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Ophrys sphegodes subsp. tarquinia (P. Delforge) Kreutz


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Ophrys sphegodes subsp. tarquinia (P. Delforge) Kreutz

 

Sinonimi

Ophrys tarquinia P. Delforge

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Liliopsida

Ordine: Orchidales

Famiglia: Orchidaceae

 

Nome italiano

Ofride di Tarquinia

 

Etimologia

Il nome del genere deriva dal greco ophrys=sopracciglio, forse perchè questo tipo di fiore veniva utilizzato per ricavare tinture per capelli e sopracciglia o, forse, per la forma dei tepali interni, simili appunto a sopracciglia.

Il nome specifico deriva dal greco sphekòs=vespa.

Il nome subspecifico in riferimento all'etrusca Tarquinia, zona dell'alto Lazio dove per la prima volta è stata trovata e descritta questa specie e della quale furono originari gli ultimi tre re di Roma, i Tarquini.

 

Descrizione

Pianta slanciata, spesso robusta, che può raggiungere i 50 cm. di altezza, con fusto spesso, verde biancastro.

 

Foglie

Foglie basali raccolte in rosetta, di colore grigio bluastro brillante; brattee molto più lunghe dei fiori.

 

Fiori

Infiorescenza sublaxiflora, a volte spiralata, portante da (2) 5 a 11 fiori relativamente grandi. Sepali verde biancastri o verde giallastri pallidi, di rado sfumati di rosa, ovali lanceolati, il mediano spesso inarcato in avanti e coi bordi arrotolati verso l'esterno; petali glabri, grandi, lunghi poco meno dei sepali, ambrati, olivastri o bruni, a bordi increspati e più scuri. Labello generalmente privo di gibbosità, assai convesso lateralmente così da sembrare stretto e lungo, intero, finemente vellutato e bruno al centro, munito di una pelosità submarginale rada e lunga, di un bruno rossastro più chiaro e con un sottile bordo glabro, bruno giallastro o giallo. Macula basale spesso molto estesa e spezzettata, con appendici estese fino agli pseudoocchi, a forma di X o di H, grigio bluastro brillante o grigia, bordata di biancastro. Appendice molto piccola, triangolare, giallo verdastra.Cavità stigmatica concolore al centro del labello e al campo basale, relativamente piccola, con una linea orizzontale color porpora, con pareti esterne biancastre: Pseudoocchi importanti, grigiastri. Ginostemio dotato di un rostro appuntito; sacche polliniche color ambra o rosse.

 

Tipo corologico

Mediterranea. Endemica dalla Toscana al Gargano.

 

Periodo di fioritura

Aprile, Maggio.

 

Territorio di crescita

Toscana, Lazio e Puglia.

 

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Habitat

Da piena luce a mezz'ombra, su terreno da alcalino ad acido, bordi di strada, prati, boschi radi, fino a 800 mt.

 

Somiglianze e varietà

La specie è abbastanza ben riconoscibile al'interno de gruppo di O. sphegodes, per un complesso di caratteristiche fisiche, fra cui i sepali sempre di colore verde, il labello intero e il periodo principale di fioritura. L'areale è ancora allo studio.

 

Note

L'impollinazione è entomofila, ad opera dell'Imenottero Andrena tibialis.

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Annamaria Bononcini e Gianni Bonini - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

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