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Juniperus communis L.


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Juniperus communis L.

 

Sinonimi

Juniperus vulgaris Tragus ex Bubani

 

 

Tassonomia

 

Regno: Plantae

Divisione: Coniferophyta

Classe: Pinopsida

Ordine: Pinales

Famiglia: Cupressaceae

 

 

Nomi italiano

Ginepro comune

 

Etimologia

Il nome del Genere ricorda il sapore intensamente acre delle bacche, il termine "communis" allude all'ampia diffusione di questo arbusto.

 

Descrizione

Arbusto sempreverde riccamente ramoso che può raggiungere dimensioni medio grandi, sfiorando e superando i 6 mt. La corteccia si presenta rossastra e tipicamente desquamata in linee longitudinali parallele. Chioma ampia con aspetto colonnare nelle piante più grandi, piramidale conico negli altri casi.

 

Foglie

Foglie sottili, lineari, appuntite pungenti, riunite a gruppi di tre elementi, con la faccia superiore nettamente segnata da una linea biancastra. Si sviluppano per una lunghezza di 1-3 cm e prsentano cromatismi verdi bluastri.

 

Fiori

Si tratta di una pianta dioica (i fiori maschili e quelli femminili sono portati da individui diversi), le infiorescenze maschili sono subsferiche giallastre, quelle femminili presentano cromatismi verdastri.

 

Frutti

Il frutto è sferoide, presenta tre semi al suo interno, impiega due anni per maturare passando dal colore verde glauco del primo anno a viola bluastro del secondo anno.

 

Periodo di fioritura

Il periodo di fioritura si colloca tra il mese di Febbraio e quello di Aprile.

 

Territorio di crescita

Presente dalla pianura alla montagna in modo abbondante e diffuso.

 

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Habitat

Si tratta di una pianta pioniera e quindi la troviamo nelle zone più brulle e spoglie, nei prati pascoli, anche se in realtà si adatta molto bene anche al sottobosco di numerose essenze arbustive mediterranee, in particolare quelle con forte presenza di roverella, non disdegna nemmeno le zone pietrose dei sottoboschi ripopolati con pino nero.

 

Somiglianze e varietà

Pianta molto facile da riconoscere per le sue peculiarità morfocromatiche, sono state descritte numerose varietà e forme non semplici da districare e distinguere. Piante simili sono Juniperus oxycedrus (nelle subsp. oxycedrus e subsp. macrocarpa (S.et S.) Ball., la seconda con frutti più grandi e maggiormente rossicci è la più diffusa in area mediterranea) e Juniperus sabina, la prima presenta frutti rossicci e due tipiche linee biancastre che segnano il lato superiore delle foglie, habitat privilegiato nelle zone più calde del territorio italiano, la seconda con foglie molto piccole, portamento prostrato, presentante principi attivi fortemente tossici che hanno comportato la quasi totale scomparsa della pianta, massicciamente estirpata in passato perchè si riteneva molto pericolosa per il bestiame al pascolo.

 

Specie protetta

Conseguentemente all'abbondante diffusione non si conoscono provvedimenti di tutela ipotizzati o previsti per questa essenza arbustiva.

 

Costituenti chimici

Sono veramente innumerevoli i costituenti chimici isolati in questa pianta: terpineolo, olio essenziale con alfa-pinene, canfene, cardinene, tra i principali.

 

Uso Alimentare

Il legno di questa pianta, intensamente aromatico, viene usato per fumigazioni di alcuni insaccati, le bacche sono usate per aromatizzare le carni e gli arrosti in genere, sono impiegate per realizzare alcune acquaviti e birre, in particolare si usano in distilleria per la produzione del notissimo Gin.

 

Uso Cosmetologico

L'olio essenziale di questo arbusto, opportunamente diluito, viene utilizzato per applicazioni e frizioni sul cuoio capelluto finalizzate al contenimento dell'allopecia, viene anche utilizzato per il trattamento della cellulite e della pelle a buccia di arancia.

 

Uso Farmacologico

Presenta proprietà balsamiche, diuretiche, carminative, antisettiche e stomachiche. Il legno manifesta proprietà diaforetiche (favorisce la sudorazione nelle affezioni da raffreddamento). Vieve usato come diuretico nella cura delle cistiti, nel passato i frutti venivano distribuiti sui carboli accesi per fumigazioni utili al trattamento delle malattie del sistema respiratorio, si prepara un decotto utile al trattamento dell'alitosi. L'uso delle foglie e delle bacche trova impiego come stimolante l'appetito e la digestione, trova utilizzi anche nel trattamento delle affezioni delle vie urinarie. L'impasto macerato di foglie e rami viene utilizzato per applicazioni locali utili al trattamento di reumatismi, dolori articolari e contusioni.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

Nella medicina popolare, i frutti immaturi spremuti e uniti al burro, trovavano impiego nel trattamento dell'asma. Nell'aromaterapia l'olio essenziale di questo arbusto viene impiegato per rafforzare l'energia mentale, infondere entusiamo e combattere ansia e depressione. Steiner consigliava immersioni in acque che contenevano tra altre essenze il ginepro al fine di rinfrancare le persone particolarmente sensibili e rilassare quelle nervose. L'abate Kneipp, un tedesco dell'800 famoso per le sue cure naturali, indicava un trattamento con bacche di ginepro molto utile a curare le affezioni dello stomaco, tale terapia prevedeva la lenta masticazione di cinque bacche di ginepro che poi in sequenza giornaliera crescevano con incrementoo di una fino a quindici per poi decrescere e tornare a cinque a terapia conclusa. L'Ayurveda, medicina millennaria dell'antica India, afferma che il ruolo purificante delle bacche non si limita al solo corpo, ma agisce profondamente anche sui "corpi sottili" allontanando le influenze negative. A tale efficace ruolo di protezione credevano anche gli antichi greci che lo chiamavano "arkeuthos" che significa proprio allontanare, sempre per questi motivi veniva in passato collocato all'esterno degli abitati e durante le festività a carattere religioso venivano arsi i suoi rami raccolti in fascine votive in segno di buono auspicio.

 

Note

Secondo una leggenda popolare ligure quando la Madonna era in fuga dai soldati grammi e sensa cô(cattivi e senza cuore) che volevano prenderle il Bambino per consegnarlo a Erode, cercò un nascondiglio dietro un albero di ginepro ma le foglie la punsero ed allora impulsivamente esclamò "Possa tu scoppiare!". Ma lì accanto c'era una pianta di rosmarino che,essendo molto rigogliosa,nascose egregiamente la Madonna senza arrecarle danno. Allora lei,rivolta alla buona pianta aromatica promise:"Ad ogni mia festa sarai fiorita!"Così avvenne e praticamente tutto l'anno sono presenti i profumati e azzurri fiori. Un tempo, il decotto di questo arbusto trovava impiego per la pulizia delle botti, tra una stagione vinicola e la successiva.

 

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

 

Link utili

 

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

 

 

Juniperus communis L. - Foto di Pietro Curti

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