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Russula nauseosa (Pers.) Fr. 1838


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Russula nauseosa (Pers.) Fr. 1838

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae
Genere Russula
Sottogenere Russula
Sezione Tenellae
Sottosezione Laricinae

Etimologia
Dal latino nauseosa = nauseante. Nella diagnosi originale si legge: Sapor nauseosus = di sapore nauseante, in realtà nella descrizione di Sarnari (2005) si legge che il sapore della carne è mite, come riscontrato negli esemplari raccolti.

Cappello
Russula di taglia piccola-media, 3-5 cm; con cappello rosso vinoso e centro quasi nero, rosa-violaceo, con tutte le sfumature fino al rame-bronzo;margine rigato, negli esemplari maturi il margine è significativamente scanalato-tubercolato.

Imenoforo
Lamelle fragili; sporata gialla (IVb)

Gambo
Cilindrico, clavato, presto cavo soprattutto nella parte bassa, particolare che rende i basidiomi molto fragili, tanto che è difficile raccogliere degli esemplari completi senza romperli; superficie bianca, rugosa, a volte diffusamente ingrigente.

Carne
Carne fragile, leggermente ingrigente soprattutto nel gambo; sapore dolce, solo in alcuni esemplari e dopo lunga masticazione leggermente piccante; odore leggero, simile a quello dell'impasto lievitato della pizza.

Reazioni chimiche
Guaiaco: positiva, forte e rapida.

Habitat
Si rinviene sotto conifere, in preferenza Picea, i campioni fotografati sono stati ritrovati sotto Abete rosso e Larice.

Microscopia
Spore 8-10,6 × 6,8-8,6 µm, con grosse verruche isolate, solo alcune catenulate da basse creste; plaga sottoilare amiloide; epicute di peli ramificati e dermatocistidi cilindrici, settati a volte leggermente ingrossati all'apice.

Commestibilità e Tossicità
Di nessun interesse alimentare, perché di taglia minuta, molto fragile e per essere specie poco comune.

Osservazioni
Nonostante sia relativamente comune nel suo habitat, non ci sono molte segnalazioni di questa specie per il centro Italia.
Della sezione Tenellae, l'unico gruppo di specie che contiene specie ingrigenti e non ingiallenti è la subsezione Laricinae.

Specie simili
Nella sottosezione Tenellae abbiamo altre specie:
Russula cessans, che ha simbiosi con Pinus spp.
Russula olivina, che ha colori del cappello verde limone
Russula sapinea, che è fortemente ingiallente
Russula laricina è una vera e propria sosia della nostra specie. Viene differenziata da Sarnari (2005) in base al fatto che ha un ingrigimento più netto, dimensioni maggiori, cappello spesso mammellonato e le spore subreticolate. L'autore afferma che l'indipendenza dei due taxa deve ancora essere dimostrata.
Funga nordica (2008) presenta Russula laricina come specie che potrebbe non essere differente da Russula nauseosa e che è riportata per avere spore con più connessioni margine del cappello più liscio e per essere leggermente più acre.
Per maggiori dettagli controlla la scheda in archivio su Russula laricina.

Bibliografia
SARNARI, M., 1998. Monografia illustrata del Genere Russula in Europa. Tomo Primo. Trento: Ed. AMB.
SARNARI, M., 2005. Monografia illustrata del Genere Russula in Europa. Tomo Secondo. Trento: Ed. AMB.
AA.VV., 2008. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Esemplari rosa-violacei, con centro scuro, quasi nero. (la micro presentata è relativa a questa raccolta).

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Guaiaco forte e rapido.

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Spore 8-10,6 × 6,8-8,6 µm, con grosse verruche isolate, solo alcune catenulate da basse creste.

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Pileipellis, dermatocistidi in Sulfovanilina (SV).

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Russula nauseosa (Pers.) Fr.; Regione Abruzzo; Agosto 2010; Foto di Tomaso Lezzi.

Una raccolta con colori rame-bronzo, effettuata sotto Abete rosso, Larice.
La caratteristiche osservate: Dimensioni contenute, 3-4 cm al massimo, carne fragile, leggermente ingrigente; cappello rosso vinoso con centro quasi nero, rosa-violaceo con tutte le sfumature fino al rame e al bronzo; margine rigato, negli esemplari maturi leggermente tubercolato; Sporata gialla; gambo cilindrico, clavato, cavo soprattutto nella parte bassa, tanto che è difficile raccogliere degli esemplari sani senza romperli. Sapore dolce, solo in alcuni esemplari e dopo lunga masticazione leggermente piccante, odore leggero, simile a quello della pasta lievitata della pizza. Spore 8-10,6 × 6,8-8,6 µm, con grosse verruche isolate, solo alcune catenulate da basse creste. Habitat: Abete bianco, Abete rosso, Larice. Reazione al Guaiaco positiva, forte e rapida.
Della sezione Tenellae, l'unico gruppo che contiene specie ingrigenti e non ingiallenti è la subsezione Laricinae.
Escuse immediatamente R. cessans, (simbiosi con Pinus spp.) R. olivina (per i colori cerde limone) e R. sapinea (fortemente ingiallente), rimangono due specie molto simili. Sarnari differenzia R. laricina in base al fatto che ha un ingrigimento più netto e le spore subreticolate, e R. nauseosa perché ha spore con verruche isolate poco catenulate, ingrigimento più leggero.
Nonostante sia relativamente comune nel suo habitat, non ci sono molte segnalazioni di questa specie per il centro Italia.

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La sporata gialla e il gambo leggermente ingrigente, il giorno seguente l'ingrigimento era rimasto quasi invariato.

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Altra raccolta sempre nei paraggi, sotto Abete bianco, Abete rosso, Larice. Si vede bene il margine tubercolato.

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Altra raccolta sempre nei paraggi, sotto Abete bianco, Abete rosso, Larice.
Qui si vede il gambo, fragile e cavo che mi si è spezzato durante la raccolta!

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Russula nauseosa (Pers.) Fr., Ragione Abruzzo; Giugno 2011; Foto di Tomaso Lezzi.

Ritrovamento sotto Abete rosso e Larice. Carne fragile, leggermente e diffusamente ingrigente nel gambo; cappello rosso vinoso con centro più scuro, rosa-violaceo, rame; margine rigato, negli esemplari maturi leggermente tubercolato; Sporata gialla; gambo, clavato, cavo, che rende gli esemplari molto fragili.
Sapore dolce, odore leggero. Reazione al Guaiaco positiva.

(Exsiccatum TL20110618-01)

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Un particolare del gambo ingrigente.

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