talmamax Report post Posted September 12, 2011 Ciao a tutti, spero di non darvi un dispiacere, ma le vostre belle immagini non appartengono ad E. meridionalis nel modo più assoluto. Queste piante, le vidi per la prima volta nel 2009 durante un viaggio di ricerca proprio in Sila, accompagnato da alcuni amici. Ricordo che la trovammo in tre luoghi diversi. Premesso che mi piacerebbe rivedere un altra volta dal vivo queste piante, prima di trarne conclusioni definitive. Tuttavia credo sia ragionevolmente corretto inserire questi ritrovamenti, in E. distans, Ciao Luciano Nessun dispiacere, Luciano, bensì uno spunto per approfondire la nostra ipotesi determinativa, peraltro scaturita da un confronto tra il nostro ritrovamento e le descrizioni e le immagine riportate sui testi di in nostro possesso, tra cui "Orchidee d'Italia" del G.I.R.O.S. Ma come sappiamo bene tutti, con l'epipactis non si può mai essere sicuri. Però come dice Gianni, vorrei vedere qualche immagine dei tuoi incontri del 2009, per un ulteriore confronto. Ciao Antonio Quote Share this post Link to post Share on other sites
venturino Report post Posted September 12, 2011 Ciao a tutti, spero di non darvi un dispiacere, ma le vostre belle immagini non appartengono ad E. meridionalis nel modo più assoluto. Queste piante, le vidi per la prima volta nel 2009 durante un viaggio di ricerca proprio in Sila, accompagnato da alcuni amici. Ricordo che la trovammo in tre luoghi diversi. Premesso che mi piacerebbe rivedere un altra volta dal vivo queste piante, prima di trarne conclusioni definitive. Tuttavia credo sia ragionevolmente corretto inserire questi ritrovamenti, in E. distans, Ciao Luciano Nessun dispiacere, Luciano, bensì uno spunto per approfondire la nostra ipotesi determinativa, peraltro scaturita da un confronto tra il nostro ritrovamento e le descrizioni e le immagine riportate sui testi di in nostro possesso, tra cui "Orchidee d'Italia" del G.I.R.O.S. Ma come sappiamo bene tutti, con l'epipactis non si può mai essere sicuri. Però come dice Gianni, vorrei vedere qualche immagine dei tuoi incontri del 2009, per un ulteriore confronto. Ciao Antonio Concordo in toto con Antonio!!! Quote Share this post Link to post Share on other sites
luciano b Report post Posted September 13, 2011 Carissimi Antonio e Venturino, riconosco che il dono della chiarezza non mi appartiene, pertanto preferisco mandarvi alcune foto di E. meridionalis e di E. distans. Va precisato che l’E. distans presente nella Sila non è perfettamente identica agli esemplari che si trovano nel nord Italia, ma vi sono differenze, che sono ancora oggetto di studio. Il motivo del mio intervento era semplicemente quello di informarvi che le piante delle vostre immagini non appartenevano ad E. meridionalis. E. meridionalis è per altro un’entità frequente sia in Calabria che in Basilicata. Il locus classicus, dove questa pianta è stata descritta, si trova proprio in Calabria, a Gambarie nelle vicinanze del mausoleo di Garibaldi. Allego in questo messaggio la foto composta di E. meridionalis. Un caro saluto a tutti Luciano Quote Share this post Link to post Share on other sites
luciano b Report post Posted September 13, 2011 Allego a questo messaggio l'immagine delle E. distans incontrate il 24-7-2009. Ciao Luciano Quote Share this post Link to post Share on other sites
bonni Report post Posted September 14, 2011 Grazie luciano per le foto che per me danno la giusta determinazione del soggetto in discussione gianni Quote Share this post Link to post Share on other sites
talmamax Report post Posted September 14, 2011 Ho la sensazione che le foto della E. distans di Luciano non ha niente a vedere con le foto da me postate, peraltro il GIROS pone quest'ultima esclusiva nel sud della francia e alcune aree del Piemonte settentrionale, mentre più a sud trova posto E. orbicularis che non rispecchia l'entità da me postata. Io francamente non mi metto in polemica con voi, ma nemmeno col GIROS, poi c'è la chiave di Delforge che mi ha indirizzato verso E. meridionalis, sia per la grandezza(lunghezza-larghezza) delle foglie, la tomentosità dello scapo superiore, la colorazione rossastra della base dello stelo,i cromatismi del fiore e le gibbosità pronunciate dell'epichilo; ma da neofita mi rimetto allo studio di questa specie nelle prossime stagioni. Vi ringrazio della vostra attenzione, ed un grosso saluto a tutti. Quote Share this post Link to post Share on other sites
