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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo 2011


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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo 2011

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Pluteaceae

Sinonimi
Volvariella earlei (Murrill) Shaffer 1957
Volvariella cookei Contu 1998
Volvariopsis earlei Murrill 1911
Volvaria earlei (Murrill) Murrill 1912

Etimologia 
L'epiteto Volvopluteus deriva da Volvo- dal genere Volvariella e -pluteus dal genere Pluteus. Per le caratteristiche intermedie trai due generi.
L'epiteto earlei è dedicato al micologo F.S. Earle.

Cappello
2-5 cm, basidioma interamente bianco, con leggera sfumatura rosa, cappello largamente umbonato, liscio, di aspetto setoso, non fibrilloso, rigato al margine, interamente viscoso, poi asciutto, margine involuto nei giovani esemplari.

Imenoforo
Lamelle libere, rosa chiaro nei giovani, poi rosa salmone negli esemplari maturi; filo lamellare leggermente più chiaro per la presenza abbondante di cheilocistidi.

Gambo
Bianco, cilindrico, concolore al cappello, finemente pruinoso, base del gambo leggermente bulbosa, con volva bianca, membranacea abbastanza aderente al gambo.

Carne
Fungo eterogeneo con carne esigua, bianca; odore leggero erbaceo.

Sporata
Rosa.

Habitat
I Campioni fotografati sono stati rinvenuti nell'estate 2010 (vari campionamenti in data 24.07.2010; 03.08.2010; 07.08.2010) all'Isola Polvese sul Lago Trasimeno. Crescita non su legno, in ambiente praticolo, particolarmente umido in un prato di trifoglio e gramigna, dove si forma spesso condensa notturna a causa dell'umidità del lago.

Microscopia
Spore ellittiche, con apicolo evidente, a volte mono o pluriguttulate. (12)12,9-14(18) × (7.5)7,9-9,0(10,1) µm; Qm = 1,6.
Basidi prevalentemente tetrasporici, bisporici in minore quantità. GAF non osservati in nessuno dei tessuti.
Ife della volva con struttura a cutis, cilindriche, arrotondate alle estremità, per lo più con andamento parallelo alla superficie, con rari terminali rialzati.
Cheilocistidi fusiformi, quasi sempre monodigitati, abbondanti a formare una fitta palizzata, rendono il filo della lamella leggermente più chiaro delle facce delle lamelle.
Trama lamellare inversa.

Commestibilità o Tossicità
Non commestibile.

Specie simili
Volvariella gloiocephala fo. speciosa è simile, ma ha dimensioni più grandi, cappello fibrilloso, colorato, cheilocistidi non digitati.
Le altre piccole Volvariella, che differiscono per le combinazioni di caratteri: dimensione delle spore, colore del basidioma e della volva, viscosità della cuticola.

Discussione
La specie rinvenuta ha una storia piuttosto travagliata vista la difficoltà nell'organizzare il Genere Volvariella che si è dimostrato polifiletico.
Le caratteristiche macroscopiche e microscopiche dei campioni rinvenuti si allineano molto bene con la descrizione fatta per Volvariella cookei in (Contu 1998) e (Contu 2003) che potrebbero ben rappresentare la terza segnalazione mondiale di questa specie.
In (Contu 2007) viene descritta Volvariella earlei come specie nuova per l'Europa.
In (Justo et al., 2010a) Volvariella cookei Contu viene riconosciuta come un sinonimo di Volvariella earlei (Murril) Shaffer., in pratica una sua forma bianca.
In (Justo et al., 2010b) vengono riorganizzate tassonomicamente molte specie di Pluteus e Volvariella sulla base di dati molecolari, con la creazione del nuovo Genere Volvopluteus che comprende Volvopluteus gloiocephalus (DC.: Fr.) Vizzini, Contu & Justo definito come Typus e, tra gli altri, Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo.

