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  1. Arrhenia monsducalis Albanese, Battistin, Berna, Boragine, Ercole & Vizzini 2021 Tassonomia Divisione Basidiomycota Classe Agaricomycetes Ordine Agaricales Famiglia Hygrophoraceae Etimologia L'epiteto Arrhenia è dedicato al micologo Johan Peter Arrhenius (1811-1889). L'epiteto monsducalis si riferisce a via Monte Ducale, Minturno (LT) Lazio, Italia; luogo di raccolta dell’olotipo. Basidioma Pileato-stipitato, lamellato, omogeneo, piuttosto slanciato, scarno e minuto; terricolo. Cappello 10-19 mm di diametro, convesso, con zona discale profondamente depressa, omfaloide-imbutiforme; margine striato per trasparenza, talvolta sinuoso e ondulato e leggermente involuto; cuticola igrofana, liscia, con colori variabili da bruno a grigio-bruno, con attenuazione dell’intensità cromatica verso il margine. Lamelle Decorrenti, subconcolori al pileo, ma più pallide, con riflessi bluastri, talvolta cangianti al viola, subrade, intercalate da numerose lamellule di secondo e terzo ordine; margine concolore, intero. Gambo 10-16 mm × 2-3,5 mm, pieno, centrale, esile, cilindrico, svasato all’inserzione con il pileo, attenuato in basso; solcato, liscio, di colorazione sostanzialmente uguale a quella delle lamelle, grigio chiaro nella parte alta, tende al grigio marrone verso la base; presenza di micelio basale di colore bianco. Carne Esigua, elastica, di colore bianco sporco, odore molto pronunciato di pelargonio, sapore non testato. Habitat e modo di crescita Gregario, in microambiente umicolo-muscicolo in macchia mediterranea, con presenza di Quercus suber L., Q. virgiliana (Ten.) Ten., Erica arborea L. e Myrtus communis L. Fenologia Novembre. Microscopia Spore (5,7) 5,9 - 7,2 (7,8) × (3) 3,2 - 3,9 (4,2) µm Q = (1,5) 1,6 - 2 (2,4); N = 30; Media = 6,5 x 3,5 µm; Qm = 1,9; bianche in massa, da ellissoidali ad ovoidali, lisce, ialine, con piccole granulazioni interne, prive di poro germinativo e con apicolo evidente. Basidi (21,1) 28,6 - 36 (42,6) × (4,6) 5,1 - 6,8 (8,6) µm; N = 30; Media = 33.1 × 6 µm; cilindrico-claviformi, tetrasporici o bisporici, provvisti di sterigmi lunghi 3,97 - 5,9 µm. Basidioli simili ai basidi (19,9) 25,8 - 38,1 (41,1) × (3,3) 3,7 - 6 (6,9) µm; N = 30 Media = 31,6 × 4,9 µm. Trama lamellare da subregolare a irregolare, costituita da ife intrecciate larghe 1,5 - 3,5 µm. Cistidi di ogni tipo non osservati. Pileipellis costituita da un ixocutis ife cilindriche parallele, settate e immerse in una matrice gelatinosa, larghe 2-6 µm, con granulazioni extracellulari parietali, incrostanti, di colore brunastro. Caulipellis composta da lunghe ife ascendenti 2,3 - 3,2 µm, ialine, parallele, cilindriche e settate, di cui alcune più spesse, che simulano dei caulocistidi, apice arrotondato. GAF assenti in tutte le parti del basidioma. Specie simili Arrhenia velutipes (P.D. Orton) Redhead, Lutzoni, Moncalvo & Vilgalys 2002, si distingue per la presenza dei giunti a fibbia su tutto il basidioma e per la crescita montana. Note tassonomiche Studi molecolari comprendenti i taxa omphalinoidi (Moncalvo et al. 2002, Redhead et al. 2002 e Lodge et al. 2014) hanno progressivamente permesso di meglio delineare la delimitazione morfologica dei vari generi implicati e di chiarire le loro reali affinità filogenetiche. Tali taxa, tutti riferiti a morfologie fungine molto elementari, si sono rivelati appartenere a varie linee evolutive. Il genere Arrhenia, introdotto da Fries (1849), è uno di tali taxa. A lungo considerato un piccolo genere di funghi pleurotoidi con imenoforo ridotto, prevalentemente associati a muschi, da un punto di vista sistematico, è stato dapprima incluso nelle Pleurotaceae (Kühner & Lamoure 1972) e poi nelle Tricholomataceae (Kühner 1980). Più recentemente (Lodge et al. 2014), sulla base di affinità filogenetiche, lo hanno invece incluso nella famiglia Hygrophoraceae, subfam. Hygrophoroideae, tribù Arrheniae, di cui è il genere tipo. Di quest’ultimo raggruppamento fanno parte anche i generi Acantholichen, Cora, Corella, Cyphellostereum, Dyctionema e Eonema. Arrhenia comprende funghi con ampia distribuzione a livello planetario (Redhead 1984, Bon 1987, Barrasa & Rico 2004, Cripps & Horak 2006, Blanco-Dios 2019, Voitk et al. 2020), anche se quella prevalente è nelle aree temperate della regione paleartica, con