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Ophrys argentaria Devillers-tersch. & Devillers


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Ophrys argentaria Devillers-Tersch. & Devillers

 

Sinonimi

Ophrys araneola subsp. argentaria (Devillers-Tersch. & Devillers) Kreutz

Ophrys sphegodes var. argentaria (Devillers-Tersch. & Devillers) Faurh.

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Liliopsida

Ordine: Orchidales

Famiglia: Orchidaceae

 

Nome italiano

Ofride del Monte Argentario.

 

Etimologia

Il nome del genere deriva dal greco ophrys = sopracciglio, forse perché questo tipo di fiore veniva utilizzato per ricavare tinture per capelli e sopracciglia o, forse, per la forma dei tepali interni, simili appunto a sopracciglia.

Il nome specifico da quello del Monte Argentario.

 

Descrizione

Pianta piuttosto gracile, alta da 15 a 40 cm.

 

Foglie

Foglie ovato-lanceolate riunite in rosetta basale, le cauline guainanti il fusto.

 

Fiori

Infiorescenza lassa, portante da 3 a 10 piccoli fiori; sepali verde pallido, ovali-lanceolati, coi bordi revoluti all’infuori; sepali più scuri, da glabri a leggermente vellutati, di forma variabile da stretti e oblunghi a lanceolati, a bordi ondulati, a bordo tronco, lunghi meno della metà dei sepali. Labello piccolo, intero, bruno, scarsamente convesso trasversalmente, talvolta munito di due piccole gibbosità,; pelosità submarginale bruno rossastra, più chiara che il centro del labello; bordo del labello a margine glabro e stretto, da bruno chiaro a giallastro. Macula da grigiastra a bruna, poco brillante, listata di biancastro, generalmente a forma di H più o meno complessa, a volte occellata e ramificata, spesso raggiungente gli pseudoocchi. Che sono verdastri e dotati di un bordo biancastro più o meno completo, apicolo molto ridotto. Campo basale concolore al centro del labello o poco più chiaro. Cavità stigmatica grande rispetto a labello, ginostemio piccolo, rostro beve e acuminato.

 

Tipo corologico

Endem.

 

Periodo di fioritura

Marzo, aprile.

 

Territorio di crescita

Specie endemica, presente del nord della Toscana al Lazio.

 

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Habitat

Su terreno da calcareo a sabbioso, in piena luce o a mezz’ombra: prati, garighe, bordi di boschi chiari, pinete e querceti, fino a 600 mt. di altitudine.

 

Somiglianze e varietà

Nel territorio di crescita questa specie si sviluppa insieme ad altre Ophrys appartenenti alla stessa sezione ( O. classica, O. Tarquinia, ecc. )e con le quali spesso forma degli ibridi di difficile determinazone.

 

Note

La specie è impollinata dall’Imenottero Andrena fulvata.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

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