ricki51 Report post Posted September 15, 2011 Innanzitutto un saluto a tutti, essendo il mio primo intervento in questo Forum. Sinceramente speravo in un debutto più tranquillo ma tant’è, sono anch’io appassionato di Natura e Orchidee, e le Epipactis mi affascinano per via della loro capacità di sfuggire spesso a facili determinazioni. Ho finora seguito il dibattito in disparte, con la speranza che qualcun altro facesse chiarezza, poiché mi sono accorto subito anch’io che le fotografie presentate non potevano assolutamente riferirsi a Epipactis meridionalis. I caratteri, una volta tanto, non corrispondevano in modo massiccio. Poiché Antonio ha fatto riferimento a Delforge sono corso con preoccupazione a rileggermi le pagine dell’amico Pierre, ma ho trovato tutto a posto: descrizione e soprattutto immagini mostrano una pianta che non ha attinenza con lo splendido gruppo di Epipactis fotografato da Voi sulla Sila. La meridionalis è pianta bassotta (max 38 cm sul protologo di Baumann e Lorenz), con scarsi fiori spesso orientati unilateralmente, ha colorazione cupa, spesso violacea, peduncolo violaceo, idem sovente anche l’ovario, riccamente tomentosa in tutti questi elementi. Le foto mostrano invece piante slanciate, con molte foglie, lunga e ricca infiorescenza, e poi il fusto è verde chiaro, idem i peduncoli e l’ovario, che nelle immagini appare praticamente glabro. Tranquillo, Antonio, non è E. meridionalis. Del resto questa è una pianta di casa vostra, non è assolutamente rara, l’anno prossimo cercala e come la incontri vedrai che nel campo la confusione è impossibile. Intanto però, anche solo osservando l’immagine mandata da Luciano, o il libro di Delforge allena l’occhio a particolari che, per chi studia le Epipactis, sono fondamentali e determinanti. Per quanto riguarda la determinazione di Luciano come forma di E.distans, non entro in tema perché, in questo campo, la sua competenza travalica di molto la mia. Poiché tu Antonio fai riferimento al libro del Giros, di cui anch’io sono socio da anni, mi permetto solo di rilevare i danni gravi che si determinano quando, su un libro poi ovviamente considerato autorevole, vengono scritte imprecisioni o addirittura inesattezze pesanti. Il capitolo intero delle Epipactis è molto approssimativo e il tema distans-orbicularis è uno di quelli cui non conviene riferirsi, per sostenere le proprie idee. Trovo la Calabria una terra stupenda, ho lì degli amici, e mi ha fatto piacere potermi incontrare con tutti Voi su questo Forum. Ciao Riccardo Quote Share this post Link to post Share on other sites
bonni Report post Posted September 16, 2011 Grazie riccardo per il tuo intervento utile e costruttivo e naturalmente benvenuto nel forum gianni Quote Share this post Link to post Share on other sites
max&anto Report post Posted September 16, 2011 Ciao Riccardo, intanto anche io ti dò il mio benvenuto in questo Forum. E' veramente con grandissimo piacere che leggo gli interventi dei maggiori esperti Italiani di questo spettacolare e controverso campo. Grazie per le precise e chiare informazioni. Se mi posso permettere, auspico ulteriori Vs autorevoli interventi per dipanare i dubbi che spesso accompagnano le determinazioni di queste orchidee. Ancora grazie e a risentirci. Massimo Quote Share this post Link to post Share on other sites
talmamax Report post Posted September 16, 2011 Grazie a Riccardo per l'intervento autorevole a fugare ogni residuo dubbio, ma rimane il fatto che E. distans viene collocata molto lontana dalla Calabria non solo da GIROS ma anche da P.Delforge. Ne convengo che questi soggetti da me fotografati non possono essere inquadrati in E. distans, né in E. meridionalis, bensì E. helleborine subsp.? Rinnovo esprimermi che è necessaria una sessione di studio di questi soggetti nella prossima stagione, per cui direi di spostare questa discussione in area Orchidee da determinare ed intitolarla appropriatamente. Antonio Quote Share this post Link to post Share on other sites