Bibliografia
CONTU, M., 2007. Volvariella earlei (Basidiomycota, Pluteaceae), nuova per l’Europa, e note sulla tassonomia di Volvariella media sensu J. Lange. Micologia e Vegetazione Mediterranea 21: 101-106.
CONTU, M., 2003. Nuovi dati su Volvariella cookei Contu, con chiave per la determinazione delle specie bianche del Genere Volvariella in Europa. Bollettino AMER, 59, Anno XIX, 2: 22-26. Ed. AMER.
CONTU, M., 1998. Studi sulle Pluteaceae della Sardegna. I. Volvariella cookei spec. nov., una nuova specie della sezione Macrosporae. Micologia Italiana 27(3): 37-41.
JUSTO, A. et al., 2010b. Phylogeny of the Pluteaceae (Agaricales, Basidiomycota): taxonomy and character evolution, Fungal Biology XXX: 1-20.
JUSTO, A. et al., 2010a. Species recognition in Pluteus and Volvopluteus (Pluteaceae, Agaricales): morphology geography and phylogeny. Mycological Progress.
JUSTO, A. & CASTRO, M.L., 2010b. The Genus Volvariella in Spain: V. dunensis comb. & stat. nov. and observation on V. earlei. Mycotaxon 112: 261-270.
LEZZI, T., 2011. Ritrovamento di Volvopluteus earlei (Murril) Vizzini, Contu & Justo nell'isola Polvese sul Lago Trasimeno (PG). Bollettino AMER, 82, Anno XXVII, 1: 26-31. Ed. AMER.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Foto e Descrizioni
Regione Umbria; Luglio 2010; Foto e commenti di Tomaso Lezzi.

Basidioma interamente bianco, con leggera sfumatura rosa, cappello largamente umbonato, liscio, di aspetto setoso, rigato al margine, interamente viscoso, poi asciutto; gambo concolore, finemente pruinoso, lamelle rosa chiaro nei giovani, poi rosa salmone negli esemplari maturi; filo lamellare leggermente più chiaro.

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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo; Luglio 2010; Foto e commenti di Tomaso Lezzi.

Lamelle rosa salmone per la sporata. Filo della lamella più chiaro per la presenza abbondante di cheilocistidi.

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Base del gambo leggermente bulbosa, con volva membranacea abbastanza aderente al gambo.

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Cappello liscio di aspetto setoso, viscoso, con bordo involuto nei giovani esemplari.

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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo; Regione Umbria; Luglio 2010, Foto e commenti di Tomaso Lezzi.

Spore ellittiche, con apicolo evidente, a volte mono o pluriguttulate. (12)12,9-14(18) × (7,5)7,9-9,0(10,1) µm; Qm = 1,6.

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Un'unica spora particolarmente grande, al di fuori della media 18 × 10,1 µm (da basidio monosporico?).

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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo; Regione Umbria; Luglio 2010; Foto e commenti di Tomaso Lezzi.

Ife della volva, con struttura a cutis, ife cilindriche, arrotondate alle estremità per lo più con andamento parallelo alla superficie.

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Alcune ife della superficie della volva sono rialzate.

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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo; Regione Umbria; Luglio 2010; Foto e commenti di Tomaso Lezzi.

Come si vede su questa macro spinta, i cheilocistidi sono fusiformi, quasi sempre monodigitati; sono abbondanti su una fitta palizzata e rendono il filo della lamella leggermente più chiaro delle facce delle lamelle.

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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo; Regione Umbria; Agosto 2010; Foto e commenti di Luigi Minciarelli.

Esemplari molto maturi.

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In questi esemplari si possono apprezzare la viscosità della cuticola, le sericeità e il margine rigato, dovuto ovviamente allo spessore esiguo della carne.

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L'imenio, ben visibile il filo lamellare più chiaro.

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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo; Regione Umbria; Agosto 2010; Foto e commenti di Luigi Minciarelli.

Trama lamellare inversa comune a tutte le Pluteaceae. Le fisaloife partono dall'area sottostante ai basidi e si sviluppano verso il centro della lamella (se le ife partissero dalla parte centrale della lamella per avere le terminazioni verso il bordo della lamella la trama sarebbe invece bilaterale).

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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo; Regione Umbria; Giugno 2011; Foto di Tomaso Lezzi.
Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG)

Volvariella completamente bianca con una sfumatura rosata, cappello viscoso, rigato al margine, lamella libera, rosa a maturità, volva membranacea, odore di papavero.

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Le lamelle e il gambo.

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La volva.

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Volvopluteus earlei (Murrill) Vizzini, Contu & Justo; Regione Umbria; Giugno 2011; Foto di Tomaso Lezzi.
Comitato Scientifico A.M.I. Umbria, I.la Polvese (PG)

I cheilocistidi lungamente digitati ci permettono di distinguerla dalle forme bianche e di taglia piccola di Volvariella gloiocephala (De Cand.: Fr.) Boek. & End. = Volvopluteus gloiocephalus (DC.) Justo.

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Basidi e basidioli.

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