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Lactarius alpinus Peck 1875


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Lactarius alpinus Peck 1875

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Russulales
Famiglia Russulaceae
Genere Lactarius
Sezione Colorati

Sinonimi
Lactarius subalpinus Kühner 1928
Lactarius pusillus Bresadola 1929
Lactarius Kühneri Josserand 1952
Lactarius alpigens Kühner 1953
Lactarius luteus ss. Neuhoff 1956

Cappello
1-4 cm, piano, disteso e infine imbutiforme a maturazione, spesso con una piccola papilla, un poco più scura, al centro. Cuticola di aspetto grinzoso-granuloso, ciò è dovuto dalla presenza di fitte e fini squamosità riunite in ciuffetti appressati, mai sporgenti. Superficie priva di zonature evidenti, asciutta con tempo secco, un poco viscida con l'umidità. Color giallo-arancio, simile all'albicocca, leggermente più chiaro al margine che, negli esemplari giovani, appare un po' involuto.

Lamelle
Non molto fitte, sottili, leggermente decorrenti al gambo, un po' arcuate, forcate, intercalate da numerose lamellule disuguali. Biancastre-crema, crema-gialline.

Gambo
Cilindrico, slanciato, spesso ricurvo, a volte eccentrico, cavo già all'esordio, pertanto fragile. Superficie pruinosa, subconcolore al cappello, ingrigente se troppo imbibita.

Carne
Poco soda, cedevole nel gambo, biancastra-crema. Odore leggero, più pronunciato dopo qualche ora dalla raccolta, come fruttato. Sapore mite poi acre.

Latice
Abbondante, fluido, bianco ed immutabile. Sapore mite, poi acre dopo qualche istante.

Habitat
Cresce in luoghi molto umidi, spesso acquitrinosi, tra l'erba o negli sfagni in presenza di Alnus viridis (Ontano verde). Si tratta infatti di una specie esclusiva di questa essenza.

Commestibilità o Tossicità
Commestibilità ignota. Non ci sono studi in letteratura riguardo a eventuali sindromi causate da questa specie.

Osservazioni
Specie caratterizzata da piccole dimensioni, dal pileo feltrato color albicocca, dalle lamelle non molto fitte, dal latice bianco ed immutabile, acre dopo qualche istante, dal gambo pruinoso e slanciato e dall'habitat caratteristico.

Specie simili
All'interno della sezione Colorati non ci sono specie che possiedono caratteri macroscopici riconducibili a questo Lactarius. Associato ad Alnus viridiscresce Lactarius lepidotus, di piccole dimensioni e di color bruno-grigiastro. Gli altri rappresentanti della sezione hanno differente ecologia, cromatismi e spesso odori particolari. Sotto Alnus spp. cresce Lactarius lilacinus, dal pileo, rosato-vinoso, coperto da squamette appressate. Lactarius glyciosmuscresce sotto Betula spp., ha colorazioni grigio-chiare (spesso con lievi sfumature carnicine) e netto odore di cocco. Anche il Lactarius mammosus ha tale sentore ma è di taglia media, ha un cappello grigio-brunastro, superficie feltrata e cresce sotto conifere. Lactarius helvus cresce in zone umide nei boschi di Picea abies e Pinus sylvestris, ha la superficie pileica feltrata, color camoscio, latice acquoso e trasparente ed ha odore di cicoria tostata.Lactarius rufus ha portamento più massiccio, è di taglia media, ha cappello e gambo rosso mattone e cresce nei boschi di Abete.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Massimo e Marco Mantovani - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Lactarius alpinus Peck; Regione Lombardia; Agosto 2009; Foto Federico Calledda.

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Foto di Massimo Biraghi.

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Particolare del pileo in cui si evidenzia la marcata rugosità.

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Regione Lombardia; Agosto 2008; Foto di Massimo Mantovani.

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In evidenza la feltratura appressata del pileo e il latice bianco.

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Lactarius alpinus Peck; Regione Lombardia; Foto e commento di Massimo Mantovani.

Valle Belviso - Sondrio, alt.ne 1500 m s. l. m., trovato in una radura a prato e sfagno, molto umida e paludosa con presenza di Alnus viridis e Abete rosso. Piccolo fungo con pileo 15-30 mm, molto fragile, depresso, orlo sottile irregolare. Colore albicocca in maniera non uniforme, con parti leggermente più chiare. La superfice appare feltrata e ricoperta da fine pruinosità come a formare piccole "granulazioni".
Lamelle leggermente decorrenti sul gambo, poco spesse, spaziate e intercalate da numerose lamellule disuguali, forcate al margine e concolori al pileo.
Gambo cilindrico, leggermente pruinoso nei giovani esemplari, concolore al pileo o appena appena più chiaro.
Carne bianca, acre alla masticazione.
Latice bianco e non virante, piccante all'assaggio e addirittura bruciante dopo pochi minuti
La micro di questa raccolta ha confermato l'ipotesi macroscopica.

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