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Laurus Nobilis L.


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Laurus nobilis L.

 

 

Sinonimi

Laurus vulgaris Duhamel

 

Tassonomia

Regno: Plantae

Divisione: Magnoliophyta

Classe: Magnoliopsida

Ordine: Laurales

Famiglia: Lauraceae

 

 

 

Nomi italiano

Alloro, Lauro

 

Etimologia

Si pensa che "laurus" derivi dalla radice latina di "laudari" = lodare, cioè collegato alle tante proprietà curative della pianta note anche in antichità. Diversamente "nobilis" sta per illustre, importante, famoso. Il nome volgare deriverebbe dalla radice celtica "laur" = verde. Il nome volgare e quello scientifico hanno entrambi una derivazione latina, i greci chiamavano Daphne questa pianta in virtù della leggenda che vide una ninfa tramutata in alloro da Giove per sfuggire ad un bramoso Apollo.

 

Descrizione

Può essere utilmente coltivato o crescere spontaneamente come arbusto o albero sempreverde, dotato d'intenso aroma, cresce anche in modo imponente raggiungendo e superando i 20 mt di altezza. Costituito da un tronco rettilineo, liscio e grigio nerastro, portante una folta chioma piramidale espansa. Si tratta di una pianta dioica e cioè i fiori maschili e quelli femminili sono portati da individui diversi.

 

Foglie

Le foglie si presentano con un verde ludido e brillante nella parte superiore, diversamente la pagina inferiore appare opaca e nettamente più chiara. Hanno una consistenza estremamente coriacea, una lunghezza che oscilla tra i 5 e i 10 cm, sono saldate alle ramificazioni con un breve picciolo, hanno una forma lanceolata oblunga con vertice acuminato e margine livemente ondulato, sono intensamente aromatiche, infine si dispongono in modo alterno sulle ramificazioni. Ricordiamo inoltre che il fogliame di questa pianta è sempreverde.

 

Fiori

Sono insediati nelle zone ascellari fogliari, si presentano di un bel colore giallo d'orato, come già ricordato sono presenti in piante diverse, quelli maschili sono molto appariscenti, spesso riuniti in grappoli e dotati di 10/12 antere, quelli femminili, più minuti, hanno pochi stami sterili e un pistillo fertile che una volta fecondato darà origine al frutto.

 

Frutti

Il frutto è una piccola drupa globulare di circa 1 cm di diametro, inizialmente verdastra e a maturità (Ottobre/Novembre) nera violacea.

 

Periodo di fioritura

La fioritura si concentra nei mesi di Marzo e Aprile.

 

Territorio di crescita

Allo stato libero si tratta di un arbusto abbastanza raro e circoscritto in piccoli areali situati nelle zone centro meridionali della penisola dove si presenta compatto "a macchia", diversamente quasi sempre coltivato quello presente nel nord Italia, si tratta infatti una pianta che teme le gelate. Risulta comunque presente in tutte le regioni d'Italia dalla pianura alle zone collinari.

 

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Habitat

Una delle piante più diffuse, largamente coltivato e spontaneizzato nei parchi, nelle aiule cittadine, nei giardini privati e pubblici, lungo i corsi d'acqua, utilizzato per le siepi e le bordure delle proprietà. Diversamente presente allo stato spontaneo in pochi siti dell'Italia centro meridionale, nelle zone di macchia mediterranea più fresche e con terremo fertile e profondo.

 

Somiglianze e varietà

Nell'area mediterranea non ci sono altre specie, presenti due varietà: un ibrido da parco e giardini, Laurus nobilis aurea, con profumatissime foglie gialle; e una seconda con foglie lunghe e strette, Laurus nobilis angustifolia.

 

Specie protetta

Non esistono norme locali, regionali, nazionali che proteggono e tutelano questa specie in quanto ampiamente diffusa e coltivata ovunque.

 

Costituenti chimici

In questo arbusto troviamo numerosi costituenti: cineolo, eugenolo, laurina, acido laurico, fellandrene, laurostearina, mucillagini, geraniolo, sostanze amare, composti tannici e sostenze grasse.

 

Uso Alimentare

Utilizzato come aromatizzante generale con moltissimi alimenti, dalle carni, al pesce, alle verdure, alle zuppe, sono davvero pochi i cibi su cui non va un pò di alloro. In una zona dell'Emilia romagna con le drupe di questa essenza si produce un noto liquore, il Laurino. Il suo legno intensamente aromatico viene utilizzato per fumigare formaggi e carni.

 

Uso Cosmetologico

L'olio essenziale trova uso in profumeria, il decotto con foglie fresche miscelate a Rosmarino, Salvia e Ortica, sembrerebbe un valido rimedio per problemi di alopecia. Il decotto di foglie viene anche usato per bagni rilassanti e per pediluvi antisudiferi e utili a lenire la stanchezza.

