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Ginkgo biloba L.


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Ginkgo biloba L.

Sinonimi
Salisburia adiantifolia Smith
Salisburia biloba (L.) Hoffmanns.
Salisburia ginkgo Rich.
Pterophyllus salisburiensis J. Nelson

Tassonomia
Regno: Plantae
Divisione: Ginkgophyta
Classe: Ginkgoopsida
Ordine: Ginkgoales
Famiglia: Ginkgoaceae

Nome italiano
Ginkgo
Albero di capelvenere (per la somiglianza delle foglie con la felce)

Etimologia
Il nome deriva dal cinese yin = argento e xìng = albicocca. Biloba dal latino bis e lobus per la forma della foglia a due lobi.

Descrizione
Pianta decidua, dioica, a portamento eretto e in età adulta di forma conica, dai tronchi maggiori si dipartono molti rami, con corteccia del fusto giovane grigio chiaro e poi scuro con l'età, legno di colore giallo, pianta molto longeva, può raggiungere altezze ragguardevoli.

Foglie
Le foglie di colore verde sono a forma di ventaglio con una spaccatura centrale a formare due lobi portate da un lungo picciolo di forma a semicerchio, in autunno formano una chioma giallo oro. La pagina superiore è liscia mentre quella inferiore presenta una pettinatura in rilievo.

Fiori
I fiori maschili sono a coppia e penduli con sacche polliniche, quelli femminili portati da peduncoli, danno vita al frutto.

Frutti
I frutti si sviluppano dai fiori femminili, hanno forma rotondeggiante, di odore sgradevole contenenti un seme di colore giallo e legnoso.

Periodo di fioritura
Fiorisce dalla primavera ad Agosto

Territorio di crescita
Viene piantato in tutto il territorio italiano.

Habitat
L'impianto avviene in viali, giardini e parchi fino ai 1100 m. s.l.m.

Somiglianze e varietà

Specie protetta
Inserita dalla IUCN nella lista delle piante in via di estinzione in natura (EN)

Costituenti chimici
Proteine, Grassi, Carboidrati, Fibre, Ceneri. Minerali: Calcio, Fosforo, Ferro, Sodio, Potassio, Zinco. Vitamine: Vitamina A, Tiamina, Riboflavina, Riboflavina, Vitamina C.
Sono inoltre presenti alcuni componenti dotati di attività farmacologica, principalmente Terpeni, Polifenoli e Acidi Organici.

Uso Alimentare
I semi possono essere consumati sia freschi che cotti. Costituiscono una buona sorgente di amidi e proteine e sono poveri in grassi saturi. Sono di consistenza soffice ed hanno un gusto dolce, simile a quello dei pinoli. E’ tuttavia consigliabile scaldarli prima di consumarli per eliminare una certa acredine. Cotti al forno hanno un gusto piacevole, che è una via di mezzo fra quello delle patate e quello delle castagne. I semi lessati possono, inoltre, essere utilizzati in zuppe, minestroni ecc. La parte interna dei semi viene utilizzata abitualmente in varie preparazioni della cucina cinese ed in quella giapponese.
Dai semi si ricava anche un olio commestibile.

Uso Cosmetologico
In cosmesi, estratti di Ginkgo biloba entrano come componenti di creme e lozioni, atte a ristabilire l’equilibrio idrolipidico della pelle secca.

Uso Farmacologico
I principali componenti dotati di attività farmacologica, come si è detto, sono i Terpeni (gingkolidi e bilobalidi) , alcuni Polifenoli ( Bioflavonoidi, glicosidi flavonoici ) ed Acidi Organici. I Flavonoidi esercitano azione sul sistema circolatorio e ne è stata dimostrata l’efficacia nell’aumento della circolazione cerebrale, in varie situazioni patologiche. I terpeni, fra le altre, esercitano una generale attività neuro protettrice. Da un’ampia sperimentazione sugli animali e sull’uomo risulta che le indicazioni terapeutiche degli estratti secchi di foglie di Ginkgo biloba sono relative ad alcuni disturbi di origine vascolare, ad alcune patologie broncospastiche, ad alcune patologie circolatorie legate all’insufficienza venosa e nelle sindromi caratterizzate da difetti progressivi delle facoltà mentali come nel Morbo di Alzheimer e nella malattia di Parkinson.

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

Medicina alternativa e Curiosità
Nella Medicina Tradizionale Cinese vi è una lunga tradizione nell’utilizzo delle foglie di Ginkgo biloba come rimedio nel trattamento di asma, bronchiti ed altre affezioni a carico dell’apparato respiratorio e, soprattutto,per contrastare il declino mentale portato dall'età. In fitoterapia viene altresì utilizzato per disturbi della vista e dell’udito e, in genere, di affezioni causate dalla senilità e da una diminuita circolazione sanguigna. Le foglie vanno colte nel primo autunno, prima che cambino colore, e quindi seccate.
I frutti sono antibatterici, espettoranti, astringenti, antifungini, vermifughi, sedativi e digestivi: vengono macerati in olio vegetale e, successivamente, se ne utilizza la polpa.
I semi, una volta cotti, esercitano azione antitussiva, astringente e sedativa. Freschi vengono utilizzati per stabilizzare la spermatogenesi.
In generale è consigliato evitare l’interazione con farmaci o sostanze anticoagulanti o che inibiscano l’aggregazione piastrinica. Cautela va anche esercitata nelle persone affette da diabete e che fanno uso di insulina.

Mescolando la polpa dei semi con olio o vino si ottiene un discreto sostituto del sapone. Pare che il legno tenero e leggero di questa pianta abbia qualità repellenti per gli insetti. I frutti schiacciati hanno un odore sgradevole, come di fogna.

Note
Il legno di colore giallo viene usato per lavori di tornitura, ma di poco pregio.
Charles Darwin affermava che quest'albero è un vero fossile vivente, la sola specie che sopravvive di un genere che fioriva al tempo dei dinosauri. La pianta più longeva si racconta che si trovi nel giardino di un tempio buddista, in Giappone, e si dice sia sopravvissuto alla bomba atomica.
I primi semi della pianta sono arrivati in Europa intorno al 1700. Essendo molto resistente alle intemperie, alle malattie ed all'inquinamento viene impiegata per delimitare viali e strade o come albero da giardino. Vengono tuttavia utilizzati solo gli esemplari maschili perchè quelli femminili producono frutti che, cadendo a terra, rendono scivoloso il manto stradale ed emanano cattivo odore.
Un'antica tradizione, in Cina, afferma che camminare sotto ad una pianta di Ginkgo allunghi la vita.
Il Corpo Forestale dello Stato ha censito come alberi monumentali di Ginkgo biloba alcuni esemplari a Lucca nell'orto botanico diam.m.2,28 e h.23m., all'orto botanico di Parma diam. 3,9m. h. 18m., al Parco Bertone di Goito (Mn) diam. 4m. e h. 41m., a Isola Madre di Stresa (No) diam.3m. E h. 24m.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Marika e Annamaria - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

Link utili

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

Ginkgo biloba L., Regione Liguria, 400m. s.l.m., Giugno 2006, foto di Marika.

Giovane pianta di 30 anni in piena fogliazione.

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