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Tulostoma kotlabae Pouzar. 1958


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Tulostoma kotlabae Pouzar. 1958

Tassonomia
Divisione Basidiomycota
Classe Agaricomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Agaricaceae

Sinonimi
Non si conoscono sinonimi per questa specie.

Etimologia
L'epiteto Tulostoma deriva dal greco τύλος (túlos) = chiodo, callo, e da στóμα (stóma) = bocca, apertura; per la forma del carpoforo.
L'epiteto kotlabae deriva dal nome del micologo cecoslovacco F. Kotlaba.

Basidioma
Carpoforo di piccole dimensioni a sviluppo semi-ipogeo, formato da una parte superiore, denominata capitulo, globosa, biancastra, con un foro apicale detto ostiolo, e da uno stipite sottile e slanciato, di colorazione biancastra, percorso da striature longitudinali e decorato da squamette di colore ocraceo, terminante con un piccolo bulbillo incrostato di residui terrosi.
Sezionando il capitulo possiamo osservare differenti strati: nella parte più esterna troviamo un esoperidio, quindi un endoperidio contenente la gleba, generalmente costituita da polvere sporale di colore rosso argilla. L'esoperidio in questa specie è presente solo ai lati e alla base del capitulo, ed ha la forma di un basso anello compatto, costituito da sottili ife filamentose. L'endoperidio è biancastro, di forma subglobosa e misura circa 0,5-1,2 cm, di consistenza papiracea, reca alla sommità, una breve area peristoma, tronco-conica, che circonda l'ostiolo o stoma.
Ostiolo, situato all’apice dell’endoperidio, è costituito da un piccolo anello membranoso in rilievo con orlo integro, non fimbriato, biancastro, privo di aloni ocracei.

Habitat
Psammofilo in presenza di Pino a due aghi e muschio. 

Commestibilità e Tossicità
Non commestibile, senza valore alimentare.

Microscopia
Spore(3,6) 4,0-5,0 (5,7) × (2,6) 3,4-4,5 (5,5) µm; Q = (1,0) 1,0-1,3 (1,6); N = 30; Media = 4,5 × 3,9 µm; Qm = 1,2  globose-subglobose, con verruche a placche, di colore giallo paglierino.
Capillizio ramificato, formato da ife dicotomiche, a parete spessa, alcune con setti allargati a staffa, asimmetrici, di colore giallastro, altre con setti non allargati, ialine, con terminali liberi. 

Specie simili
Tulostoma brumale Pers. : Pers. è molto simile per caratteri, dimensioni e forma, ma differisce per la struttura membranosa e non filamentosa dell’ esoperidio, per il colore dell’endoperidio che non è mai biancastro, e la presenza di un alone scuro intorno allo stoma, spore leggermente più grandi e giunti a staffa simmetrici.
Tulostoma giovanellae Bres. con esoperidio filamentoso, si differenzia, in particolare, per la taglia decisamente più imponente, capituli anche maggiori di 2 cm, e per il capillizio, che si presenta in molti tratti, con andamento sinuoso, irregolare.
Tulostoma melanocyclum Bres. oltre ad avere un alone scuro intorno al peristoma, presenta delle misure sporali 5 × 6,5 µm, decisamente più grandi, giunti poco o per nulla ingrossati.
In Europa sono stati segnalati recentemente anche Tulostoma bruchi Speg., Tulostoma lesliei Van der Byl, Tulostoma palatinum P. Specht, H. Schub. & D. Lode e Tulostoma vulgare Long & S. Ahmad (Antonín & Kreisel 2008, Calonge 1992, 1998, Specht et al., 2016).

Note Tassonomiche
Il genere Tulostoma fu eretto da Persoon nel 1794, Fries nel 1849 rimpiazzò il nome Tulostoma con Tulasnodea in onore dei fratelli Micologi Tulasne, ma il nome Tulostoma deve essere considerato prioritario secondo le regole di nomenclatura.

Osservazioni
I caratteri da osservare per una determinazione morfologica macroscopica e microscopica nel genere Tulostoma sono la tipologia dell'ostiolo, liscio o fimbriato; Il colore attorno all'ostiolo, le decorazioni e la tipologia del gambo; l’esoperidio, se membranoso o con sottili ife filamentose; e per quanto riguarda i caratteri microscopici la dimensione e la decorazione delle spore, la presenza/assenza di cristalli sulle ife del capillizio, la tipologia dei setti delle ife del capillizio che vengono considerati caratteri stabili negli ultimi studi basati anche su indagini molecolari (Jeppson et al., 2017).

Bibliografia
AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing.
ANTONÍN, V. & KREISEL, H., 2008. Tulostoma leslei, a new record from Italy. Österreichische Zeitschrift für Pilzkunde 17: 81–85.
CALONGE, F.D., 1992. Nuevos datos sobre el género Tulostoma (Gasteromycetes) en España. Tulostoma bruchi Spegaz., nuevo para Europa. Bulletin de Sociedad Micologica de Madrid 16: 151–153.
CALONGE, F.D., 1998. Gasteromycetes, I. Lycoperdales, Nidulariales, Phallales, Sclerodermatales, Tulostomatales. Flora Mycologica Iberica Vol. 3. Real Jardín Botánico Madrid. J. Cramer. Madrid, Berlin, Stuttgart.
JEPPSON, M., ALTÉS, A., MORENO, G. & NILSSON, R.H., 2017. LOARCE, Y., DE BUSTOS, A., LARSSON, E., 2017. Unexpected high species diversity among European stalked puffballs – a contribution to the phylogeny and taxonomy of the genus Tulostoma (Agaricales)MykoKeys 21: 33–88. [Data di accesso: 24/01/2021].
SARASINI, M., 2004. Gasteromiceti epigei.
SPECHT, P., SCHUBERT, H. & LODE, D., 2016. Seltene Gasteromyceten aus Deutschland (V) – Tulostoma palatinum, ein neuer Stielbovist. Zeitschrift für Mykologie 82(1): 65–84.
TOMASZEWSKA. A., ŁUSZCZYŃSKI, J., ŁUSZCZYŃSKA, B. & JAWORSKA, J., 2011.Taxonomic notes on the Polish Tulostoma species. Acta Mycologica Vol. 46 (2): 179–186.

Scheda di proprietà AMINT realizzata da Giovanni Galeotti e Tomaso Lezzi. Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT.
(Exsiccatum GA0203012-01)

Ritrovamento di fine anno, su argine stradale tra muschio e aghi di pino, su terreno sciolto e sabbioso.

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Portamento slanciato e capituli di piccole dimensioni 0,5-1,2 cm.

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Esoperidio incrostato, evidente tra l'inserzione dello stipite, e i lati del capitulo, formato da detriti e sabbia tenuti insieme da sottili ife.

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Particolare dell'ostiolo.

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Si evidenzia lo stipite, striato longitudinalmente e finemente squamettato.

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Sezione del peridio. Osservazione in Rosso Congo, a 100×.

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Capillizio, Osservazione in acqua, a 400×.

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Capillizio. Osservazione in Rosso Congo, a 400×.

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 Esoperidio, Ife filamentose, settate. Osservazione in Rosso Congo, a 400×.

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Esoperidio. Osservazione in acqua, a 400×.

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Giunti a staffa, giallastri Osservazione in acqua, a 1000×.

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Spore: Media = 4,5 × 3,9 µm; Qm = 1,2; globose - subglobose, con verruche a placche, di colore giallo paglierino. Osservazione in Rosso Congo, a 1000×.

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Spore osservate in rosso congo a 1000x.jpg

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