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Xylodon paradoxus (Schrad. : Fr.) Chevall. 1826


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Xylodon paradoxus (Schrad. : Fr.) Chevall. 1826

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Hymenochaetales
Famiglia Schizoporaceae

Sinonimi
Schizopora paradoxa (Schrad. : Fr.) Donk 1967

Note nomenclaturali
Specie identificata nel 1794 dal micologo e botanico tedesco Heinrich Adolf Schrader il quale le diede l'epiteto di Hydnum padaroxum. Negli anni seguenti, dopo essere stato ricombinato in vari generi (Xylodon, Hyphodontia, Irpex, Polyporus e altri) questa specie è stata conosciuta per parecchio tempo con il nome di Schizopora paradoxa. Il genere Xylodon, che si caratterizza per l'assenza di cistidi ben definiti, raggruppa entità con imenoforo liscio o poroide e le specie con quest'ultima caratteristica sono state sempre tradizionalmente inquadrate nel genere Schizopora. Si evidenzia che gli studi molecolari di Riebesehl & Langer (2017) non hanno consentito di rilevare differenze utili al fine di separare i due generi Xylodon Schizopora e pertanto gli studiosi considerano prioritario per tale specie il genere Xylodon, precedente rispetto a Schizopora.

Bibliografia
BERNICCHIA, A., 2005. Polyporaceae s.l. Fungi Europæi. Vol 10. Alassio (SV): Ed. Candusso.
BERNICCHIA, A. & GORJÓN, S.P., 2020. Polypores of the Mediterranean Region. Romar.
RIEBESEHL, J & LANGER, E.J., 2017. Hyphodontia s.l. (Hymenochaetales, Basidiomycota): 35 new combinations and new keys to all 120 current species. Mycological Progress 16(6):637-666. DOI: 10.1007/s11557-017-1299-8.

Regione Lombardia, Parco del Ticino; Aprile 2007; Foto di Rensacca

Crescita su un rametto al suolo.

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Xylodon paradoxus (Schrad. : Fr.) Chevall.; Regione Umbria; Aprile 2018; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.

Su legno a terra di latifoglia, fungo corticolo assai comune, resupinato, di colore crema-biancastro. Ha un imenoforo costituito da pori irregolari, labirintiformi, con tendenza a lacerarsi fino a divenire anche di forma irpicoide. Margini poco evidenti. Spore 4,6-7 × 3,8-5 µm, ellissoidali, lisce, ialine e guttulate. Basidi tetrasporici, sub cilindrici e con sterigmi molto sottili. Presenza di cistidioli ifoidi, affusolati o flessuosi. Sistema ifale dimitico con le terminazioni delle ife scheletriche capitate e decorate da sporadici ma evidenti granuli cristallini.

Specie simili
Xylodon bresinskyi (Langer) Hjortstam & Ryvarden = Schizopora bresinskyi Langer, che può avere colori analoghi ma si separa per il carattere dei pori abbastanza regolari, per le spore leggermente più piccole e per avere cistidi moniliformi;
Xylodon raduloides Riebesehl & E. Langer = Schizopora radula (Pers. : Fr.) Hallenb., il quale si distingue per i colori di norma più vivi, ocra-aranciati, per i pori più regolari, angolosi-allungati e per le spore più piccole;
Xylodon flaviporus (Berk. & M.A. Curtis ex Cooke) Riebesehl & Langer = Schizopora flavipora (Berk. & M.A. Curtis ex Cooke) Ryvarden il quale si differenzia per il colore biancastro-ocraceo dell’imenoforo, per la tendenza ad avere il margine superiore ripiegato, che diviene in superficie tomentoso e ocra-rossiccio, per i pori più regolari, arrotondati-angolosi, per le spore più piccole e per i cistidi affusolati ed incrostati all’apice.

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Sistema ifale dimitico con le terminazioni delle ife scheletriche capitate e decorate da sporadici ma evidenti granuli cristallini. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×.

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Presenza di cistidioli ifoidi, affusolati o flessuosi. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×.

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Basidi tetrasporici, sub-cilindrici e con sterigmi molto sottili. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×.

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Spore 4,6-7 × 3,8-5 µm, ellissoidali, lisce, ialine e guttulate. Osservazione in acqua, a 1000×.

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