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Amanita lactea Malençon, Romagn. & D.A. Reid 1968
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Non Commestibili o Sospetti
Amanita lactea Malençon, Romagn. & D.A. Reid 1968 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Amanitaceae Genere Amanita Sezione Vaginatae Etimologia L'epiteto Amanita deriva probabilmente dal greco Ἀμανὶτης [Amanitos] = fungo del monte Amano, da Ἄμανος [Amanos] = Amano, catena di monti tra la Cilicia e la Siria, nella Turchia asiatica. L'epiteto specifico lactea deriva invece dal latino lac, lactis, = latte, in riferimento al colore bianco latte. Cappello 5 × 12 (15) cm, inizialmente emisferico, poi convesso, infine più o meno disteso, talvolta con una lieve depressione centrale. Il margine è striato (± 0,15 R), fessurato a maturità, non appendicolato, né con eccedenze evidenti. Il colore è sostanzialmente biancastro, ma con la zona discale variabile tra il bianco latte e il crema chiaro. La cuticola, leggermente vischiosa al tatto, è spesso ricoperta da placche o residui del velo generale, di colore bianco, normalmente di piccole dimensioni e ben adese. Lamelle Libere al gambo, piuttosto fitte, inizialmente di colore bianco latte, talvolta con delle sfumature rosate ed il filo leggermente forforoso, tendono poi ad assumere una tonalità crema pallido a maturazione. Le lamellule sono poco numerose e disposte in modo irregolare. Gambo 5-12 × 1-3 cm, cavo, cilindrico ma con apice leggermente allargato, base appuntita e talvolta radicante. La colorazione complessiva è bianca, uniforme. La superficie è inizialmente pruinosa, ma diviene progressivamente fioccosa per la disgregazione del velo parziale. Anello Assente, come in tutta la sezione Vaginatae. In alcune fruttificazioni, le fioccosità sul gambo tendono ad agglomerarsi, formando una sorta di collare, che tuttavia non è mai un anello membranaceo vero e proprio. Volva A sacco, alta, spessa e membranosa, solitamente macchiata di terriccio o con qualche puntinatura ocracea. Carne Bianca, omogenea, immutabile, senza sapore e odore rilevanti. Habitat Specie termofila mediterranea, predilige i boschi caldi di latifoglie. Stagione di crescita dalla tarda primavera all’autunno inoltrato. Microscopia Spore 10-13 (14) × 8-10 µm, con rapporto Q compreso tra 1,25 e 1,50, a parete sottile, ellissoidali, ialine, lisce, non amiloidi, contengono una guttula centrale solitamente prominente; l’apicolo è ben evidente. In letteratura viene segnalata altresì la possibile presenza di alcune spore abnormi e di altre malformate, rinvenute nel materiale originario, che però rimangono sempre attaccate ai basidi. Basidi 50-80 × 10-16 µm, prevalentemente tetrasporici, con sterigmi piuttosto corti. Subimenio costituito da ife allungate e spesso ramificate, disposte perpendicolarmente al medio strato. Cellule marginali abbondanti, di forma variabile da ovoidale a sferopeduncolata o clavate, con dimensioni massime di circa 50 × 25 µm. Rivestimento pileico composto da ife intrecciate, gelificate nella porzione superficiale, con diametro fino a 12 µm nelle zone interne. Sono presenti, sebbene non in gran numero, ife oleifere. Volva costituita prevalentemente da ife filamentose di piccolo diametro (fino a 6-8 µm), con rarissimi sferociti e/o cilindrociti. Non ci sono differenze significative tra la superficie interna ed esterna della volva. Giunti a fibbia assenti ovunque, sia nel contesto imeniale che nei tessuti sterili. Commestibilità e Tossicità Come tutte le specie della sezione Vaginatae deve essere considerata commestibile dopo adeguata cottura; tuttavia, ne sconsigliamo il consumo a causa della sua particolare rarità e per la possibile confusione con specie simili di colore bianco, anche velenose mortali. Osservazioni Per lungo tempo è stata considerata specie appartenente alla sezione Caesareae del genere Amanita, a causa della sua particolare somiglianza morfologica con Amanita caesarea (Scop.: Fr.) Pers. - eccezion fatta per i colori ovviamente - specialmente con riferimento a quelle raccolte in cui era più accentuata la presenza di una sorta di anello sul gambo. Solo in seguito all’utilizzo delle tecniche di biologia molecolare è stato possibile appurare definitivamente la sua appartenenza alla sezione Vaginatae. Specie simili Tra le Amanita della sezione Vaginatae è molto diffuso il fenomeno dell’albinismo; pertanto Amanita lactea può essere confusa con qualsiasi specie albina appartenente a questa sezione. In questi casi, l’analisi dei caratteri microscopici come forma e dimensione delle spore, e spesso anche di quelli molecolari e filogenetici, è fondamentale per una corretta determinazione. Amanita pseudolactea Contu = Amanita albogrisescens f. pseudolactea (Contu) Hanss è tra le specie albine che maggiormente possono creare confusione, dato che anch’essa possiede spore ellissoidali e di dimensioni simili, nonché gli altri caratteri morfologici pressoché sovrapponibili; solo l’analisi dell’ITS permette una sicura differenziazione. Amanita nivalis Grev. si distingue per le spore sferico-globose e per il differente ambiente di crescita. Amanita verna (Bull.: Fr.) Lam., Amanita decipiens (Trimbach) Jacquet e Amanita virosa Bertill. si distinguono per la costante presenza di un anello sul gambo sempre molto evidente, la base nettamente bulbosa e le spore amiloidi. Ringraziamenti Desidero esprimere un sentito ringraziamento a Renato Martini per avermi accompagnato sul campo e per la preziosa collaborazione nella raccolta e nella documentazione fotografica degli esemplari studiati. Bibliografia CONTU M., 2001. Appunti sul genere Amanita – VII. Nuovi taxa nella sezione Vaginatae del subgen. Amanita. Boll. Acc. Gioenia Sci. Nat. 32 (356): 5-30. MIGLIOZZI V. & F. DI PALMA, 2024. Quelques amanites de la section Vaginatae récoltées en Italie centrale: Amanita suberis, A. suberis f. albella et A. lactea. Bull. mycol. bot. Dauphiné-Savoie 254: 31-45. TULLOSS R.E., 1994. Type studies in Amanita section Vaginatae I: some taxa described in this century (studies 1-23) with notes on description of spores and refractive hyphae in Amanita. Mycotaxon LII (1): 305-396. TULLOSS R.E. & A. GMINDER, 2000. Amanita lactea: stato attuale delle conoscenze su una specie relativamente isolata della sezione Vaginatae. Boll. Gr. Micol. G. Bresadola 43 (2): 279-285. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Felice Di Palma nel 2025 - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio. Ottobre 2024. Foto di Felice Di Palma. Spore n= 10; (11,68) 12,42-13,71 (14,61) × (8,21) 8,84-10,54 (10,56) µm; Q= (1,25) 1,26-1,43 (1,51); Me= 13,01 × 9,67 µm; Qe= 1,35. Osservazione in acqua, a 1000×.