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Calendula Officinalis L.


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Calendula officinalis L.

Calendula: dal latino calendae = calende (primo giorno del mese), perché i fiori si aprono ogni mese nella stagione favorevole

Officinalis = farmaceutico (dal latino), per le proprietà medicinali

 

Nome italiano: Fiorrancio coltivato

Nome inglese: Pot marigold

 

SISTEMATICA

Regno: Plantae

Sottoregno: Tracheobionta - Piante vascolari

Superdivisione: Spermatophyta - Piante con semi

Divisione: Magnoliophyta (Angiospermae) - Piante con fiori

Classe: Magnoliopsida Brongn., Enum. Pl. Mus. Paris: xxvi, 95. 12 Aug 1843 (Magnolineae).

Ordine: Asterales Lindl., Nix. Pl.: 20. 17 Sep 1833.

Famiglia: Asteraceae Martynov, Tekhno-Bot. Slovar: 55. 1820 (Asteres), nom. cons.

Genere: Calendula L. (1753)

Specie: Calendula officinalis L. Sp. pl. 2:921. 1753

 

DESCRIZIONE:

Tipo: Pianta erbacea annuale o biennale, poco pelosa

Altezza (min./max) 30-60 cm.

Foglie: alterne, intere, oblanceolate-spatolate

Capolini: grandi (3-5 cm. di diametro), con fiori centrali gialli o aranciati, i periferici ligulati, da gialli a rosso-aranciati, in più serie

Frutti: acheni (quelli periferici quasi tutti alati, con cresta dorsale tubercolata, quelli centrati con rostro più corto o assente)

 

ALTRE INFORMAZIONI:

Forma biologica: T scap (Terofite scapose) oppure H bienn (Emicrittofite biennali)

Periodo di fioritura: II-VIII

Altitudine: 0/600 m.

Regioni in cui è presente: FRI VEN TRE LOM PIE LIG EMI TOS MAR UMB LAZ ABR MOL CAM PUG BAS CAL SIC SAR

Frequenza al Nord: Comune

Frequenza al Centro: Comune

Frequenza al Sud: Comune

Frequenza nelle Isole: Comune

Corologia: Euri-Medit.

 

Note: E’ una pianta comunemente coltivata, talvolta inselvatichita. E’ molto rustica e di facile coltivazione. Si distingue da C. arvensis per i capolini più grossi, con ligule in 2-3 serie.

 

Proprietà medicinali: I capolini sono utilizzati in erboristeria come emmenagoghi, vulnerari e stimolanti.

 

Curiosità: Le ligule seccate vengono talvolta spacciate per zafferano. I capolini in boccio possono essere macerati in aceto e sono un gradito condimento in tavola.

 

Il genere Calendula comprende alcune decine di specie con capolini provvisti di fiori tubulosi e ligulati e con frutti almeno in parte alati.

In Italia sono presenti:

1) Calendula arvensis L. (Fiorrancio selvatico) - T scap - X-VI - It.S.C.M.Is.

2) Calendula bicolor Rafin. (Fiorrancio bicolore) - T scap - XI-V - (Is.)

3) Calendula maritima Guss. (Fiorrancio marittimo) - Ch suffr - I-XII - (Is.)

4) Calendula officinalis L. (Fiorrancio coltivato) - T scap - II-VIII - It.S.C.M.Is.

5) Calendula stellata Cav. (Fiorrancio stellato) - T scap - XI-V - (Is.)

6) Calendula suffruticosa Vahl (Fiorrancio fulgida) - Ch suffr - XII-IV -

7) Calendula tripterocarpa Rupr. (Fiorrancio trialato) - T scap - XI-VI - It.(M.)(Is.)

 

Bibliografia:

AA.VV. - Dizionario di Botanica - Rizzoli Editore - Milano 1984

Baroni E. - Guida botanica d'Italia - Cappelli Bologna - 1977

Lieutaghi P. – Il libro delle erbe – BUR – Milano - 1977

Pignatti S. - Flora d'Italia (3 voll.) - Edagricole - Bologna 1982

Rein G. – Il libro dei fiori da giardino – Franco Muzzio & C. Editore – Padova - 1975

Zangheri P. - Flora Italica (2 voll.) - Cedam - Padova 1976

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