Vai al contenuto

fofòlarosa

Members
  • Numero contenuti

    147
  • Iscritto

  • Ultima visita

Messaggi pubblicati da fofòlarosa

  1. Caro Nino scusami nuovamente

     

    Secondo Delforge (1994) Ophrys galilaea è sinonimizzata con Ophrys sicula (= Ophrys lutea subsp. minor) .....Dalla foto tutti ci rendiamo conto che morfologicamente è affine a Ophrys fusca

     

    Quando diciamo Ophrys fusca (e sono convinto si tratti di tale entità) entriamo in un labirinto senza fine in cui è difficile districarsi in quanto presenta numerose sottospecie e forme ibride

     

    Per tale motivo direi Ophrys fusca s.l.

     

    Ciao a tutti

  2. Nino scusa per la mia dimenticanza. Alla tua domanda puoi rispondere soltanto tu.

     

    purtroppo dalla foto non riesco a percepire nulla, stando alla bibliografia, nel territorio in cui tu sei andato è presente Brassica drepanensis (che ora ha cambiato nome in Brassica villosa subsp. drepanensis) per saperlo con esattezza dovremmo vedere i frutti in quanto tale pianta presenta silique molto sviluppate (da cui il nome macrocarpa)

     

    in un recente lavoro non è stata data la presenza di Brassica bivoniana per il territorio di Erice

     

    Ciao Alfonso

  3. Ciao Nino quella che hai fotografato potrebbe essere (ma non ne sono sicuro in quanto la conferma è data dalle foglie basali e dal frutto) Brassica nigra; l'unico elemento che me lo fa pensare è quella foglia per nulla amplessicaule e il fusto nerastro.......però sai benissimo che stiamo discutendo su una foto

     

    B. macrocarpa, drepanensis e rispettivo gruppo hanno habitat rupestre, fusti legnosi alla base (quindi perenni) mentre nella foto la pianta sembra annuale (al massimo bienne)

     

    Ciao Alfonso

  4. Ciao Rock secondo me invece penso possa trattarsi di Coleostephus myconis perchè la foglia è evidentemente dentata e amplessicaule, naturalmente mancano altri caratteri come ad esempio la struttura morfologica dei frutti ma dalla foglia escluderei Glebionis in quanto non presenta suddetti caratteri. La foglie di Glebionis segetum (in particolare quella basali) tendono ad essere pennatosette (Una via di mezzo tra Glebioni coronaria e Coleostephus myconis) mentre nella foto si può notare la tipica foglia dentata

     

    Ciao Alfonso

  5. Ciao Nino mi sembra di vedere nella prima foto Ophrys tenthredinifera Willd (che tu chiami Ofride a fior di vespa)

     

    mentre ho notato che tra le altre foto c'è anche Ophrys exaltata Ten s.l. (che è quella da te chiamata atrata) che si differenzia dalla panormitana (Tod) Soò per avere il labello molto più ristretto (mentre se ci fai caso nella panormitana tende ad allargarsi)

     

    Ciao Alfonso

  6. .....Ciao Nino l'ultima foto che hai inserito è come dici tu Citysus villosus scusa se ti ho tratto in inganno ma non avevo visto le foglie trifogliate.....per le altre specie purtroppo da una foto è difficile riuscire ad uscirne fuori....io comunque sono sempre propenso che siano tutte appartenenti al Gen. Coronilla in particolare Coronilla emerus subsp. emeroides molto comune nel nostro territorio....per addentrarci nel particolare bisognerebbe effettuare delle misurazioni ma ad occhio vista la corolla e visto il legume non strozzato io arrivo lì. Secondo me il colore del calice non è un elemento da analizzare perchè può variare anche nella stessa specie

     

    Ciao Alfonso

  7. .....Allora Nino...vediamo un pò....devo dire che da una foto è sempre difficile capire con esattezza cosa abbiamo davanti tuttavia penso che la prima pianta possa essere Cytisus villosus mentre la seconda potrebbe trattarsi di Coronilla emerus subsp. emeroides che oggi (tanto per cambiare) ha cambiato nome in Emerus majus subsp. emeroides..........naturalmente Nino questo è il mio parere vediamo cosa ne pensano gli altri

     

    Ciao Alfonso

  8. ...Ciao Nino la pianta sembra Micromeria fruticulosa (Issopo marittimo) , comune nei versanti aridi, nelle rupi o comunque negli affioramenti rocciosi prossimi al mare..........attenzione a non confonderla con il Thymus capitatus che emana un forte aroma, che presenta una diversa inforescenza e che da noi viene chiamato Satareddu......

     

    Thymus herba-barona non è presente in Sicilia, questo lo potrà confermare GB

     

    Ciao Alfonso

  9. ...si Gianbattista concordo con la tua ipotesi la villosità è un carattere importante per il riconoscimento delle varie sottospecie; la subsp. rupestris è completamente glabra ma ricopre perfettamente la stessa ecologia della subsp. incana infatti nelle mie frequenti escursioni le ritrovo spesso anche nella stessa rupe......

    Nella riserva naturale dello Zingaro è presente solo la subsp. incana (RAIMONDO F.M., FICI S., L. GIANGUZZI, LENTINI F., MAZZOLA P., MICELI G., NOT R., OTTONELLO D., ROMANO S., SCHICCHI R., 1986 – Atlante iconografico delle piante endemiche o rare della Riserva naturale orientata dello Zingaro. – Azienda Foreste Demaniali Regione Siciliana, pp. 84. Palermo.)

     

    Ciao Alfonso

  10. Ciao Nino la pianta che hai fotografato è Brassica rupestris ma lo deduco solo per l'area geografica in quanto B. drepanensis cresce solo a monte S. Giuliano sopra Erice che si riconosce per avere delle silique abbastanza sviluppate (con 5-12 mm di diametro infatti fa parte del gruppo in cui troviamo anche B. macrocarpa endemica delle Egadi e che differisce per avere fusti e foglie glabre mentre B. drepanensis è pubescente in tutte le sue parti). B. rupestris presenta silique più piccole (2-3 mm di diametro) il cui areale parte dai monti di Palermo ed arriva fino al trapanese.....

     

    Ciao Alfonso

×
×
  • Crea Nuovo...

Important Information

Termini d'uso Informativa sulla riservatezza