ambiente di crescita per lo più muscicolo. I basidiomi sono di tipo pileato-stipitato, con contesto sottile e dalle dimensioni piccole, ragion per cui le specie ad esso ascritte hanno silhouette per lo più cifelloide, anche se non mancano taxa ad aspetto pleurotoide o omphalinoide. I colori sono generalmente poco appariscenti, grigio-brunastri, le cuticole opache, a volte squamulose, con margine (corona marginale) spesso da sinuoso ad ondulato; l’imenoforo, del tipo lamellato, ha spesso una densità ridotta, con lamelle da poco fitte a rade, e produce spore bianche in massa, a reazione non amiloide in Melzer; lo stipite, infine, può essere sia corto, sia slanciato. L’indagine microscopica mostra una pileipellis con pigmenti incrostanti ed una trama lamellare spesso irregolare, mentre le ife possono presentare o meno giunti a fibbia; rilevante è anche l’assenza di cistidi. Bibliografia ALBANESE, A., BATTISTIN, E., BERNA, C., BORAGINE, M., ERCOLE, E. & VIZZINI, A., 2021. Nomenclatural Novelties. RMR Bolletino AMER, numero speciale (fuori serie): 34-35. BARRASA, J.M. & RICO, V.J., 2003. The non-omphalinoid species of Arrhenia in the Iberian Peninsula. Mycologia 95(4): 700-713. BARRASA, J.M., RICO, V.J. & VILLAREAL, M., 2003. Arrhenia eburnea, sp. nov. from Spain. Mycotaxon 88: 113-118. BON, M., 1997. Flore mycologique d’Europe 4. CORRIOL, G., 2016. Arrhenia subglobisemen, un nouveau nom pour Agaricus tremulus sensu Persoon, Fries. Bulletin Trimestrel Féderation Mycologique Dauphiné-Savoie 222: 5-20. ELBORNE, S.A., 2008. Arrhenia Fr. Funga Nordica. 1st ed. Eds. H. Knudsen, J. Vesterholt. Copenhagen: Nordsvamp: 226-234. FAVRE, J., 1939. Champignons rares ou peu connus des hauts-marais jurassiens. Bulletin de la Société Mycologique de France 55: 196-219. FAVRE, J., 1960. Catalogue descriptif des champignons supérieurs de la zone subalpine du Parc National Suisse. Ergebnisse der Wissenschaftlichen Untersuchungen des Scheizerischen Nationalparks 6: 323-610 + 8 pl. CLEMENÇON, H., 2012. Cytology and Plectology of the Hymenomycetes. HERTZOG, P., 2005. Notes sur quelques espèces pleurotoïdes. Bulletin Societé Mycologique du Haut Rhin 22: 18-20. KÜHNER, R. & LAMOURE, D., 1972. Agaricales de la zone alpine. Pleurotacées. Le Botaniste 55: 7-37. MONCALVO, J.M., LUTZONI, F.M., REHNER, S.A., JOHNSON, J. & VILGALYS, R., 2000. Phylogenetic relationships of agaric fungi based on nuclear large subunit ribosomal DNA sequences. Systematic Biology 49: 278-305. MONCALVO, J.M., VILGALYS, R., REDHEAD, S.A., JOHNSON, J.E. et al. 2002. One hundred and seventeen clades of euagarics. Molecular Phylogenetics Evolution 23: 357-400. NORVELL, L.L., REDHEAD, S.A. & AMMIRATI, J.F., 1994. Omphalina s.l. in North America 1-2. 1: Omphalina wynneae and the genus Chrysomphalina. 2: Omphalina s. Bigelow. Mycotaxon 50: 379-407. POMERLEAU, R., 1980. Flore des champignons au Québec. Montréal, La Presse. REDHEAD, S.A., 1984. Arrhenia and Rimbachia, expanded generic concepts, and a reevaluation of Leptoglossum with emphasis on muscicolous North American taxa. Canadian Journal of Botany 62(5): 865-892. REDHEAD, S.A., LUTZONI, F., MONCALVO, J.M. & VILGALYS, R., 2002. Phylogeny of agarics: partial systematics solutions for core omphaloid genera in the Agaricales (euagarics). Mycotaxon 83: 19-57. SENN-IRLET, B., 1986. Ökologie, Soziologie und Taxonomie alpiner Makromyzeten (Agaricales, Basidiomycetes) der Schweizer Alpen. Dissertation Universität Bern. Manuskript, 252 S. und 39 Taf. VOITK, A., 2017. Arrhenia subglobisemen. Newsletter of Foray Newfoundland and Labrador. Vol VIII (5): 19. Scheda di proprietà AMINT realizzata da Antonio Albanese, Claudio Berna e Marcello Boragine - revisionata da Tomaso Lezzi, approvata dal CLR Micologico di AMINT. Regione Lazio; Novembre 2021; Foto e microscopia di Antonio Albanese e Marcello Boragine. Spore. Osservazione in acqua, a 1000×. Spore. Osservazione in rosso Congo, a 630×. Basidi e basidioli. Osservazione in rosso Congo, a 1000×. Imenio. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Pileipellis. Osservazione in acqua, a 630×. Trama lamellare. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Caulipellis. Osservazione in rosso Congo, a 400×. Ife della caulipellis, con apice arrotondato. Osservazione in rosso Congo, a 400×.
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