Marco Barbanera Posted October 21, 2012 Share Posted October 21, 2012 Armillaria mellea (Vahl) P. Kumm Rizomorfe su legno marcescente. Link to post Share on other sites
Marco Barbanera Posted October 21, 2012 Share Posted October 21, 2012 Entoloma lividum (Bull.) Quélet Link to post Share on other sites
Marco Barbanera Posted October 21, 2012 Share Posted October 21, 2012 Entoloma lividum (Bull.) Quélet Link to post Share on other sites
Marco Barbanera Posted October 21, 2012 Share Posted October 21, 2012 (edited) Boletus torosus Fr. & Hök Edited October 21, 2012 by Gardner Link to post Share on other sites
Marco Barbanera Posted October 21, 2012 Share Posted October 21, 2012 (edited) Boletus torosus Fr. & Hök Edited October 21, 2012 by Gardner Link to post Share on other sites
Marco Barbanera Posted October 21, 2012 Share Posted October 21, 2012 (edited) Boletus torosus Fr. & Hök Edited October 21, 2012 by Gardner Link to post Share on other sites
Marco Barbanera Posted October 21, 2012 Share Posted October 21, 2012 (edited) Boletus torosus Fr. & Hök Edited October 21, 2012 by Gardner Link to post Share on other sites
porcinik Posted October 22, 2012 Share Posted October 22, 2012 (edited) In bosco misto di Quercus sp. e Ostrya carpinifolia Lactarius fulvissimus Romagnesi Determinare macroscopicamente questo taxon non è sempre facile in quanto appartiene a un gruppo abbastanza complesso formato da specie affini per portamento, colorazioni e caratteristiche organolettiche. Ad ogni modo Lactarius fulvissimus si caratterizza per i cromatismi accesi, esuberanti negli esemplari giovani ma un po’ più spenti con l’età, in quanto a partire dal margine pileico i pigmenti iniziano un po’ a sbiadire. La cuticola appare quasi laccata in gioventù mentre tende a screpolarsi un po’, soprattutto verso il margine man mano che il carpoforo matura. Il latice vira leggermente al crema pallido se isolato su carta. Un carattere utile per distinguerlo dal simile L.brittanicus è il colore delle lamelle dei giovani esemplari che appare più pallido rispetto a quelle dell’ultima specie. Edited October 22, 2012 by porcinik Link to post Share on other sites
porcinik Posted October 22, 2012 Share Posted October 22, 2012 Eventuali dubbi macroscopici possono essere fugati con l’ausilio della microscopia. In particolare la pileipellis a ixotricoderma pare piuttosto illuminante per distinguere L.fulvissimus da L.brittanicus. Link to post Share on other sites
porcinik Posted October 22, 2012 Share Posted October 22, 2012 Anche le spore, sotto il punto di vista delle ornamentazioni sono abbastanza diverse, in quanto in Lactarius fulvissimus sono sì crestate, ma tendono a formare una sorta di reticolazione incompleta, cosa che non avviene con la specie viciniora. I Macroscistidi non sono molto numerosi e hanno per lo più una forma affusolata; I Cheilocistidi misurano fino a 50 μm. Link to post Share on other sites
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