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Achillea nana L.

Sinonimi
Ptamica nana (L.) D.C.

Tassonomia
Regno: Plantae
Divisione: Magnoliophyta (Angiospermae)
Classe: Magnoliopsida (Dicotyledones)
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae (Compositae tubuliflorae)

Nome italiano
Millefoglio nano, Erba iva.

Etimologia
Già nell'antichità il nome Achillea veniva attribuito alla congenere A. millefolium, ritenendo che quest'ultima, per le sue presunte proprietà vulnerarie, avesse curato le ferite di Achille, l'eroe del poema omerico, o fosse stata usata dallo stesso Achille per curare le ferite dei suoi compagni.
L'attributo specifico, nana, è evidentemente legato al portamento della pianta.

Descrizione
Pianta erbacea perenne di piccola dimensione (5-12 cm), fortemente aromatica e ricoperta di un tomento bianco grigiastro, con scapi fiorali prostrato-ascendenti e getti basali sterili.

Foglie
Le foglie bipennatosette, di colore verde-grigio a causa del tomento, hanno forma lanceolata e risultano profondamene incise a formare i segmenti del primo ordine, larghi 1 mm circa, a loro volta interi oppure divisi, fino a circa metà lunghezza, in sottili lacinie ad apice acuto. Le foglie basali e quelle dei getti sterili, lunghe fino a 4-5 cm, sono prive di segmenti laterali per circa un terzo della loro lunghezza a partire dalla base, sicché la loro porzione prossimale, fortemente ristretta e non alata, simula un picciolo che in realtà non esiste come organo differenziato. Lo scapo fiorale porta al più una o due foglie cauline sessili (ossia con segmenti laterali presenti fin dalla porzione prossimale), di dimensioni progressivamente ridotte dal basso verso l'alto.

Fiori
Come in tutte le Asteraceae, i fiori sono riuniti in capolini. Caratteristica di molte specie del genere Achillea è l'infiorescenza corimbosa che riunisce numerosi capolini.
In Achillea nana L. il corimbo è denso e porta (6) 8-10 (15) capolini.
Ogni capolino è costituito da fiorellini pentameri, una quindicina dei quali sono fiori tubulosi del disco, attinomorfi ed ermafroditi, con diametro di 1 mm circa e colore bianchiccio, e 6-8 sono fiori ligulati del raggio, zigomorfi e femminili o sterili, dotati di ligule bianche lunghe circa 3 mm e di poco più larghe, ottuse e debolmente crenate all'apice per la presenza di tre piccolissime incisioni.
L'involucro, dal diametro che raggiunge i 5-6 mm, ha forma ovoidale ed è composto da squame involucrali dal contorno nerastro.
Nei singoli fiori, il cui diametro misura circa 1 mm, la corolla è gamopetala, ossia i petali sono saldati alla base a formare un tubo da cui sporgono cinque dentelli di forma triangolare; i sepali sono ridotti a semplici squame sottili; gli stami, in numero di 5, sono liberi, ma le antere gialle si saldano ad anello intorno allo stilo che a sua volta reca uno stigma bifido; l'ovario, infero, è uniloculare e composto da due carpelli.

Frutti
I frutti sono acheni appiattiti privi di pappo.

Periodo di fioritura
Luglio - Settembre

Territorio di crescita
La specie è endemica del settore occidentale dell'arco alpino, dalle Alpi Marittime a parte delle Alpi Retiche. Il confine orientale in territorio italiano passa attraverso Val Rendena, Val Meledrio, Val di Sole, Val di Non, Passo della Mendola, Val Venosta. A est di questo confine si trova la vicariante Achillea clavenae L.

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Habitat
E' possibile rinvenire Achillea nana L. su terreni silicei, in fessure di rupi, pietraie, detrito morenico da 1800 a 3000 metri di altitudine.

Somiglianze e varietà
I caratteri più evidenti di Achillea nana L., sono portamento nano, intensa tomentosità, aroma forte e gradevole, rendono questa pianta facilmente distinguibile da tutte le congeneri presenti nel suo areale di crescita; c'è tuttavia possibilità di confusione con la vicariante Achillea clavenae L., presente nel settore alpino-orientale, se la pianta cresce nella zona di confine tra i due distinti areali.
Achillea clavenae L. si distingue tuttavia per il colore intensamente giallo dei fiori tubulosi del disco, per la maggior larghezza delle lacinie fogliari, che hanno apice ottuso anziché acuto, nonché per la rachide fogliare alata.

Specie protetta
Come tutte le piante che vegetano nel difficile ambiente dell'alta montagna, anche Achillea nana L., pur non essendo tra le specie protette in senso assoluto, è soggetta a limitazioni di raccolta stabilite dalla legislazione locale nei territori di crescita.

Costituenti chimici
I principali componenti delle Achillea, fra cui Achillea nana L., sono: Olio essenziale, flavonoidi, acidi fenolici, lattoni sesquiterpenici, composti azotati, curarine, tannini, triterpeni e steroli.

Uso Alimentare
Al pari di altre Achillea, Achillea nana L. può essere impiegata nella preparazione anche domestica di liquori ed amari, grazie al suo intenso aroma; a questo scopo si utilizzano le parti aeree.
Dalle foglie e dai fiori essiccati si ricava un tè calmante contro i dolori di stomaco e depurativo.

Uso Cosmetologico
Le foglie tritate possono essere utilizzate come un detergente per le pelli grasse.

Uso Farmacologico
Il principio attivo Achilleina è stato utilizzato, nel XIX secolo, in Francia ed altre regioni europee, come sostituto del chinino, per trattare febbri intermittenti. Possiede inoltre proprietà antinfiammatorie ed emostatiche.
I sesquiterpeni ed i lattoni presenti sono amari e tonici ed esercitano un effetto stimolante sulla digestione. I tannini esercitano azione astringente.
In sintesi è all’alto contenuto in oli essenziali delle Achillea, che si devono le proprietà diuretiche, espettoranti e digestive degli estratti della pianta.

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

Medicina alternativa e Curiosità
Nell’antichità le specie di Achillea erano tenute in grande considerazione per le loro proprietà curative. I succhi venivano usati contro le ragadi, per curare ferite, varici ed emorroidi. Nella moderna erboristerie gli infusi vengono utilizzati nei disturbi digestivi, per favorire la regolarizzazione del ciclo mestruale e nella leucorrea. Si utilizzano le parti fiorite, fatte essiccare.

Note
E’ consigliabile esercitare una qualche cautela nell’uso di questa pianta in quanto un’assunzione molto frequente o in alte dosi può creare reazioni allergiche e rendere la pelle fotosensibile.


Scheda di proprietà AMINT realizzata da Renato M. Fondi, Annamaria Bononcini, Giovanni Baruffa, Marika - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica


Achillea nana L., Regione Piemonte, Valsesia, V.ne di Olen, m 2400 s.l.m., 24 agosto 2007, foto di R.M. Fondi

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