa pianta capace di cambiare in argento il mercurio, da essi chiamato "luna".
L'attributo annua fu invece attribuito da Linneo, che riteneva la pianta annuale; in seguito Dumont De Cousset, piantando dei semi e vedendo che la pianta fioriva al secondo anno di vita, la chiamò biennis, sbagliando anche lui; così L. biennis divenne sinonimo di L. annua.

Descrizione
Pianta erbacea perenne, con fusto peloso ramificato, alto fino ad un metro, con radici carnose.

Foglie
Le foglie sono verdi brillanti, caduche, opposte; picciolo molto allungato nelle foglie inferiori, diminuente di lunghezza verso l'apice del fusto fino a diventare nullo o subnullo; lamina ovata a base cordata e apice acuminato, lunga 10-15 cm, margine con dentelli triangolari senza mucrone.

Fiori
Fiori ermafroditi attinomorfi, dialipetali, inodori, con 4 sepali arrossati o concolori alla corolla, 4 petali grandi spatolati, di colore porpora, rosato e più raramente bianchi (in tal caso il calice è verde), lunghi 1-2 cm, riuniti in mazzetti; stami 6 di cui 4 centrali lunghi e 2 laterali brevi (tetradinami); ovario supero con 2 carpelli fertili.

Frutti
Il frutto è una siliqua di grosse dimensioni (lunga da 2 fino ad oltre 6 cm) deiscente, appiattita e di forma ellittica o subrotonda, arrotondata o leggermente smarginata all'apice, di colore dapprima verdastro e poi argentato, eretta o appena pendente, con 2 valve e una membrana centrale contenente i semi, che sono visibili in controluce. Lo stilo, persistente e filiforme, va a formare una resta all'apice di ciascun frutto.

Periodo di fioritura
Fiorisce da aprile a giugno.

Territorio di crescita
Specie spontanea dell'Europa sud-orientale. Ad esclusione della Lombardia, Puglia e Sardegna, è presente su tutto il territorio italiano allo stato spontaneo anche se in alcune Regioni è naturalizzata.

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Habitat
Cresce in luoghi umidi e a mezz'ombra, o nei margini boschivi, dal livello del mare fino ad oltre 900 m di quota.

Somiglianze e varietà
Le due sottospecie L. annua L. subsp. annua e L. annua L. subsp. pachyrhiza (Borbás) Hayek sono state incluse nell'unico taxon L. annua L.: queste differivano solamente per le radici che, nella subsp. pachyrhiza risultavano essere più ingrossate e carnose; studi approfonditi hanno rivelato che tale carattere non giustifica la distinzione fra le due sottospecie, che risultano identiche per tutti gli altri caratteri.
Lunaria rediviva L. si differenzia per le foglie tutte picciolate e con denti regolari e mucronati, per i fiori odorosi e per le silique oblungo-lanceolate acute alle estremità. Manca in Puglia.

Specie protetta
Non ci sono notizie di protezione della pianta sul territorio italiano.

Costituenti chimici
Nei semi: acidi grassi (palmitico, stearico, oleico, linoleico, erucico, nevronico) e un alcaloide (lunarina) enzimi, glicosidi. Nelle radici: glucosidi solforati. Nella pianta: glucosidici, vitamina C e antiossidanti naturali.

Uso Alimentare
I semi, dall'aroma pungente, si utilizzano per fare una sorta di senape. Il gusto piccante si sviluppa per una reazione enzimatica, 10-15 minuti dopo aver messo acqua fredda sui semi. Se si desidera ottenere una senape meno piccante è necessario usare acqua calda o aceto, o aggiungere sale, in modo da inibire la reazione dell’enzima. Le radici e le foglie si usano bollite o in insalata. Le radici vanno utilizzate prima che la pianta produca fiori.

Uso Cosmetologico
Non sono noti usi cosmetologici.

Uso Farmacologico
I glucosidi solforati, presenti nella pianta, hanno azione diuretica e proprietà antiscorbutiche.
L'acido nevronico, presente in questa specie e in alcune altre brassicacee, ha dimostrato di essere molto importante per mantenere il nostro cervello in buona salute, da cui il crescente interesse per questa sostanza, nel trattamento di malattie neurologiche quali l'Alzheimer, la Sclerosi multipla e l'Adrenoleucodistrofia. Sono in corso esperimenti per ottenere una maggior percentuale di acido nevronico da piante geneticamente modificate.
L'acido nevronico, naturalmente presente nel latte materno, è anche utilizzato per integrare la dieta dei bambini nati con parto prematuro o nelle situazioni in cui il latte materno non ne fornisca in sufficiente misura.

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

Medicina alternativa e Curiosità
In fitoterapia la tintura madre ricavata dalle parti aeree si utilizza per le proprietà stomachiche e antiscorbutiche. Nella medicina tradizionale la pianta è stata utilizzata per curare la gotta.

Note
Nella tradizione anglosassone la lunaria veniva usata nei riti magici, per fare incantesimi atti a procurare prosperità, per scacciare mostri e personaggi del male.
I frutti, le silique, opportunamente seccati, vengono inseriti in composizioni decorative.
La "moneta del papa" è stata ispirazione per molti artisti che l'hanno dipinta su vasi o vetrate di ville e case nobiliari, in Francia.
Nel linguaggio dei fiori la specie è associata all'incostanza negli affetti e alla dimenticanza.
Si racconta che Renato Duca di Bar e Lorena, rimasto prigioniero nella battaglia di Tulongeon, dipinse di propria mano un ramoscello di Lunaria e lo inviò ai parenti, per rimproverarli della loro negligenza nel liberarlo.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika e Annamaria Bononcini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

Link utili

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

Lunaria annua L. - foto di Gianni Bonini

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