 

Uso Farmacologico

Per scopo medicinale vengono utilizzate le foglie e i frutti, che presentano innumerevoli proprietà: balsamiche, antisettiche, digestive, carminative (controlla la formazione dei gas intestinali e ne favorisce l'espulsione), diaforetiche (stimola la sudorazione nelle malattie da raffredamento). L'infuso delle foglie con aggiunta di buccia d'arancio è utile per i disturbi digestivi in genere, per le malattie influenzali che presentano complicazioni di natura bronchiale. L'olio essenziale viene indicato per il trattamento dei dolori articolari e della colonna in particolare. Nella medicina popolare il macerato alcolico di frutti d'alloro, scorza di limone e zucchero, viene utilizzato per trattare l'insonnia. Alcune pubblicazioni di settore segnalano un rimedio contro l'acetonemia dei bambini: una miscela in parti uguali di foglie di lauro e di quercia, unite a fiori di camomilla e iperico, sembrano esssere indicati come ottima terapia, si consiglia una tazzina d'infuso all'1,5% dopo i due pasti.

 

Tutti i trattamenti farmacologici e sanitari devono sempre essere eseguiti sotto stretto e diretto controllo medico.

 

Medicina alternativa e Curiosità

Nell'antichità si produceva un prodigioso medicamento chiamato "unguento laurino" ottenuto miscelando il grasso ottenuto per compressione a freddo dei frutti, con grasso di maiale, montone o olio di oliva, aggiungendo trementina, essenza di Ginepro e Cajeput (ricavato da una Mirtaceae), questo liquido oleoso, per applicazioni esclusivamente locali, era usato per il trattamento di: slogature, contusioni, infiammazioni cutanee in genere, reumatismi e foruncolosi. Nel linguaggio dei fiori, le ombrelle floreali del Laurus nobilis rappresentano energia, per tale motivo se ne consiglia l'uso per accrescere la forza spirituale e sboccare i sentimenti repressi. L'infuso delle foglie fresche, miscelato a vino bianco e bevuto veniva ritenuto un ottimo rimedio contro le punture degli scorpioni. Nelle terapie dell'antico mondo mediterraneo si riteneva che una foglia appoggiata dietro il padiglione auricolare sinistro potesse trattare vantaggiosamente l'alcolismo.

 

 

Note

 

Per gli antichi romani e prima greci, era l'albero consacrato al sole. I suoi rami intrecciati a corona rappresentano da sempre la vittoria, il trionfo, sono anche il simbolo della poesia e delle arti in genere. Il Lauro era anche consacrato al figlio di Apollo, Asclepio, per l'antichità dio della medicina, per millenni fu usato infatti contro moltissime malattie, addirittura per combattere la peste. Il senso di vittoria e di premio è conservato anche oggi con i termini "laurea e laureato". In Liguria si celebra il "Confuoco", una cerimonia medievale. Nei paesi con sede di Podesteria, nella domenica che precedeva il Natale, i contadini portavano al Podestà inviato da Genova, un carro con l'"omaggio"di capponi, melograni e altri prodotti della terra. Da parte sua il Podestà giurava di governare con giustizia e la cerimonia si concludeva accendendo un grosso ceppo di alloro, sulla pubblica piazza, e da come si sviluppavano le faville si traevano gli auspici per tutto l'anno. Tale rito pesca nella storia del tempo, infatti da sempre l'alloro svolge funzioni oracolari, e nell'antichità dai giochi voluttuosi creati dal fumo che si sprigionava dai braceri su cui si lasciavano ardere frasche di alloro, si traevano auspici ed informazioni attinenti il futuro. Non a caso le sacerdotesse messe a guardia dei tempi greci si esaltavano e stordivano nella ricerca del trascendente utilizzando bevande e fumigazioni fatte con questa essenza. Era una pianta nobile e sacra anche per la cultura etrusca, ampiamente diffusa nell'Etruria dove cresceva in fitti laureti. Il popolo etrusco amava passare e sostare in questi boschi, per la la pace e il profumo inebriante che dominava questi ambienti. Infine, il legno omogeneo e compatto viene utilizzato per lavori d'intarsio in ebanisteria.

 

 

 

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Pietro Curti - Approvata e Revisionata dal Gruppo di Coordinamento dell'Area Botanica

 

 

Link utili

 

Indici temi Botanici - Galleria dei Fiori Piante e Frutti dell'Associazione AMINT

 

 

Foglie e gemme.

Foto di Pietro Curti - Laurus nobilis L.

 

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