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Lactarius helvus (Fr. : Fr.) Fr. 1838


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Lactarius helvus (Fr. : Fr.) Fr. 1838

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricicomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae
Genere Lactarius
Sezione Colorati

Etimologia
Dal latino helvus = giallo, biondo.

Sinonimi
Lactarius tomentosus Cooke 1883
Lactarius aquifluus Peck 1876

Cappello
2-15 cm, sodo, relativamente carnoso, piano-convesso, piano-depresso, fino ad imbutiforme a maturazione, a volte con un piccolo umbone centrale. Margine sottile, pruinoso, involuto, disteso a maturità. A volte con margine ondulato. Cuticola opaca, evidentemente feltrata sino a divenire a volte squamuloso-fioccosa. La feltratura o le squamule tendono ad essere appressate al centro e diradate al margine, in rilievo con l'età. Colore camoscio, ocraceo-giallognolo, a volte con tonalità rossastre o carnicine; più scuro, a volte fulvastro, solo nelle zone dove le squamule si appressano e quindi di norma verso il centro. Raramente presenti alcune macchioline più scure. Assenza di zonature.

Lamelle
Lamelle da subdecorrenti a decorrenti, piuttosto fragili, abbastanza fitte ed intercalate da numerose lamellule. Forcate, a volte sino ad anastomosate, all'attaccatura del gambo. Colore inizialmente crema, crema con sfumature rosate e con l'età tendenti a scurire su toni ocra-aranciati.

Gambo
3-8 × 0,6-3 cm, cilindrico, a volte attenuato all'attaccatura delle lamelle, con superficie irregolare opaca e asciutta, a volte con gibbosità, ricoperto spesso da una evidente pruina biancastra. Alla base presenta con frequenza una evidente feltratura bianca. Sodo, piuttosto elastico, subconcolore al cappello in giovane età, poi con componenti ocracee, ocra-arancio o con macchie arancio a volte a guisa di scrobicoli. Dapprima farcito poi cavo.

Carne
Relativamente soda nei giovani esemplari, in seguito cedevole nel cappello. Colore biancastro che al taglio assume componenti carnicine. Odore particolare, cumarinico, che ricorda la cicoria torrefatta, i dadi da brodo. Sapore mite.

Latice
Trasparente, scarso con l'età o le condizioni atmosferiche secche. Immutabile, sia seccando sulle lamelle che isolato. Sapore mite.

Habitat
Cresce in luoghi umidi, in presenza di sfagno, in associazione a conifere, principalmente Picea abies o Pinus spp., più raramente con presenza di Betula spp. Abbastanza diffuso nelle regioni del Nord Europa, in Italia segnalato sulle Alpi.

Commestibilità o Tossicità
Tossico, responsabile di sindrome gastroenterica incostante.

Osservazioni
Specie caratterizzata da dimensioni medio-grandi, dai cromatismi sempre con componente comoscio-giallognola. Ecologia: associato a Picea abies o Pinus spp.. Il latice trasparente ed immutabile, la cuticola pileica sempre feltrata e l'odore caratteristico, seppur flebile soprattutto all'atto della raccolta, costituiscono caratteri costanti e peculiari di determinazione. Piuttosto diffuso in Fennoscandia, da luglio a ottobre (nel Sud della regione), dove è reperibile in pinete ed abetaie in luoghi umidi con sfagno. Sulle Alpi, in habitat simile, è segnalato nei mesi di agosto a settembre.

Specie simili
I caratteri peculiari esposti nelle osservazioni se valutati complessivamente e con attenzione rendono difficili eventuali confusioni con altre specie. Il Lactarius glyciosmus soprattutto in caso di esemplari robusti può assomigliare ma si distingue, tra l'altro, per il latice bianco e l'odore netto di cocco. IlLactarius lilacinus oltre ad avere differente habitat (cresce sotto Alnus spp.) ha latice bianco e differente odore nonché una tipica colorazione lilacino-violacea. Il Lactarius mammosus ha differente portamento, colore ed odore (foglie di fico) nonchè latice bianco e sapore acre. Il Lactarius alpinus è specie associata ad Alnus viridis ed è di piccola taglia con latice bianco e sapore tardivamente acre.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Gianluigi Boerio - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Continente Europa, Finlandia; Agosto 2009; Foto di Gianluigi Boerio.

Raccolta in luogo molto umido tra sfagno ai bordi di un laghetto con presenza di Pinus sylvestris. Esemplari lussureggianti.

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Il latice ialino, le lamelle piuttosto fitte intercalate da lamellule e la feltratura tipica evidente al bordo del cappello.

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Pruinosità sul gambo e feltratura bianca alla base dello stesso sono presenti con frequenza.

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Feltratura appressata sul cappello, più concentrata verso il centro a formare zone di colore più scuro.

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Lactarius helvus (Fr. : Fr.) Fr.; Regione Trentino Alto Adige; Settembre 2012; Foto e commento di Mario Iannotti.

Il ritrovamento è avvenuto in una zona paludosa con sfagno in un bosco misto di Picea abies e qualche Betulla, esemplari con portamento massiccio, cappello feltrato-squamoso di color camoscio abbastanza uniforme, latice scarso, acre, trasparente, odore particolare percepito come dadi da brodo.

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Lactarius helvus (Fr. : Fr.) Fr.; Finlandia, Kuusamo, Ukonlampi Pond; Agosto 2009; Legit Gianluigi Boerio, Foto di Federico Calledda.

Riconoscibile per la cuticola opaca, asciutta, con colore assimilabile a quello del cartone, latice acquoso e odore complesso, cumarico, un misto tra liquirizia e cicoria tostata.
Habitat tipico nelle depressioni umide dei boschi di pino o ai lati delle bogs (torbiere).

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