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  1. Cortinarius terpsichores Melot 1989 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Cortinariaceae Genere Cortinarius Sottogenere Phlegmacium Sezione Caerulescentes (illegittimo) Clade /caerulescens Sinonimi Cortinarius caesioflavescens Reumaux 1993 Phlegmacium terpsichores (Melot) Niskanen & Liimat. 2022 NON Cortinarius nauseolens Bidaud & Moënne-Locc. 1993 = Cortinarius eucaerulescens Rob. Henry 1989 Etimologia L'epiteto Cortinarius deriva dal latino cortinarius = attinente alla cortina, per la presenza di velo parziale sul gambo in forma di cortina. L'epiteto terpsichores deriva da Terpsícore una delle 9 muse della mirtologia greca. In greco il suo nome deriva dal greco antico τέρπω (térpō), "gioia" o "gioire", e χορός (chorós), "danza" o "coro". Quindi Terpsicore significa letteralmente "gioia nella danza/canto". In questo caso è utilizzato per evocare un senso di bellezza, armonia o eleganza che ricorda la danza. Specie simili Cortinarius eucaerulescens Rob. Henry 1989 si distingue per le dimensioni più larghe, i colori più brillanti, la reazione negativa con KOH sulla bulbipellis (arancio giallo in Cortinarius eucaerulescens). A parte queste ultime due le altre specie blu presenti nel clade /caerulescens hanno spore amigdaliformi, citriformi, con papilla apicale smussata. Bibliografia AA.VV., 2018. Funga Nordica. Agaricoid, boletoid and cyphelloid genera. Ed. Nordsvamp. 2nd Edition, 2nd printing. CALLEDDA F., CAMPO E., FLORIANI M. & MAZZA R. 2021. Guida Introduttiva al genere Cortinarius in Europa. Ed. Osiride. NITARE J., KNUTSSON T., BRANDRUD T.E., JEPPESEN T.S. & FRØSLEV T.G. 2024. Ädelspindlingar – Guide till svenska naturvårdsarter. Mykologiska Publikationer 12. Ed. Sveriges Mykologiska Förening (SMF). KUYPER T. et al. 2024. Flora Agaricina Neerlandica Vol 8. Cortinarius. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Tomaso Lezzi - Approvata e Revisionata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Emilia Romagna. Ottobre 2007. Foto e microscopia di Massimo Biraghi. Cappello con colorazioni pieiche di un bell'azzurro-blu con sfumature violette, decolorante su toni ocracei in maturità a partire dal centro. Lamelle violette nei giovani esemplari, ocracee-brunastre in stadio adulto per la maturazione delle spore. Gambo che termina con un bulbo marginato, colorazioni lilacine, può assumere toni ocracei al bulbo, velo abbondate, inizialmente biancastro o appena sfumato di violetto, poi brunastro per il deposito sporale. Carne biancastra nel cappello, appena grigia-violetta verso la metà del gambo, con sfumature ocracee nel bulbo, odore sgradevole, terroso, sapore mite. Reazioni con KOH subnulla sulla cuticola, giallastra sulla carne. Habitat sotto latifoglie con preferenza per le Querce. Commestibilità non commestibile/sospetto. Difficilmente separabile a livello macroscopico sul campo dai simili del clade /caerulescens.Si può separare dai suyoi simili per le reazioni macrochimiche e per l’ornamentazione sporale. Reazione giallastra nella carne con KOH. Reazione subnulla sulla cuticola con KOH. Spore ellissoidali con ornamentazioni evidenti, spinulose. Misurazioni su n. 24 spore. N° Long. Larg. Q Moy 8,85 5,23 1,70 Min 8,22 4,62 1,52 Max 9,56 6,18 1,84 média 8,74 5,21 1,70 Moy 8,16 4,78 1,72 Min 7,18 4,08 1,53 Max 9,50 5,99 1,93 média 7,93 4,41 1,75 Osservazione in Melzer. Spore osservazione in Rosso Congo. Basidi tetrasporici. Ife della pileipellis cilindriche, con giunti a fibbia.
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