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Tragopogon porrifolius L. 1753


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Tragopogon porrifolius L. (1753)

Sinonimi
Tragopogon porrifolius var. australis (Jord.) Nyman

Tassonomia
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae

Nome italiano
Barba di becco violetta; Salsefica; Raperonzolo selvatico

Etimologia
L'epiteto generico, Tragopogon, è parola composta derivante dalle due parole greche τράγος (trágos) = caprone, capro, becco, maschio della capra, e πώγων (pógon) barba. In riferimento alle setole del pappo che, quando è ben sviluppato, possono ricordare la barba di un caprone.
L'epiteto specifico è parola composta; dal latino porrum = porro, e da folium = foglia. Quindi: con foglie simili a quelle del porro

Descrizione
Pianta erbacea bienne, con radice a fittone. È alta fino a 1 metro, il fusto è diritto, semplice o ramificato, glabro, foglie largamente lineari e semiabbraccianti, il fiore solitario è di colore violetto o rosa scuro, con i petali esterni più lunghi, gli interni corti con stami su filamenti neri e antere gialle, tutte le ligule sono tronche all'apice e segmentate, le brattee dell'involucro sono persistenti, di colore verde sorpassanti il fiore, il frutto è composto da tanti acheni, di colore scuro, che generano un pappo. Fiorisce da maggio a giugno in prati e campi incolti, da 0 a 1000 m s.l.m., presente in tutta Italia ad esclusione di Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige.

Periodo di fioritura, presenza, distribuzione in altezza

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Tragopogon porrifolius L. (1753); Regione Emilia Romagna; Maggio 2006; foto di Gianni Bonini.

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