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Perenniporia meridionalis Decock & Stalpers 2006


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Perenniporia meridionalis Decock & Stalpers 2006

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Polyporales
Famiglia Polyporaceae

Sinonimi
Nessuno.

Etimologia
L'epiteto Perenniporia deriva dalla parola latina pĕrennis = annuale, che dura tutto un anno, che si conserva a lungo, e dalla parola greca [πόροςpóros = poro, passaggio; per l'imenoforo costituito da pori che ha durata annuale o pluriennale.
L'epiteto meridionalis deriva dal latino mĕdīdĭēs = mezzogiorno, meridionale; per la distribuzione meridionale, mediterranea del carpoforo.

Descrizione
Fungo lignicolo, annuale o perenne, fortemente adeso al substrato, di norma resupinato, qualche volta con il margine superiore lievemente ripiegato. La superficie poroide va dal biancastro-crema al giallastro, diviene bruno-rossiccia alla contusione, non di rado si presenta fessurata, talvolta lievemente bossolata; i margini sono da sottili a più o meno ispessiti, sinuosi, lobati, di colore giallo-aranciato e senza rizomorfe. I pori sono arrotondati-angolosi, 3-5 per millimetro, spesso allungati in alcuni punti, ove il substrato diviene obliquo, talvolta fusi tra due o più e quindi più grandi. Dissepimenti sottili ed interi. I tubuli sono alti circa un centimetro, all'inizio biancastri poi brunastri nel secco. Subicolo assai sottile, spesso solo 1-2 mm.

Microscopia
Sistema ifale dimitico, formato da ife generatrici ramificate a pareti sottili, ialine, con GAF, larghe 1,5-2,5 µm e ife scheletriche con pareti spesse, ialine o giallastre larghe 2,5-3,5 µm, che assumono un aspetto arboriforme nella trama, assottigliandosi nella parte terminale. Basidi 17-23 × 7-9,5 µm ialini e clavati con GAF alla base. Presenza di cistidioli 13-19,5 × 4-8 µm, ialini, a parete sottile, da affusolati a clavati. Spore 6,7-9 × 5,2-6,2 µm; Qm = 1,3; da ampiamente ellissoidali ad ovoidali, tronche all'apice, lisce, ialine, guttulate, destrinoidi e con pareti ispessite.

Habitat
Specie termofila, cresce prevalentemente su legno di latifoglia, rara su conifera. Rinvenuta spesso su Quercia ma anche su Frassino e Olivo. Determina una carie bianca.      

Commestibilità e Tossicità
Non commestibile.

Specie simili
Perenniporia medulla-panis (Jacq. : Fr.) Donk, le è molto simile, si differenzia per l'assenza del margine giallastro e per le spore più piccole;
Perenniporia fulviseda (Bres.) Dhanda si distingue per il margine brunastro e con rizomorfe e le spore più piccole;
Perenniporia rosmarini A. David & Malençon, si separa per i pori più piccoli, per il margine sottile ma ben distinto, marcato e cotonoso, nonché per crescere prevalentemente su arbusti mediterranei (Rosmarinus spp., Cistus spp., Erica spp., Pistacia spp., Phillyrea spp. e Juniperus spp.);   
Perenniporia subacida (Peck) Donk si differenzia per le spore più piccole e non tronche all'apice e per associarsi prevalentemente a conifere;   
Yuchengia narymica (Pilát) B.K. Cui, C.L. Zhao & K.T. Steffen = Perenniporia narymica (Pilát) Pouzar si distingue per le spore non destrinoidi, più piccole, a parete sottile e non tronche all'apice.   

Osservazioni
Specie alquanto diffusa nell'Europa centrale e meridionale. Un elemento abbastanza stabile per il suo riconoscimento sul campo è il suo margine giallo-aranciato. Prima della sua identificazione, nell'anno 2006, molti ritrovamenti italiani effettuati in area mediterranea sono stati attribuiti a Perenniporia medulla-panis, mentre sono in buona parte da ascrivere a Perenniporia meridionalis.

Bibliografia
BERNICCHIA, A., 2005. Polyporaceae s.l. Fungi Europæi. Vol 10. Alassio (SV): Ed. Candusso.
BERNICCHIA, A. & GORJÓN, S.P., 2020. Polypores of the Mediterranean Region. Romar.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Stefano Rocchi. Approvata e revisionata dal CLR Micologico di AMINT.

Regione Umbria, su tronco a terra di Quercus sp.; Novembre 2019; Foto e microscopia di Stefano Rocchi.
(Exsiccatum SR20191123-03).

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Sistema ifale dimitico, formato da ife generatrici ramificate a pareti sottili, ialine, con GAF, larghe 1,5-2,5 µm e ife scheletriche con pareti spesse, ialine o giallastre larghe 2,5-3,5 µm, che assumono un aspetto arboriforme nella trama, assottigliandosi nella parte terminale. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×.

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Basidi 17-23 × 7-9,5 µm ialini e clavati con GAF alla base. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×.

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Cistidioli 13-19,5 × 4-8 µm, ialini, a parete sottile, da affusolati a clavati. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×.

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Spore 6,7-9 × 5,2-6,2 µm; Qm = 1,3, da ampiamente ellissoidali ad ovoidali, tronche all'apice, lisce, ialine, guttulate, destrinoidi e con pareti ispessite. Osservazione in acqua, a 1000×.

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Osservazione in Melzer, a 1000×.

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