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Cortinarius dryosalor Armada, Bidaud, Bellanger & Loizides 2022
Archivio Micologico ha postato un topic nell'area Funghi Non Commestibili o Sospetti
Cortinarius dryosalor Armada, Bidaud, Bellanger & Loizides 2022 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Myxacium Sezione Delibuti (Fr.) Henn. Clade /delibutus Sinonimi Cortinarius largodelibutus var. caducifolius Bidaud 2011 Note tassonomiche Cortinarius dryosalor è stato precedentemente descritto a livello infraspecifico come Cortinarius largodelibutus var. caducifolius da BIDAUD (2011). ARMADA et al. (2022) ricombinano questa varietà a livello di specie poiché l’epiteto è grammaticalmente scorretto e significherebbe “Cortinarius con foglie decidue”, descrizione che non riflette l’ecologia della specie, associata invece soprattutto a querce sempreverdi. GARNICA et al. (2016) descrivono 2 cladi per Cortinarius salor: Cortinarius salor e Cortinarius salor II (entrambi sotto conifere, Fagus sylvatica o Tilia cordata) nell'albero filogenetico si affianca poi un terzo lignaggio: Cortinarius dryosalor, la specie qui descritta. Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto dryosalor deriva dal greco antico δρῦς [drys] = quercia e dall'epiteto specifico salor, per la sua somiglianza alla specie Cortinarius salor, ma legato ad un ambiente di querce soprattutto sempreverdi. Cappello Cappello 20–100 mm di diametro, subgloboso, poi campanulato, infine più disteso, largamente umbonato, con margine involuto, cuticola glutinosa, liscia o finemente fibrillosa (lente), azurro, lilla, lavanda, con l'età più pallido, con toni ocra, giallastri e quasi bianco verso il bordo del cappello. Imenoforo Lamelle larghe, abbastanza spesse, adnate o smarginate, da grigio-blu a malva negli esemplari giovani, poi bruno-ruggine per la sporata; filo della lamella più chiaro. Gambo Cilindrico, clavato, a volte attenuato all'estremità, liscio, fibrilloso, lilla, bianco, spesso con macchie ocra, presenta una cortina effimera. Carne Bianca con sfumature bluastre nella parte superiore del gambo, giallastra alla base; odore debole, fruttato, erbaceo, di miele o simile a ravanello; sapore mite. Reazioni macrochimiche Praticamente neutre con KOH 30% sul cappello (grigio-giallastro), sul cappello intensamente giallo dorato con Tl4. Il gambo reagisce debolmente al giallo-grigiastro con KOH, al giallo vivo con Tl4, rimane neutro con guaiaco e FeSO₄. La carne reagisce in maniera incostante al giallo pallido, leggermente più intenso verso la base del gambo. Habitat Mediterraneo, in boschi termofili, con querce sempreverdi, in particolare con Quercus ilex, Quercus calliprinos s.lat. e Quercus alnifolia, ma anche con Quercus pubescens o Quercus cerris in località più continentali. Microscopia Spore da ovoidi a subglobose, a parete spessa, densamente ornate da verruche spinose non connesse. Basidi con GAF basale. GAF abbondanti in tutti i tessuti. Commestibilità e tossicità Non commestibile. Specie simili Cortinarius salor Fr. cresce sotto conifera, e ha colori mediamente più vivaci. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. ARMADA F., BIDAUD A., BELLANGER J.-M. & LOIZIDES M., 2022. Cortinarius dryosalor. Persoonia 48: 311. BIDAUD, A., 2011. Cortinaires rares ou nouveaux de la région Rhône-Alpes (France). Journal des J.E.C. 13: 4-24. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. GARNICA S., SCHÖN M.E., ABARENKOV K., RIESS K., LIIMATAINEN K., NISKANEN T., DIMA B., SOOP B., FRØSLEV T.G., JEPPESEN T.S., PEINTNER U., KUHNERT-FINKERNAGEL R., BRANDRUD T.E., SAAR G., OERTER B., AMMIRATI J.F., 2016. Determining threshold values for barcoding fungi: Lessons from Cortinarius (Basidiomycota), a highly diverse and widespread ectomycorrhizal genus. FEMS Microbiology Ecology 92(4): fiw045. DOI 10.1093/femsec/fiw045. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio. Novembre 2024. Foto Tomaso Lezzi. Spore. Osservazione in KOH, a 1000×. Foto di Mario Iannotti.- 11 risposte
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Cortinarius salor Fr. 1838
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Cortinarius salor Fr. 1838 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Myxacium Sezione Delibuti (Fr.) Henn. Clade /delibutus Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto salor deriva dal latino salor = del colore dell'acqua di mare, per i cromatismi del cappello. Specie simili Cortinarius dryosalor Armada, Bidaud, Bellanger & Loizides cresce sotto latigolia, in particolare sotto leccio e ha colori mediamente meno vivaci. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Foto Pietro Curti, commento di Massimo Biraghi. Bellissimo Cortinarius del sottogenere Myxacium dai colori accattivanti, il suo nome significa "del colore dell'acqua del mare". Il cappello e il gambo vischioso, oltre alle tipiche colorazioni pileiche, lo rendono praticamente riconoscibile anche a occhi poco esperti. Le colorazioni pileiche lilla/violetto qui rappresentate in giovani esemplari sbiadiscono con l'avanzare della maturazione e particolarmente con clima secco su toni grigi/brunastri od ocracei partendo dal centro del cappello, solo al margine rimane un poco del colore iniziale.